Il 2025 di Alexander Zverev riparte da Monaco di Baviera, col primo titolo stagionale. Sconfitto nella finale dell'ultimo Australian Open, il tedesco spera ora di lasciarsi alle spalle tre mesi difficili grazie al prezioso successo odierno, nel giorno del suo 28esimo compleanno. Nella finale del BMW Open by Bitpanda (ATP 500 - montepremi di 2.500.000) il n. 3 ATP si è imposto sul n. 15 Ben Shelton col punteggio di 62 64, vincendo così il suo terzo titolo a Monaco (eguagliando il connazionale Philipp Kohlschreiber come primatista) ed il 24esimo complessivo della sua carriera.
Quella di oggi era la seconda finale stagionale tra le prime due teste di serie di un torneo dopo l’Australian Open. Da n. 1, Zverev ha approcciato alla finale mettendo in campo tutto il suo bagaglio di esperienze, risolvendo in maniera estremamente più agevole le problematiche poste da Shelton rispetto all’unico precedente della scorsa estate (a Cincinnati), quando il teutonico ebbe la meglio per 7-5 al set decisivo.
Positivo a fine match il suo saldo tra i vincenti (13) e i gratuiti (7), Troppi invece i 21 errori dell'americano, capace tra l'altro di vincere appena 4 punti sui 37 giocati contro la prima dell'avversario. Il tennista di Amburgo, dal canto suo, ha chiuso in positivo anche con la risposta sulla seconda, concludendo con un solido 11/18.
IL MATCH
Il punteggio racconta una partita in cui la terra battuta “depotenzia” diverse delle armi di Shelton, concedendo a Zverev più tempo per manovrare, con grande maestria, lo scambio. Lo statunitense avverte subito la pressione, e nel secondo game cede il servizio con un doppio fallo. Zverev gli concede poco tempo sul rovescio e – con l’avversario fuori posizione – può attaccare con più libertà anche verso l’angolo sinistro del tennista di Atlanta.
Così porta a casa un set in cui, con l’83% di prime in campo e una realizzazione dell’84%, si ritrova per otto volte a rete, vincendo sei punti. Uno di questi arriva nel settimo game, dove Zverev sale 0-40, sciupa la prima chance di doppio break e poi sfrutta un altro sanguinoso doppio fallo della testa di serie n. 2.
In termini di contenuti è ancor più scialbo il secondo set, dove lo strappo di Zverev arriva nel primo game, propiziato – dal 30-30 in poi – da un suo vincente e da un errore non forzato di Shelton. Che per tutto il set si rivela sostanzialmente innocuo in risposta, arrendendosi dunque senza mai essere arrivato neanche a palla break.
