Cafu travolto dai debiti e a rischio bancarotta: all'asta la villa da 7,4 milioni
Secondo i media brasiliano l'ex terzino di Roma e Milan avrebbe accumulato debiti per oltre 3 milioni di euro dopo il crac della sua società Capi Penta International Player

"Andava sempre avanti e indietro per novanta minuti. In una sola parola: micidiale". Con queste parole Francesco Antonioli, portiere della Roma dello scudetto 2001, descriveva il compagno Marcos Evangelista de Moraes, meglio noto come Cafu. Ma per tutti in quella squadra di campioni, il brasiliano era semplicemente il "Pendolino". L'ex terzino di Roma,Milan e del Brasile nella sua carriera ha vinto tutto quello che c'era da vincere. Per due volte ha conquistato il Mondiale (Stati Uniti 1994, Corea del Sud-Giappone 2002), in Italia ha vinto due scudetti (Roma 2000/01 e Milan (2003/04)) e poi Champions League (2006/07) Supercoppa Italiana (2001 e 2004), Supercoppa Uefa (2003, 2007), Coppa Intercontinentale (con il San Paolo nel 1992 e nel 1993) Coppa del Mondo per Club (2007).
Il crac della sua società e la villa all'asta
Ma oggi il "Pendolino" affoga nei debiti e rischia la bancarotta. Un crac dovuto al fallimento nel 2019 della società Capi Penta International Player. , da lui fondata nel 2004 per gestire la carriera di procuratori e calciatori. Secondo UOL, il debito attuale è di circa 3,3 milioni di euro (17,7 milioni di reais brasiliani). Ci sono diversi creditori ma l'ex giocatore deve versare al Banco Industrial circa 777.000 euro (4.2 milioni di reais). All’ex giocatore questo tracollo finanziario costerà la villa di Barueri, nello Stato brasiliano di San Paolo, che verrà messa all’asta. Valore stimato: 7,4 milioni di euro.