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Dalla Serie A con il Torino all'infermo della droga e poi la rinascita: la storia di Gomis

L'ex portiere granata: "Bevevo tanto e usavo sostanze stupefacenti per sentirmi meglio. Alla fine ero caduto in un baratro, mi sentivo morire. Ho ripreso la mia vita chiedendo aiuto"

Andrea Currelidi Andrea Curreli   
Lys Gomis (Ansa)
Lys Gomis (Ansa)

La Serie A con il Torino, poi l'addio al calcio e la caduta in un inferno di alcol e sostanze stupefacenti. Ora la rinascita. E' la storia di Lys Gomis ex portiere senegalese ma "fiero di esser nero italiano e di Cuneo" (come ama definirsi). Gomis è nato a Cuneo 6 ottobre 1989 ma è cittadino italiano dal 2012. Nella sua carriera ha militato nel Torino (dalla Primavera alla prima squadra) che lo ha fatto esordire in Serie A il 30 novembre 2013 (nel match pareggiato 1-1 contro il Genoa) e nel Frosinone (dove però non ha disputato nessuna gara ufficiale). E nel suo curriculum sportivo vanta anche tre presenze con la nazionale senegalese nella stagione 2014-2015. 

"Bevevo tanto e savo sostanze stupefacenti"

Nel 2019 subisce un brutto infortunio al ginocchio quando giocava nel Teramo e nell'aprile del 2021 diventa osservatore per il settore giovanile del Torino. Ma un anno di iniattività per l'infortunio e l'addio al calcio giocato spingono l'ex portiere nel tunnel di depressione. "Bevevo tanto per non restare con i miei pensieri. Usavo sostanze stupefacenti per sentirmi meglio. Avevo paura un po’ di tutto. Mi sentivo di non valere più nulla", ha dichiarato a La Stampa.

"Non mi confidavo con nessuno, tenevo tutto dentro"

Poi nel 2023 il ritorno in serie D per difendere i pali con la maglia dei valdostani del Pdhae. "Continuavo a fare il mio lavoro con serietà, massima diligenza e attenzione, tanto che nessuno poteva accorgersi del mio dramma personale - ha spiegato Gomis -. Sapevo nascondere bene. Non mi confidavo con nessuno, tenevo tutto dentro: la cosa peggiore".

"Ho ripreso la mia vita chiedendo aiuto"

"Chi mi vuole bene si accorgeva di quanto soffrissi, mia mamma prima di tutto, che mi è stata vicino in ogni momento della mia tempesta. Lei c’è sempre. Ma io rifiutavo ogni aiuto. Adesso, pensando a quei giorni bui, ho imparato che si può cambiare idea e che chiedere aiuto è una cosa magica. Ho ripreso la mia vita chiedendo aiuto", ha detto l'ex calciatore granata. "Mi ero guardato allo specchio, non mi riconoscevo più. Dovevo fare qualcosa. Ero caduto in un baratro, mi sentivo morire. Grazie a loro mi sono rivolto a Narconon Piemonte", ha aggiunto. Ora Gomis ha un nuovo obiettivo: "Ho deciso di raccontare e urlare la mia esperienza. Scriverò anche un libro, una biografia nella quale racconterò quanto ho fatto di buono e le difficoltà incontrate. Credo che la mia sia una bella storia".

 

Andrea Currelidi Andrea Curreli   
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