Dalla Nazionale francese all'esercito della Guayana: la nuova vita di Florent Malouda
L'ex ala di Lione e Chelsea diventa ufficiale del Terzo Reggimento di fanteria: "Vuole condividere e trasmettere i valori dell'impegno alla gioventù della Guyana"

Ricordate Florent Malouda? Era l'esterno d'attacco francese che si guadagnò il calcio di rigore, poi segnato da "Zizou" Zidane, nella finale dei Mondiali 2006 a Berlino contro l'Italia. Gli azzurri di Marcello Lippi avrebbero poi pareggiato e vinto ai calci di rigore. Malouda, dopo un'ottima carriera calcistica (Olympique Lione e Chelsea), ha appeso gli scarpini al chiodo nel 2018 e oggi a 44 anni ha deciso di cambiare vita e arruolarsi nell'esercito della Guyana francese. A certificare la scelta dell'ex calciatore è stato il comunicato del REI (Régiment Étranger d’Infanterie). "Il Terzo Reggimento di fanteria straniero accoglie il signor Malouda nella sua riserva cittadina come ufficiale", l'annuncio sui social.
"Vuole condividere e trasmettere i valori dell'impegno alla gioventù della Guyana"
Florent Malouda è nato a Caienna in Guyana francese il 13 giugno 1980. Ha vestito la maglia della Nazionale francese sino al 2012, poi dopo 80 presenze, 9 gol e tante polemiche ha lasciato Les Bleus. Nel 2017 ha sceto di tornare in Guyana e ha giocato con la nazionale del suo Paese d'origine (non è affiliata alla FIFA, ma è riconosciuta dalla CONCACAF). Quattro presenze con gli Yana Dòkò poi la sfortunata esperienza sulla panchina dello Zurigo (2019). Poi ambasciatore UEFA con il presidente Aleksander Ceferin. Ora l'esercito. "Vuole condividere e trasmettere i valori dell'impegno alla gioventù della Guyana e lo vuole fare al fianco dei legionari", ha spiegato il REI.
Il "tradimento" del Ct Domenech
Malouda è stato un giocatore essenziale per la Francia per la sua abilità nello spaziare su tutto il fronte offensivo. Con il Ct Domenech ha avuto un rapporto controverso. Dopo l'eliminazione della Francia dagli Europei del 2008 per mano dell'Italia l'ala sinistra finì nel mirino della stampa e dei tifosi e divenne il "capro espiatorio" del Ct. "Ho giocato come mi aveva chiesto l'allenatore. Quello che mi ha deluso è che lui non lo ha detto", disse durante l'intervista a L'Equipe.
"Essere allenato da Ancelotti è stato fantastico"
A livello di club ha vinto 4 volte il campionato in Francia con l'Olympique Lione, ma è soprattutto con il Chelsea che è diventato celebre. Arrivato a Stanford Bridge nel 2007 con i Blues londinesi ha vinto una Premier (2009-2010), ma soprattutto una Champions League (2011-2012) e una Europa League (2012-2013). Ottimo il suo rapporto con Carletto Ancelotti, che lo ha allenato per 2 anni. "Essere allenato da Carlo è stato fantastico sia in termini di risultati, ma anche in termini di esperienza umana - ha raccontato Malouda -. È un uomo che è sempre molto vicino ai giocatori e che ti trasmette fiducia e sicurezza. Si fidava dei suoi giocatori più esperti e nei momenti di grande pressione sentivi che era dalla tua parte e ti copriva le spalle. Ma allo stesso tempo era umile. Quando hai qualcuno così che ti guida, ti dà il giusto equilibrio".