Stefanos Tsitsipas è pronto a dare una svolta alla stagione, e forse al futuro della sua carriera. Mentre è impegnato nella sua isola felice a Monte-Carlo, dove ha trionfato in tre delle ultime quattro edizioni e raggiunto almeno i quarti per il quinto anno di fila, dalla Grecia rimbalza una notizia destinata a far rumore: dopo il Roland Garros, Goran Ivanisevic sarà il suo nuovo coach.
Dietro la decisione, anticipata dalla testata greca Gazzetta.gr, si possono ipotizzare almeno due motivazioni. Da un lato la volontà del greco di rendere il servizio un elemento cruciale del suo tennis come nel 2021 quando ha raggiunto il best ranking di 3, o ai livelli del 2023 quando vinceva l’89% di game al servizio ed era il quarto miglior giocatore per rendimento al servizio secondo i Leaderboard ATP. Nel 2024, invece, è stato solo solo il 17mo.
Proprio i miglioramenti tecnici sul servizio rappresentano la traccia più duratura del suo lavoro con Novak Djokovic. “Ricordo chiaramente il momento in cui ho invitato Goran a far parte del mio team. Era il 2018, Marian [Vajda] e io stavamo cercando di innovare, di aggiungere un po' di magia al servizio nel nostro duo. Abbiamo portato non solo quello, ma anche tante risate, divertimento, stagioni concluse al numero 1 del mondo, nuovi record, 12 titoli Slam (e qualche altra finale)" ha scritto Djokovic nel post Instagram con cui ha annunciato la fine della collaborazione, a marzo del 2024.
Può non essere casuale nemmeno la tempistica dell’inizio del lavoro con il croato per Tsitsipas, che preparerà di fatto Wimbledon e la stagione sull’erba con il croato, campione ai Championships nel 2001 e altre tre volte finalista. Potrebbe perciò più di qualche dritta utile al greco per rendere meglio sull’erba, la sua superficie peggiore finora in termini di percentuale di vittorie, e trasformare il suo rendimento a Wimbledon, dove ha raggiunto solo una volta gli ottavi (tra gli Slam ha fatto peggio solo allo US Open).
La nuova collaborazione può essere anche un’occasione preziosa per Ivanisevic, per mettersi definitivamente alle spalle la breve e non certo felice parentesi con Elena Rybakina.
Resta, naturalmente, da valutare il “fattore genitori”, ovvero come Ivanisevic raggiungerà un equilibrio con il padre Apostolos e l’onnipresente madre, fin troppo prodiga di consigli. Di sicuro, se dovesse funzionare, ci sono tutti i presupposti perché sia una delle storie che resteranno del 2025 del tennis maschile.