Fischi del pubblico arabo nel minuto di silenzio per Riva. L'imbarazzo della Lega Serie A e la motivazione
Il pubblico di Riyad ha fischiato perché nella cultura araba il silenzio in ricordo dei morti non è previsto. Episodio identico per il ricordo di Franz Beckenbauer
E' morto Gigi Riva e il calcio italiano non può non rendere omaggio a "Rombo di tuono". Ma il 22 gennaio 2024 il football tricolore con la sua Supercoppa va a giocare in Arabia Saudita in cambio di pubblicità e petroldollari. E capita quindi che il ricordo del "mito" del Cagliari e miglior bomber della Nazionale italiana di tutti i tempi venga sporcato dai fischi sonori del pubblico dell'Al Awwal Park Stadium. Quello che in Italia avremmo definito un "episodio vergognoso", attenuato solo parzialmente dagli applausi dei tifosi di Inter e Napoli, è andato in scena prima dell’inizio del secondo tempo della finale.
Un fattore culturale
Ma perché il pubblico arabo ha fischiato uno dei più grandi attaccanti della storia del calcio? Secondo quanto riporta La Repubblica, la Lega di Serie A che insieme alla Figc aveva concordato il minuto di silenzio della "EA SPORTS FC Supercup" avrebbe attribuito i fischi a un fattore culturale. Nella cultura araba il silenzio in ricordo dei morti non è previsto. Ed è per questo che è stato accolto con fastidio e contestato platealmente.
Fischi anche per l'omaggio a Beckenbauer
Nessuno sfregio a Gigi Riva quindi, ma una distanza culturale. E c'è anche l'episodio precedente accaduto durante la semifinale di Supercoppa spagnola tra Real e Atletico Madrid giocata sempre a Riad il 10 gennaio 2024. Allora fu fischiato il minuto di silenzio in memoria di al "Kaiser" Franz Beckenbauer, scomparso il 7 gennaio.