"Continueremo a costruire il futuro del calcio saudita". Ma lo sgarbo agli sceicchi può costare caro a Mancini
Il Ct italiano chiede scusa per aver lasciato il campo e invoca "sostegno e fiducia". Il presidente della Federcalcio saudita: "Discuteremo e decideremo l'azione appropriata". Malumori anche nello spogliatoio
L'avventura di Roberto Mancini in Arabia Saudita sembra già essere giunta al termine. Dopo aver definito "inaccettabile" il comportamento del Ct italiano che aveva lasciato il campo mentre la sua squadra subiva il rigore decisivo durante gli ottavi di finale della Coppa d'Asia, ora il presidente della Federcalcio saudita, Yasser Al-Meshal, pensa al clamoroso esonero. L'eliminazione per mano della Corea del Sud e soprattutto il comportamento dell'allenatore non sono piaciuti agli sceicchi. "Discuteremo con lui per quanto è accaduto. Ha il diritto di spiegare il suo punto di vista e poi decideremo l'azione appropriata", il messaggio del presidente della Saudi Football Federation.
"Pensavo fosse già finita, chiedo scusa a tutti"
Mancini ha recitato il mea culpa dicendo di aver capito che i rigori fossero già finiti. Un errore di valutazione alla base del suo abbandono del campo di gioco. "Sono davvero grato ai nostri giocatori, hanno mostrato resilienza e carattere in una partita molto dura, hanno dato tutto - ha scritto sui social Mancini -. Un enorme ringraziamento va anche ai nostri tifosi che ieri hanno creato un'atmosfera fantastica. Abbiamo lavorato duro per arrivare lontano in questo torneo, ma non siamo stati all'altezza. Ancora una volta ribadisco le mie scuse a tutti per la mia uscita anticipata negli spogliatoi prima della fine dei calci di rigore".
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Roberto Mancini
"Continueremo a costruire il futuro del calcio saudita"
"Con il vostro sostegno e la vostra fiducia continueremo a costruire il futuro del calcio saudita", ha aggiunto Roberto Mancini ribadendo che lui è pronto a portare avanti la sua avventura. Ma a poco più di sei mesi dalla stipula del contratto d'oro le indiscrezioni sul clamoroso divorzio si moltiplicano. Anche perché il tecnico italiano già da qualche settimana è al centro di numerose polemiche e non solo per i risultati dei "Figli del deserto" culminati con l'eliminazione negli ottavi della Coppa d'Asia. "Tecnicamente siamo soddisfatti della prestazione in Coppa d'Asia anche se non mi piace mai perdere", ha precisato il presidente Misehal. "Sono molto triste per l'eliminazione ma molto felice perché siamo cresciuti molto: finalmente ho visto una squadra. Dobbiamo ancora crescere, c'è molto lavoro, ma sono soddisfatto di alcune cose", ha ribadito Mancini.
La rivolta di tre giocatori
Ma i tifosi non l'hanno presa bene e il clima nello spogliatoio saudita è già deteriorato da tempo. Alla vigilia della partenza per il Qatar per la Coppa d'Asia, Mancini ha dovuto risolvere una sorta di ammutinamento di alcuni giocatori "storici" della squadra. In tre "pretendevano di giocare titolari" e per questo sono stati esclusi. "E' una situazione molto strana ed è la prima volta che faccio un'esperienza cosi'...", aveva dovuto ammettere Mancio giustificando così quelle clamorose esclusioni ai giornalisti sauditi. Uno "non voleva giocare amichevoli"; un altro "non era felice di giocare per la nazionale"; mentre l'ultimo "se non giocava titolare allora preferiva andarsene".