"Sì, adesso posso essere almeno un po' orgogliosa di me". Il massimo dell'entusiasmo, Zheng Qinwen lo esprime così. Eppure la cinese, nel suo anno d'oro, nelle sue prime Wta Finals, arriva a prendersi l'ultimo atto del torneo. Un'impresa non da poco, con un asterisco: il margine di crescita della giocatrice asiatica sembra ancora parecchio importante.
"Il mio obiettivo qui era solo di giocare bene, di dare il massimo di quello che avevo. Ma non avevo particolari ambizioni. Io la più giovane in finale dai tempi di Petra Kvitova? Magari arriva Coco e batte subito questo record...". Detto, fatto: Coco Gauff è subito riuscita a replicare il risultato della cinese. Così sarà l'americana l'avversaria nel match decisivo per il titolo.
"Ho vissuto una stagione strana - prosegue la cinese - con un ottimo inizio agli Australian Open, ma con un periodo di mezzo complicato. Roland Garros e Wimbledon sono andati male, dopo lo Slam londinese non sentivo di essere al mio livello, ho dovuto cercare di riprendere il ritmo che avevo perso".
A sorpresa, arriva una dedica speciale: "Devo ringraziare il torneo di Palermo, se mi sono ripresa: sono andata lì, ho vinto il titolo e poi ho vinto l'Oro alle Olimpiadi. Così sono riuscita a lasciarmi alle spalle i dubbi, recuperando la condizione e la fiducia".
"Rispetto all'Australia sono una giocatrice migliore. Mi muovo più velocemente, faccio andare la palla più velocemente, servo meglio. In ogni aspetto mi sento di avere fatto progressi. Anche fisicamente, mi sono irrobustita. Vedevo le mie avversarie con quelle spalle larghe e pensavo che ero troppo magrina, che avrei dovuto mettere qualche chilo di muscoli, per essere competitiva. Non mi piacevo. Del resto, sono cresciuta seguendo Serena Williams e adoravo il suo stile di gioco così aggressivo. Per mantenere fede a questo schema, tuttavia, ci vuole un fisico adeguato. Ora sono semplicemente più esplosiva".
"L'ultima volta che ho giocato con Coco Gauff, ho perso (a Roma, ndr). Ma so perché è accaduto: mi sono ritrovata a non essere incisiva col servizio fin dall'inizio del secondo set, e questo mi ha portato a non poter fare il mio gioco. Oggi, tuttavia, sono una giocatrice diversa da allora: sono passati diversi mesi e sono cresciuta. Affrontare di nuovo una come Coco, che ha già vinto uno Slam così giovane, sarà uno stimolo importante, qualcosa che mi farà bene".