Moura replica a Celik, pari Roma a Porto Giallorossi raggiunti nella ripresa chiudono in 10, Dybala ko. Furia Ranieri contro l'arbitro
Il tecnico sprigiona tutta la sua rabbia contro il tedesco Stieler per la gestione della partita e tutte le ammonizioni, mentre allo stesso tempo se la prende con Roberto Rosetti designatore degli arbitri Uefa
La Roma strappa un pareggio 1-1 contro il Porto nel playoff di Europa League al Do Dragão. Ma fine parttia esplode la rabbia di Ranieri contro l'arbitro e contro il designatore Rosetti.
La cronaca
I giallorossi passano in vantaggio con Celik al termine del primo tempo, dopo l'infortunio di Dybala messo fuorigio da un intervento killer di Varela solo ammonito, sostituito da Baldanzi, protagonista nell'azione del gol. Nella ripresa, la squadra di Ranieri sfiora il raddoppio con Pellegrini e Pisilli, ma al 67’ arriva il pari del Porto con Francisco Moura. Subito dopo aver subito il pari la Roma perde Cristante: già ammonito, il centrocampista allarga ingenuamente il braccio e lascia la sua squadra in inferiorità numerica: due cartellini presi in nemmeno 10 minuti. Da qui in poi per i giallorossi la partita si fa dura. Gli uomini di Ranieri rischiano più volte il gol dl 2-1 ma resistono fino alla fine portandosi a Roma un pari d'oro in attesa del ritorno tra le mura amiche dell'Olimpico.
L'ira di Ranieri
"Non volevo che i giocatori salutassero l'arbitro. Questo non è più calcio". Al termine di Porto-Roma terminata 1-1 Claudio Ranieri sprigiona tutta la sua rabbia contro l'arbitro tedesco Tobias Stieler per la gestione della partita e tutte le ammonizioni, mentre allo stesso tempo se la prende con Roberto Rosetti designatore degli arbitri Uefa per la scelta del direttore di gara stesso. Squadra sorpresa nel gol subito? "Si soprattutto perchè avevamo chiesto il cambio. Il quarto uomo lo sapeva - sbotta Ranieri in tv a Sky - Io credo che sia stata una partita bellissima e siamo venuti qui per vincere. Sono contento della prestazione dei ragazzi. Parlo con Rosetti, come fa a mandare ad Oporto un arbitro che in 22 partite la squadra in trasferta ha fatto solo nove pareggi. Queste cose le sa? Un campo caldo e lei fa questa designazione? Non so perché".
Ranieri è senza freni
"In questo stadio caldo lei fa questa designazione? Perché? Prometteva e dava cartellini a caso. Aspettava solo che succedesse qualcosa per dare un rigore e farli vincere. Se ho percepito questa predisposizione? Ho detto ai ragazzi di non fiatare e di non lamentarsi. L'arbitro è convinto di aver fatto bene il suo lavoro. Ci sono otto ammoniti e un rosso da parte nostra, qualcuna c'era. Ma non si può irritire l'avversario in questa maniera". Poi spiega perché ha mandato negli spogliatoi i giocatori a fine partita: "Non volevo che i miei giocatori salutassero l'arbitro, non lo meritava. In campo internazionale non si può vedere una cosa del genere". Poi conclude: "Ammoniamo chi simula sempre. Ogni volta per un colpo allo stomaco si mettono le mani in faccia e gridano. Questo non è più calcio".