"Mi hanno diagnosticato un tumore": Bruno Conti e la battaglia contro il cancro
L'ex ala della Roma e campione del mondo di Spagna '82 confessa: "Devo ringraziare i dottori per le cure che hanno funzionato... Mi è riuscito un altro dribbling"

Bruno Conti, "Er core de Roma" e della Roma, il "più brasiliano dei brasiliani" (secondo "O Rey" Pelè) e l'uomo dei dribbling e degli assist per Paolo Rossi nei vittoriosi Mondiali di Spagna '82. Campione d'Italia con la Roma del "Barone" Nils Liedholm ("L'allenatore della vita mia"), amato e fortemente voluto da Enzo Bearzot per la sua Nazionale, poi dirigente giallorosso. Due anni la terribile diagnosi del cancro.
"Due anni fa mi hanno diagnosticato un tumore"
"Due anni fa mi hanno diagnosticato un tumore al polmone - ha detto Bruno Conti a La Repubblica -. Devo ringraziare il mio medico di famiglia che si è accorto subito della mia tosse persistente e i dottori per le cure che hanno funzionato". Una situazione drammatica vissuta con il sostegno di "Dan" e Ryan Friedkin, i proprietari delrischiosla Roma. "Dan voleva portarmi a sue spese negli Stati Uniti per le cure: conservo le sue lettere affettuose. Ora però sto bene, gli esami sono tutti a posto. E posso dire che mi è riuscito un altro dribbling".
"C’erano tanti calciatori con il vizio del fumo, sembrava normale"
Conti e la passione per le sigarette, un vizio rischioso anche per uno sportivo. "Non è bello dirlo, ma fumo da quando ero ragazzino: siamo cresciuti in strada. Una volta era diverso, c’erano tanti calciatori con il vizio, sembrava normale. Poi, però, quando la vita ti presenta il conto e nascono problemi a livello medico, che vanno tanto ma proprio tanto a condizionare la tua salute, ci ripensi. Se mi capita di aver paura? Di certe cose preferisco non parlare. Per rispetto, perché ci sono persone che di salute stanno peggio di me".