"L'imperfezione è bellezza": la storia della prima calciatrice a giocare in nazionale senza un braccio
Carson Pickett è la prima persona con differenze agli arti a giocare per la nazionale femminile statunitense: "Il sogno è diventato realtà"
Nascere senza una parte del braccio sinistro e 28 anni dopo vestire la maglia degli Stati Uniti, la nazionale di calcio femminile più forte del mondo. La storia di Carson Pickett non è solo una favola sportiva, ma un esempio di forza volontà e voglia di superare limiti fisici e pregiudizi. "Il sogno è diventato realtà", il semplice commento della calciatrice dopo la gara vinta per 2-0 contro la Colombia. Carson è la prima persona con differenze agli arti a giocare per la nazionale femminile statunitense. Ma nessun favoritismo da parte di "coach Vlatko". "Si è allenata bene nella settimana prima della partita e sono felice per come ha disputato i 90 minuti", il commento dell'allenatore macedone-americano Vlatko Andonovski.
"Legarmi le scarpe era quasi impossibile"
Il motto di Carson è semplice: Imperfection Is Beauty ovvero "l'imperfezione è bellezza". La strada per arrivare a giocare in nazionale non è stata ovviamente per nulla facile per una ragazza nata senza una mano e un avambraccio. Il primo grande ostacolo da superare è stato "legarsi le scarpe". "Ci sono stati sicuramente momenti in cui ho pianto e proprio non riuscivo a capire come fare, ma i miei genitori continuavano a sostenermi. Legarmi le scarpe era quasi impossibile, sembrava impossibile, ma l'ho superato", ha confessato. Nel 2020 la Nike, società della quale è testimonial, ha confezionato per lei scarpette da calcio senza lacci da annodare.

Le tappe nella nazionale Usa
Grazie al pallone e con tanta passione Carson ha superato tanti altri limiti. Prima di vestire la maglia della nazionlae maggiore è scesa in campo con l'Under-17 e poi l'Uder-23 a stelle e strisce. Oggi gioca nel North Carolina Courage ma nel 2021 è stata nominata per la NWSL All-Eleven ed è stata finalista come "Difensore dell'anno". Tanti successi e assoluta fedeltà al consiglio del padre che "dice sempre di non permettere a nessuno di trasformare il tuo cielo in un soffitto".