"Il calcio mi ha distrutto": il dramma dell'ex compagno di Messi nel Barça
L'attaccante Isaac Cuenca fu scelto da Pep Guardiola nel 2011 ma una serie di problemi al ginocchio hanno condizionato la sua carriera: "Se pensi di essere molto bravo, forse ti infortunerai e nessuno ti vorrà più"

"El fútbol le destruyó" ovvero "il calcio mi ha distrutto". E' l'amara confessione di Isaac Cuenca, ex giocatore del Barcellona di Messi e Guardiola e oggi "pensionato" di 32 anni. Troppi infortuni e tanti sogni infranti per il talentuoso attaccante spagnolo. Cresciuto nei "pulcini" dell'Espanyol, a 12 anni la chiamata dei "cugini" del Barcellona e l'ascesa dalle giovanili sino alla prima squadra guidata da Pep Guardiola nel 2011. Sogni di gloria sigillati da un contratto con i blaugrana sino al 2015. Trenta presenze nella stagione 2011-12 e l'ingresso nella lista dei migliori giovani nati dopo il 1991 stilata dal giornale Don Balón. Ma poi è iniziato il calvario dell'ex canterano del Barça. Un grave infortunio al ginocchio e conseguente operazione, poi il prestito all'Ajax nel gennaio 2013 e un altro infortunio al ginocchio. Infine il passaggio al Deportivo La Coruna e nel 2015 la rescissione del contratto con il Barcellona.
"Nel mio Barça giocavano i migliori al mondo"
Addio a Leo Messi, Xavi e Andrés Iniesta e fine del sogno chiamato Barcellona. "Leo, Xavi, Andrés e Víctor Valdés trascinavano la squadra, erano giocatori fantastici - ha detto Cuenca al quotidiano catalano ARA -. Io venivo da Sabadell (comune della comunità autonoma della Catalogna, ndr) e cercavo di godermi l'erba ben tagliata, le trasferte e gli stadi. Ma in fondo ero confuso. Poi con il tempo ho capito perché quella squadra aveva tanta pressione. Avevano vinto tutto. Sì, a volte davano di matto per alcune cose. Ma erano i migliori al mondo".
"Avevo bisogno di due trapianti, ma non ha funzionato"
Per Pep Guardiola, anche Isaac Cuenca poteva far parte dei "migliori" ma è stato martoriato dagli infortuni. "Ho subito sei operazioni al ginocchio, tutte uguali. Ho cercato sempre di recuperare per tornare sui campi da gioco, ma la sesta operazione è stata molto difficile, ho sofferto molto e ho detto basta". Nel 2019 ha subito l'infortunio che ha segnato per sempre la sua carriera professionistica. "Potevo allenarmi solo una volta alla settimana e dopo le partite la mia gamba sembrava una palla - ha raccontato l'ex attaccante -. Non mi stavo riprendendo bene e il medico mi ha incoraggiato a fare un intervento definitivo perché non avevo cartilagine e la mia tibia e il femore si scontravano molto. "Avevo bisogno di due trapianti e sono tornato in sala operatoria, ma non ha funzionato, quindi ho lasciato il calcio".
"Il calcio mi ha distrutto, ma sono rinato"
"Il calcio mi ha distrutto, ma sono rinato. La cosa più importante che il calcio mi ha insegnato è che non tutto è come vorresti. Se pensi di essere molto bravo, c'è qualcun altro che è migliore. E se pensi di essere molto bravo, forse ti infortunerai e nessuno ti vorrà più. Il calcio mi ha portato in posti che non mi aspettavo. E guardami adesso, ritirato a 30 anni", ha aggiunto Cuenca.