Young Talent, il progetto che associa crescita e vittoria

Due chiacchiere con le leggende: John McEnroe, Justine Henin, Jo-Wilfried Tsonga. E qualche colpo, anzi qualche allenamento vero, sui campi che hanno fatto la storia del tennis. Il progetto Young Talent cresce, si arricchisce di esperienze sempre nuove e sempre più importanti. Ma soprattutto produce risultati. Quelli che si vedono e quelli che si notano meno ma sono persino più significativi.
Quelli evidenti sono, per esempio, la conquista del titolo della Summer Cup 2022, con Vito Darderi protagonista insieme ad Antonio Marigliano e Salvatore Tartaglione. Parliamo di Under 14, ma con tutte le cautele dovute alla giovane età, è evidente che il cammino sia quello corretto. Quelli meno evidenti sono i comportamenti dei ragazzi dietro le quinte.
“Perché – spiega il direttore dell'ISF Michelangelo Dell'Edera parlando dell'idea alla base – Fit e BNL BNP Paribas hanno costruito un progetto che prosegue ormai da tre stagioni e che è fondamentale per la formazione dei ragazzi a 360 gradi. Non parliamo dunque soltanto di formazione tecnica, bensì anche mentale, fisica e scolastica. Al di là del contributo economico fornito, insieme a quello dato dalla Fit, c’è un processo di formazione condivisa attraverso i raduni tecnici nazionali. BNL BNP Paribas partecipa con dei professionisti per educare i ragazzi a tutte quelle attività che servono per crescere, non solo come sportivi. E con un occhio importante al sociale e all’inclusione, coinvolgendo anche i giocatori di Wheelchair tennis”.
Durante l'ultimo Roland Garros, BNP Paribas ha illustrato le ambizioni internazionali dei suoi Young Talents Team, che supportano 150 giovani atleti in in 6 Paesi. Justine Henin, in rappresentanza del Belgio, e Mariusz Fyrstenberg, in rappresentanza della Polonia, sono diventati i testimonial di due nuove squadre, unendosi a John McEnroe (Team Usa), Jo-Wilfried Tsonga (Team Francia) e Tathiana Garbin (Team Italia), che proprio al Roland Garros ha portato alcuni giovani azzurri per fare esperienza, ricambiando la visita dei francesi durante gli Internazionali BNL d'Italia, il Masters 1000 di Roma giocato lo scorso maggio al Foro Italico. Da quando è stata fondata nel 2018, l'iniziativa ha aiutato i giovani atleti di talento nel percorso fino al professionismo, fornendo aiuti finanziari e la squadra giusta per sostenerli.
Non solo: BNP Paribas nell'occasione ha anche annunciato il lancio di un'iniziativa di beneficenza: per ogni punto fatto segnare da un membro dei BNP Paribas Young Talents Teams nei circuiti professionistici ATP, WTA e Wheelchair, BNP devolverà infatti un euro a progetti a sostegno dell'inclusione dei giovani.
“È importante – ha spiegato John McEnroe – avere un partner che abbia dimostrato un impegno di lunga data nel tennis, come BNP Paribas, per rendere realtà questo tipo di programma. Insieme, vogliamo rendere il tennis il più accessibile possibile. Il mio sogno è che un giorno faremo di un ragazzo di New York un campione di Wimbledon, US Open o Roland-Garros”. Gli fa eco Jo-Wilfried Tsonga. “Questo programma significa molto per me, poiché può aiutare i giovani a realizzare i loro sogni. È il tipo di supporto che mi sarebbe piaciuto ricevere quando ero più giovane. Aiutare tutti questi giovani mi dà una spinta incredibile. Per me sono un po' come la mia famiglia”.
Giusto festeggiare i risultati, dunque, come quando l'Italia – sempre a livello Under 14 – si era laureata campione del mondo. Ma dietro a Young Talent c'è una filosofia diversa, perfettamente in linea con quella della Federazione. “All’interno di questo percorso – conclude Dell'Edera – il risultato non è mai un’ossessione, ma può essere l’approdo finale se vengono fatte le cose giuste, se si gioca ogni 15 come si deve giocare, con la voglia di costruire un cammino di crescita. L'eventuale vittoria tocca dunque tutti gli elementi del Sistema Italia. È una vittoria del bel gioco, che deve essere la guida per ogni ragazzo che approccia il mondo dell’agonismo”.