La folle decisione e il collasso in campo: così è morto Dwamena
Il calciatore ghanese aveva deciso rimuovere il defibrillatore che gli permetteva di giocare: "Solo Dio può decidere quando devo fermarmi". Il cardiologo: "Se l'ICD non fosse stato espiantato, sarebbe ancora vivo"
La voglia di continuare a giocare a calcio, la fede incrollabile in Dio e la scelta di riununciare al defibrillatore. Rapahel Dwamena è morto in un campo di calcio l'11 novembre 2023 mentre disputava una partita del massimo campionato albanese (KF Egnatia - Partizan Tirana). L'attaccante ghanese aveva avuto problemi di salute in passato e nel 2019 i medici erano stati chiari: basta con il calcio. Ma Dwamena, che allora giocava in Spagna, aveva deciso di andare avanti accettando di mettere un defibrillatore cardiaco impiantabile (ICD) sotto pelle. Ma quando il giocatore ghanese dell'Egnatia (squadra capolista della massima serie di Tirana) è stato soccorso e poi ricoverato in ospedale non aveva più il defibrillatore.
"Se il defibrillatore non fosse stato espiantato, sarebbe vivo"
Il cardiologo spagnolo Antonio Asso, ha rivelato che il calciatore aveva deciso di rimuoverlo contro il suo parere. "È morto a seguito di una rispettabile decisione personale - ha detto Asso al magazine Sport -. Ma se il defibrillatore non fosse stato espiantato, Raphael sarebbe ancora vivo". Il medico ha spiegato che Dwamena aveva problemi cardiaci e soffriva di una "grave aritmia ventricolare". "Lo avevo convinto della necessità di impiantare un defibrillatore per salvaguardare la sua vita, ma allo stesso tempo gli avevo sconsigliato di praticare sport professionistici", ha aggiunto il medico.
"Solo Dio può dirmi quando è il momento di fermarmi"
Ma allora perché Dwamena aveva deciso di rimuovere il defibrillatore cardiaco? Il giocatore aveva spiegato al Neue Zürcher Zeitung che dopo l'operazione aveva avuto due collassi (il primo con il Real Saragozza in Spagna e il secondo con il Blau Weiss Linz in Austria) causati, secondo lui, dal supporto medico. In realtà l'ICD gli aveva salvato la vita in quattro occasioni. Ma il ghanese aveva difeso la sua scelta: "Sono stato visitato da tanti medici, tutti dicono qualcosa di diverso. Rispetto le loro diagnosi, ma non le prendo sul serio. A volte mi viene da ridere. Solo uno può dirmi quando è il momento di fermarmi: nostro Signore". Raphael aveva anche deciso di ritirarsi dal calcio, ma nel gennaio del 2023 aveva accettato l'offerta dell'Egnatia.