Doppiette di Morata e Dybala, spettacolo Juve cpon Il Ferencvaros. La Lazio si salva in "zona" Caicedo. I gol
Per i bianconeri due incontri casalinghi per strappare il pass per gli ottavi e presentarsi a Barcellona l'8 dicembre senza ansie di qualificazione. Anche i biancocelesti sono adesso ad un passo dal passaggio del turno
La Juve passeggia in Ungheria con il Ferencvaros, la Lazio si salva a San Pietroburgo contro lo Zenit in pieno recupero con il solito Caicedo. Insomma il mercoledì di Champions va meglio rispetto alle due sconfitte di martedì di Inter e Atalanta.
Notte di Champions vuol dire notte di Morata: è sempre lo spagnolo a trascinare la Juventus in coppa, a Budapest trova la doppietta come a Kiev. L'1-4 finale dei bianconeri in casa degli ungheresi del Ferencvaros è completato da Dybala, al primo gol in stagione, e dall'autorete di Dvali, mentre CR7 non brilla e rimane a secco. Il Barcellona ha battuto la Dinamo e mantiene il vantaggio di tre punti su Ronaldo e soci, ma la strada verso la qualificazione per la Juve è in discesa.
Andrea Pirlo continua a sorprendere nelle scelte: non tanto per Dybala, annunciato in panchina già alla vigilia, ma per Kulusevski, escluso per la prima volta dai titolari in Champions League. Così ci sono Ramsey e Chiesa, con Rabiot e Arthur a completare la mediana, mentre in difesa ritrova posto Chiellini insieme a Cuadrado, Bonucci e Danilo. In attacco il tandem intoccabile, Morata e Ronaldo, con il portoghese all'esordio nell'edizione 2020/2021 della coppa internazionale, la 18esima consecutiva nella sua carriera.
La Juve non lascia spazio. Solo nel finale, Boli fa esplodere di gioia la Puskas Arena, segnando di ribattuta l'1-4 finale. Ora per la Juve i due scontri casalinghi con Dinamo Kiev e Ferencvaros per strappare il pass per gli ottavi di finale e presentarsi a Barcellona l'8 dicembre senza ansie di qualificazione.
Caicedo salva la Lazio, pari a San Pietroburgo
Zenit e Lazio si dividono la posta Champions, ma a sorridere sono i biancocelesti che vedono avvicinarsi il passaggio del turno. La squadra di Inzaghi, sbarcata a San Pietroburgo molto rimaneggiata anche per via dell'affaire Covid, va sotto nel primo tempo, soffre nella ripresa e a 8' dal novantesimo rialza la testa grazie al nuovo entrato Caicedo che regala ai biancocelesti un pari d'oro. L'attaccante ecuadoriano permette ai suoi compagni di mantenere l'imbattibilità nel girone F dopo tre giornate: la Lazio si porta così a cinque punti in testa al girone e al ritorno avrà due gare in casa (Zenit e Club Bruges) e una grande chance di centrare gli ottavi.
Per lo Zenit che alla "Petersburg Arena", lo stadio a forma di astronave, potrà contare sull'appoggio di 16.000 tifosi, limite massimo previsto dal governo russo nelle misure anti-Covid: 30% della capienza, non c'è Malcom, fermo per uno stiramento al legamento collaterale.
Avvio di partita senza grandi emozioni con una leggera prevalenza di possesso palla per i russi che nel primo tempo ottengono il massimo risultato con il minimo sforzo: dopo una mezz'ora senza praticamente tiri in porta veri e propri lo Zenit passa con il gol di Erokhin. Sotto 1-0 la Lazio si sveglia e prende in mano la partita fino alla fine della prima frazione: tanta pressione sulla difesa russa ma il gol del pari non arriva nei primi 45'. Al minuto 82' un cross rasoterra dalla sinistra di Acerbi trova Caicedo all'altezza del dischetto del rigore, sinistro perfetto al volo sul primo palo del numero 20 biancoceleste che regala il pari ai suoi. Finisce così, con la Lazio che può cominciare a sognare di tradurre in realtà il passaggio del turno.