Riva: il ricovero e il rifiuto dell'intervento al cuore. La ricostruzione delle ultime ore. Il medico: "Fatto di tutto"
Quando il peggio sembrava passato un attacco improvviso al quale ha fatto seguito un tentativo di intervento con angioplastica. Gigi Riva si è arreso alle 19.10, nonostante i tentativi dei medici.
La situazione è precipitata alle 17.50. Gigi Riva, ricoverato in una stanza del reparto di Cardiologia del Brotzu di Cagliari, stava parlando con i medici, scherzava con la compagna, Gianna Tofanari, madre dei suoi due figli, Nicola e Mauro. Era sereno, Rombo di Tuono. E cordiale. Aveva dato anche il suo benestare per diffondere le sue condizioni di salute alla stampa. Poi un attacco improvviso al quale ha fatto seguito un tentativo di intervento con angioplastica. Gigi Riva si è arreso alle 19.10, nonostante i tentativi dei medici.
Nella mattinata, quando le condizioni erano stabili, aveva rifiutato un intervento di angioplastica. Aveva chiesto tempo, voleva parlarne con i familiari. Riva ha ringraziato i medici. E uno di loro, Marco Corda, gli ha risposto: no grazie a lei, con lei siamo sempre in debito. Il bomber dello storico scudetto del Cagliari nella stagione 1969/70 era arrivato in ospedale alle 3 del mattino: infarto. Era già affetto da malattia coronarica. La situazione si era stabilizzata con il passare delle ore.
E il bollettino medico sembrava rasserenare tutti: "Il paziente è sereno e le sue condizioni generali sono stabili - si leggeva nel primo bollettino medico della direzione dell'Arnas Brotzu. Attualmente Riva è sotto sorveglianza del personale sanitario e accudito dai familiari. Nei prossimi giorni si proseguirà con gli accertamenti clinici del caso". Ma la situazione, purtroppo, è precipitata nel giro di poco tempo.
Le ultime parole, prima che la situazione si aggravasse, Gigi Riva le ha scambiate con Marco Corda, primario del reparto di Cardiologia del Brotzu. Erano circa le 17 e nel reparto erano in corso i preparativi per la cena. "Era sereno - ha raccontato ieri Corda in conferenza stampa - stavamo parlando del più e del meno. Lui sorrideva e non smetteva di ringraziarci. Quello che gli ho detto io? Che non doveva ringraziarci, perché noi eravamo ancora in debito con lui".
Raimondo Pinna, direttore sanitario del Brotzu, ha spiegato che Riva era già affetto da "vasculopatia polidistrettuale". "Si è presentato in ospedale alle 3 del mattino di lunedì con una sindrome coronarica acuta - ha ricostruito il dirigente - Subito gli era stato proposto un intervento di angioplastica. Ma il paziente, che era perfettamente in grado di intendere e di volere, ha chiesto tempo per pensarci e ha rifiutato. La situazione si era stabilizzata, non ci aspettavamo quanto accaduto. Anche se chiaramente avremmo riproposto ancora al paziente".
Riva, presidente onorario del Cagliari dal dicembre del 2019, aveva compiuto 79 anni lo scorso 7 novembre. Da sempre personaggio riservato e schivo, viveva in un appartamento nel centro di Cagliari e negli ultimi anni aveva limitato anche le sue consuete passeggiate nelle vie del centro. E anche ieri sera Gigi Riva era a casa quando ha accusato un piccolo infarto. Lo spavento, poi la corsa con i figli al Pronto soccorso del Brotzu, con i medici che hanno disposto la degenza nel reparto di Cardiologia.
La notizia del ricovero di Rombo di Tuono ha fatto subito il giro d'Italia. Riva è considerato il più forte attaccante azzurro più forte del dopo guerra. E' ancora lui il detentore del record di gol segnati in nazionale: 35 in 42 presenze, un incredibile media di 0,83 gol a partita. "Siamo con te, forza Gigi", il messaggio, accompagnato da due cuori, uno rosso e uno blu, del Cagliari. Sui social i tifosi preoccupati scrivono tutti "Forza Gigi" sulle loro bacheche. Sino al momento della triste notizia. Intanto il Comune di Cagliari ha proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali che si terranno nei prossimi giorni.