Sonego al settimo cielo: "Una delle mie partite più belle"

C'erano dei fantasmi da scacciare e un'Italia da prendere per mano. Lorenzo Sonego ha fatto entrambe le cose, col solito coraggio. Battendo Frances Tiafoe, si è preso la rivincita dell'unico precedente, peraltro molto recente: il primo turno del Masters 1000 di Parigi Bercy. Ma soprattutto ha dato speranza a una formazione che era arrivata molto carica in quel di Malaga, ma che in ogni caso aveva bisogno di fiducia di fronte a un team, quello americano, molto pericoloso.
“C'era un'atmosfera fantastica – ha detto il 27enne torinese – con tanti italiani che mi hanno trascinato fino alla vittoria. Sono stato più aggressivo rispetto alla sfida di Parigi, sia al servizio sia in risposta. Ho servito bene nei punti delicati, anche sui setpoint che lui ha avuto nel secondo. L'esperienza di Parigi è stata davvero utile. Frances lì mi aveva fatto molto male coi primi colpi, dunque ho cercato di essere più aggressivo col servizio, ma poi ho retto bene anche da fondo. Lui se ha il tempo di comandare ha una palla veramente pesante, dunque dovevo evitare di perdere campo e penso di averlo fatto”.
Con tanti italiani sulle tribune, Malaga sembrava una provincia dello Stivale. “Sì, sembrava di essere in Italia, un po' come accade quando noi azzurri giochiamo a Roma. Ma del resto siamo a Malaga, non è un viaggio lungo da fare per i nostri tifosi. Anche per il pubblico, mi sono goduto ogni momento e mi sono divertito. La responsabilità di giocare in Nazionale? È più un orgoglio, perché la Davis è sempre un onore e difendere i colori del proprio Paese è molto diverso rispetto a giocare i tornei del Tour”.
“L'obiettivo era evitare di caricarmi troppo di pressione, come invece era accaduto in passato. Le esperienze di Torino e di Bratislava in questo senso mi sono servite molto, e adesso sono parecchio più tranquillo. Sono entrato in campo convinto, ma in Davis si sono sempre viste partite lottate, le differenze di classifica sono molto meno visibili”.
“I miei ultimi 10 giorni? Sono in andato in vacanza perché inizialmente non ero tra i convocati. Ovviamente, dopo il forfait di Matteo Berrettini, ho risposto presente e dal giorno successivo mi sono messo a lavorare per aiutare il gruppo. Mi è servito staccare, per avere più energie oggi. Nel complesso, penso sia una delle partite più belle della mia carriera. Non mi aspettavo niente da questo confronto, ero sereno e tranquillo, ma concentrato su quello che dovevo fare. Ho vissuto punto dopo punto, senza mai pensare al finale”.
“Gipo (Arbino, ndr) dice che sono più forte oggi dello scorso anno? Penso abbia ragione. Ho acquisito esperienza e mi sto completando tecnicamente, è una sensazione che avverto anche io”.