Minacce di morte "juventine": ecco cosa fece l'arbitro con il "bidone dell'immondizia al posto del cuore"
Michael Oliver fu bersagliato sui social per il discusso rigore che eliminò la Juve nei quarti di finale di Champions League del 2018 contro il Real Madrid

Michael Oliver fu costretto a cambiare casa dopo il contestato arbitraggio che costò alla Juve l'eliminazione dalla Champions League del 2018. L'arbitro con un "bidone dell'immondizia al posto del cuore", secondo la celebre definizione di Gigi Buffon, subì minacce di violenze e macabri auguri di morte sui social da parte dei tifosi bianconeri per il discusso rigore che decise la sfida dei quarti di finale di Champions League del 2018 tra Real Madrid e Juventus.
"Ha dovuto trasferire la sua famiglia da casa"
"L'arbitro Michael Oliver ha dovuto trasferire la sua famiglia da casa dopo la partita in cui la Juve è stata eliminata dalla Champions League dal Real Madrid nel 2018", ha rivelato al Daily Mail l'ex arbitro inglese Mark Clattenburg parlando di violenze contro i fischietti.
Il rigore di CR7 eliminò la Juve
In quella notte di coppa, datata 11 aprile 2018, Oliver vide un fallo in area del difensore bianconero Mehdi Benatia su Lucas Vazquez e fischiò il rigore. Cristiano Ronaldo (allora stella delle merengues) tirò dagli undici metri, segnò l'1-3 ed eliminò la Juve (all'andata aveva vinto il Real per 3-0). Dopo le parole durissime dei giocatori bianconeri, costretti a uscire dalla competizione ai quarti di finale, nei giorni successivi sui social arrivarono le minacce pesanti per il direttore di gara, per sua moglie e anche per un ignaro dentista "reo" di avere lo stesso nome e identico cognome dell'arbitro inglese.
"Sono state giornate strane e difficili"
"Sono state giornate strane e difficili, ma ho apprezzato che tante persone, sia del mondo del calcio sia estranee ad esso, mi abbiano espresso il loro appoggio", confessò mesi dopo Oliver.