Tacconi: "Ricominciare tutto da capo è stata la fatica più grande della mia vita"
L'ex portiere della Juve e della Nazionale ha scritto un libro dopo il coma e la riabilitazione: "Se io ce l'ho fatta, ce la possono fare tutti"
Una carriera ricca di successi con la Juve, poi l'addio al calcio e l'emorragia cerebrale che lo ha colpito il 23 aprile 2022. E poi il coma, il ricovero nell'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (durato dal 21 giugno al 28 ottobre 2023) e la lunga riabilitazione. Anche se come ha confessato "pensava di essere immortale", Stefano Tacconi non ha mai mollato e ha trovato la forza di scrivere un libro dal titolo L'arte di parare. Trovare il coraggio per fronteggiare i tiri della vita (Rizzoli editore, 2024).
Il malore e l'intervento del figlio
Nella vita di Stefano Tacconi c’è un primo e un secondo tempo e nel mezzo il 23 aprile 2022. Nel primo tempo è stato uno dei giocatori più rappresentativi quando la Serie A era "il campionato più bello del mondo". Il secondo tempo è iniziato il giorno in cui, poco dopo aver preso parte a un evento di beneficenza, è stato colpito improvvisamente da un aneurisma cerebrale dal quale si è salvato grazie al provvidenziale intervento di suo figlio Andrea. "Me la sono vista brutta. Pensavo di essere immortale e invece dietro l'angolo c'era qualcosa di inaspettato. Fortunatamente il giorno che mi è successo c'era con me mio figlio Andrea", aveva detto l'ex portiere della Juve e della Nazionale, ospite in esclusiva a Verissimo.
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Stefano Tacconi
"Se io ce l'ho fatta, ce la possono fare tutti"
"L'intento di questo libro è quello di dimostrare che se io ce l'ho fatta, ce la possono fare tutti: da una sconfitta nasce sempre una grande vittoria", ha dichiarato l'ex portiere della Juve e della Nazionale. "Ricominciare tutto da capo è stata la fatica più grande della mia vita", lo ha detto riferendosi al malore che lo ha colpito.