Il Napoli batte la Cremonese e fa un altro passo verso lo scudetto. Vincono anche Juventus e Monza
La squadra di Spalletti ottiene la diciannovesima vittoria su ventidue gare di campionato e vola a 59 punti in classifica. All'Allianz Stadium finisce 1-0. La squadra di Palladino è l'unica in Serie A ancora imbattuta in questo inizio di 2023. Udinese pari con il Sassuolo, è crisi casalinga
Missione compiuta per il Napoli, che ottiene la diciannovesima vittoria su ventidue gare di campionato e vola a 59 punti in classifica. La squadra di Spalletti supera per 3-0 la Cremonese, vendicandosi così dell'eliminazione dalla Coppa Italia subita qualche settimana fa proprio per mano dei grigiorossi. Per la verità, anche in questa occasione, come del resto durante tutto l'anno nelle sfide con le big, la formazione di Ballardini non è dispiaciuta, disputando un buon match almeno nella prima ora di gioco. Il Napoli ha comunque sbloccato la gara nel primo tempo grazie a una gran giocata di Kvaratskhelia, raddoppiando poi nella ripresa con la zampata di Osimhen. Il gol del nigeriano ha virtualmente chiuso le ostilità a favore dei partenopei, che in seguito hanno servito anche il tris con un bel diagonale di Elmas.
La partita
Il vantaggio dei partenopei arriva al 22', con Kvaratskhelia che si fa un bel regalo per il suo 22esimo compleanno. Nonostante il divario tecnico e lo svantaggio, gli ospiti tengono bene il campo pur senza creare grossi grattacapi a Meret. Il primo tempo si chiude sull'1-0 per gli uomini di Spalletti, che sul finale lamentano la mancata concessione di un rigore per atterramento in area di Kvaratskhelia. In avvio di ripresa, l'arbitro grazia Vasquez per un fallo che gli sarebbe valso il secondo giallo. Il 2-0 arriva al 20'. Carnesecchi respinge un colpo di testa ravvicinato dopo un corner di Zielinski, ma Kim rimette dentro di testa trovando tutto solo Osimhen, che a pochi centimetri dalla linea di porta sigla il più facile dei gol. Prosegue il momento d'oro del bomber nigeriano, che sale a quota 17 centri in campionato. Al 34' arriva il tris. Il neo entrato Elmas riceve in area da Di Lorenzo e incrocia con il destro nell'angolino lontano, sul quale il portiere non può arrivare. Nel finale, il risultato non cambierà più. Continua quindi la fuga scudetto del Napoli, che sale a quota 59 e volta a +16 sull'Inter in attesa della sfida di domani dei nerazzurri sul campo della Sampdoria. Sempre più critica invece la situazione della Cremonese, che rimane in ultima posizione con appena 8 punti all'attivo

Rabiot regala la vittoria alla Juventus, Fiorentina ko
Finisce 1-0 la partita fra Juventus e Fiorentina all'Allianz Stadium. Dopo aver sbloccato la partita al minuto 34 del primo tempo con Rabiot, la Juventus riesce a mantenere il risultato, nonostante diverse occasioni da gol avute dalla Fiorentina nel secondo tempo. I viola avevano trovato il pareggio al minuto 89 con Castrovilli, ma la rete è stata poi annullata dal Var per fuorigioco. Grazie a questa vittoria la Juventus sale a quota 29 punti, agganciando Monza e Bologna in classifica, mentre la Fiorentina rimane ferma a quota 24 punti.
La partita
Il match viene deciso dal gol di Rabiot, a segno al 34': il francese sfrutta l'assist delizioso di Di Maria e buca Terracciano con un sinistro potente. Prima del gol, due nitide chance bianconere per Kostic, che prima (12') sbaglia mira e poi (23') si fa respingere la conclusione da Terracciano. I viola pungono poco e si fanno vivi solo con un tiro di Ikoné deviato da Locatelli. La Juve potrebbe raddoppiare al 59', ma la rete di Vlahovic viene annullata per un fuorigioco chirurgico. Tra il 67' e il 68' è Kean, entrato al posto del serbo nell'attacco juventino, a sprecare in sequenza due occasioni enormi e a tenere aperta la gara. All'89' la Fiorentina trova il pareggio con Castrovilli. Tutto inutile, il Var evidenzia il fuorigioco di Ranieri e cancella la rete. La Juve vince 1-0.

