I 75 anni di Gigi Riva, eroe del Cagliari e mito di un calcio che non c'è più
Il mondo dello sport rende omaggio a "Rombo di tuono", il campione che vinse uno scudetto impossibile nel 1970 e non tradì mai i colori rossoblù
"Il più grande di tutti". Cagliari e il Cagliari celebrano ogni anno il compleanno di un mito vivente come Gigi Riva. E quando si parla e si scrive del miglior calciatore rossoblù di tutti i tempi, i toni devono essere necessariamente eccessivi. Il paradosso più grande per un uomo schivo e riservato, quasi allergico alle celebrazioni eccessive. "Tanta gente mi vuole bene e io non do tanta soddisfazione, ma questo affetto lo sento e mi fa davvero piacere". I settantacinque anni di Riva, che negli anni Settanta avremmo chiamato "Giggirriva", sono l'occasione perché la "sua gente" e la sua città manifestino ancora una volta il loro amore incondizionato e sempre ricambiato.
"L'uomo Riva è un serio esempio per tutti"
A contorno i complimenti degli avversari di allora, gli auguri della Nazionale e di tutti i quotidiani sportivi. Manca purtroppo all'appello l'omaggio di Gianni Brera (scomparso nel 1992) che con le sue parole ha spogliato Riva delle vesti di campione del calcio per elevarlo a eroe immortale. "Lo chiamano Gigi, che è una patente offesa al suo eroismo di atleta - diceva il 'Gioànn' - e per ovviare a questo equivoco grottesco mi sono ingegnato di trovargli soprannomi un po' enfatici ma schietti come 'Rombo di tuono' e 'Re Brenno'". E poi sentenziava: "L'uomo Riva è un serio esempio per tutti".
Lo scudetto da leggenda e il Mondiale di Pelè
Serietà, sacrificio e fedeltà assoluta a un solo club, il Cagliari, e all'Italia. Le statistiche recitano: 164 gol in 315 partite con la maglia del Cagliari, 35 in 42 partite in azzurro. "Il goleador della Nazionale per eccellenza", ricorda oggi il sito della Figc. In campo ha dato tutto e forse anche di più, ma ha vinto uno scudetto nel 1969-70 che sarebbe poi entrato nella leggenda. E poi un Europeo e quel Mondiale in Messico ceduto in finale al Brasile di un certo Pelè.
Un calcio diverso che "mi diverte ancora"
Il Cagliari e Riva andarono a infrangere tutti i pronostici di un calcio che già allora era roba per ricchi. Un mondo del Pallone che faceva esclamare al "Filosofo" Manlio Scopigno, l'allenatore dello scudetto rossoblu, "il più pulito nel calcio è il pallone, quando non piove". Altri tempi calcistici, nei quali era impossibile vincere 8 scudetti di fila. Ma lo sport, in fondo, è sempre quello e Riva continua ad amarlo. "Sì, il calcio mi diverte ancora", ha confessato nelle celebrazioni mediatiche del suo 75esimo compleanno.
I complimenti al Cagliari di Maran
Merito anche del Cagliari di Maran che si trova al quarto posto in classifica. "E' molto bello - ha detto alla Gazzetta dello Sport -. Ma quando le cose vanno bene, serve tenere i piedi per terra e pedalare. È un gran momento, per la squadra, la società, la città e i tifosi sardi. E penso alla gioia degli emigrati, sparsi ovunque. Per noi sono sempre stati fondamentali. Ci facevano sentire dei leoni". Tanti auguri Gigi Riva, cagliaritano nato Leggiuno.