Bernabè: "Voglio togliere quel velo nero che è caduto sopra di me. Mi hanno anche minacciato"
Il falconiere licenziato da Lotito: "Ho fatto con la mia vita e con il mio corpo quello che mi pare"

Dallo stadio Olimpico per le partite della Lazio al pre partita di Folgore Caratese-Breno in Serie D. L'aquila Olympia è tornata a volare e il suo falconiere Juan Bernabé a parlare. Era stato licenziato dal presidente della Lazio, Claudio Lotito, dopo le foto intime pubblicate sui propri canali social in seguito all'installazione di una protesi nella parti intime. Inutili le scuse pubbliche di Bernabé, la società capitolina non è tornata indietro.
"Olympia è l’aquila della Lazio"
"Olympia è l’aquila della Lazio, e Juan Bernabé è l’aquilifero della Lazio", ha ribadito l'uomo. "Perché sono andato con Olympia vicino a Milano? Era una parentesi, un’eccezione per fare un regalo a dei ragazzi e ringraziare un grande uomo come Michele (Criscitiello, ndr), che mi ha dato la possibilità di rompere il ghiaccio e di togliere quel velo nero che era caduto sopra di me, che mi era stato imposto dal capo dell’etica, che forse parla troppo di etica".
"Sarò il peggiore di tutti a parlare italiano, ma sono un grande laziale"
"Di me dicono che parlo male l’italiano, ma come un simbolo come Radu. Io sarò il peggiore di tutti a parlare italiano, ma sono un grande laziale e nessuno può mettere in dubbio che quest’uomo ha dato la vita alla Lazio per 15 anni. Possono dire quello che vogliono, ma sono un eroe della Lazio", ha continuato il falconiere.
"Sono come quei tifosi che tolgono i soldi alla famiglia per andare in trasferta"
"Ho fatto con la mia vita e con il mio corpo quello che mi pare. Sono pochi quelli che mi odiano, lo accetto: non devo piacere a tutto il mondo, nemmeno a me piacciono tutti. Ma non mi dicano che non sono laziale, perché sono più laziale di tutti, io sono come quei tifosi che tolgono i soldi alla famiglia per andare in trasferta, e non sono come quelli che entrano sempre gratuitamente allo stadio. E a chi si è allontanato da me perché adesso non conviene starmi vicino, perché ha ricevuto delle pressioni, voglio stringergli la mano".
"Qualcuno mi minaccia, mi dice di andare via da Roma"
Bernabé ha parlato anche delle minacce ricevute nelle scorse settimane: "Qualcuno mi minaccia, mi dice di andare via da Roma. Ci sono molti opportunisti che vorrebbero far strada a nuove aquile e che stanno contattando il Presidente. Domenica una grande vittoria della nostra Lazio, anche qui in Lombardia hanno detto che Olympia porta fortuna. Come dice l’inno di Francesco Scarcelli, Non mollare mai!. Andiamo avanti, forza Lazio!".