Bologna ko, il Monza non si ferma più
Finisce 0-1 la partita del Dall'Ara fra Bologna e Monza. Dopo aver sbloccato il risultato già nel primo tempo al minuto 25, il Monza regge l'urto del Bologna nel secondo tempo e porta casa un'importantissima vittoria che consente agli uomini di Palladino di agganciare proprio il Bologna in classifica a quota 29 punti ed entra di diritto tra le squadre in corsa per il settimo posto del Torino, distante una sola lunghezza. Il Monza è l'unica squadra in Serie A ancora imbattuta in questo inizio di 2023.
La partita
Il gol da tre punti arrivato al 25' del primo tempo è di Donati, mossa a sopresa di Palladino, che senza Carlos Augusto inserisce l'ex Inter a destra e Ciurria a sinistra ed è proprio Donati a trovare il tap in vincente dopo il contropiede orchestrato da Sensi e condotto con un'azione personale da Petagna. Thiago Motta in emergenza in difesa e attacco ridisegna la squadra con Posch e Sosa al centro della difesa, Cambiaso e Lykogiannis sulle corsie laterali e con Ferguson falso nove con Kyriakopoulos e Aebischer a completare tridente e mediana. Ma la mossa non paga. Il Bologna fatica a costruire e soffre in mezzo, dove Rovella e Sensi mandano fuori giri Schouten e Aebischer: è da una palla persa di quest'ultimo che arriva il contropiede del vantaggio del Monza. Nella ripresa il Bologna prova ad alzare i giri del motore: nei primi minuti, arriva un cross pericoloso di Cambiaso, ma Pablo Marì è bravo ad anticipare Ferguson sotto porta e al 7' su punizione di Aebischer arriva la conclusione al volo di Orsolini: ma è centrale e Di Gregorio blocca con sicurezza. E allora dentro Arnautovic e Barrow per l'ultima mezzora, per provare a riprendere il Monza. 'Orso' sfiora l'incrocio al 27', ma i rossoblù faticano a prendere ritmo. Merito del Monza, che lo spezza con abilità, facendo densità e merito dei cambi di Palladino, che inserisce corsa e quantità in corso d'opera, limitando i segnali di crescita di un Bologna che si ferma dopo i successi con Spezia e Fiorentina. Il Monza, invece, continua a correre, con tanta solidità difensiva e contropiedi efficaci. E con Di Gregoria abilissimo nella mischia finale a bloccare il pallone in mezzo a sei giocatori del Bologna.

Udinese pari con il Sassuolo
Scorpacciata di gol nel primo tempo e lunga digestione nel secondo per il pareggio (2-2) tra Udinese e Sassuolo nel lunch match della Dacia Arena. Per i padroni di casa è nuovamente rinviato l'appuntamento con la vittoria in Friuli, che manca dal 18 settembre, quando sconfissero l'Inter. Cinque mesi di astinenza - sosta Mondiale compresa - che sono valsi una mini contestazione e fischi finali. Buon punto per i neroverdi che invece proseguono la striscia positiva del girone di ritorno.
In campo
Sottil recupera Pereyra e lo piazza alle spalle di Beto, rinunciando a Success, in panchina assieme a Thauvin. Dionisi deve fare a meno dello squalificato Rogerio e perde quasi subito per infortunio anche Berardi. Bastano ventidue secondi all'Udinese per passare in vantaggio: sventagliata sulla sinistra, la difesa del Sassuolo cade in catalessi e Udogie può stoppare, accentrarsi e battere Consigli senza incontrare la minima resistenza.
L'omaggio a Zaccheroni
Il tutto mentre la curva sta ancora inneggiando ad Alberto Zaccheroni mister dello storico terzo posto. Passano due minuti e il Sassuolo sfiora il pareggio: sulla conclusione di Frattesi c'è una deviazione che mette fuori causa Silvestri ma Perez salva sulla linea. E' un segno premonitore della scarsa attenzione anche della difesa di casa: al 6' giunge infatti la rete degli ospiti con una conclusione di Henrique, il cui tiro, sporcato da Bijol, inganna il proprio portiere. I padroni di casa accusano il colpo e al 26' rischiano di andare sotto: azione di forza di Marchizza sulla sinistra e perfetto traversone su cui si inserisce Frattesi che centra un palo clamoroso con tiro al volo. Passa poco più di un minuto e sono i bianconeri a trovare il vantaggio: cross preciso di Samardzic su punizione e Bjiol si inserisce in spaccata bruciando gli avversari e Consigli, con la difesa ancora colpevolmente immobile.
La ripresa
In questo rocambolesco primo tempo il pareggio arriva all'ultimo istante dei 2' di recupero: Bajrami semina il panico e lascia partire un tiro che incoccia su Perez per la più classica delle autoreti. Cambi nell'intervallo: Dionisi inserisce Lopez per Obiang e Sottil risponde con Thauvin per Pereyra, autore di ottime giocate ma ancora a corto di fiato dopo tre settimane di stop. Sono i friulani ad avere la prima palla per il sorpasso: al 15', lancio di 50 metri di Bijol che pesca Beto liberissimo sul dischetto. Il portoghese prova una conclusione al volo che finisce in curva. Al 18' rispondono i neroverdi - oggi in blu - con Bajrami che sfrutta l'ennesimo svarione difensivo e fa la barba al palo con un rasoterra. I bianconeri da quel momento collezionano corner, ma mancano sempre la deviazione decisiva nelle mischie che si accendono sottoporta. La più pericolosa vede Udigie a un passo dalla doppietta. Ci prova allora Lovric (28') con un inserimento da dietro: Consigli risponde da par suo e Tressoldi spazza sulla linea il successivo tap-in di testa di Beto, alla sua ultima conclusione prima di lasciare il posto a Success. Nei 10' finali c'è anche il tempo per l'esordio casalingo del sedicenne Pafundi, il baby talento già convocato da Mancini. Ma il risultato non cambia, nonostante il tabellino reciti 12 tiri a 1 per i padroni di casa. Tanta produzione, poca precisione.