Uno straordinario Dybala ferma la Lokomotiv. L'Atalanta crolla con il City
La 'Joya' torna a luccicare anche in veste di goleador: la doppietta dell'argentino rimonta il vantaggio dei russi. I bergamaschi giocano bene, ma gli inglesi di Guardiola fanno meglio. (Disattivare l'Adblock per vedere il video)
"Fortunatamente si è chiusa bene, è stata una bella partita, personalmente sono contento per i due gol, ne avevo bisogno. Oggi è stata una partita difficile, ma si è vista l'esperienza di questa squadra. Io, Ronaldo e Higuain possiamo giocare insieme, certo se avessimo perso tutti avrebbero detto di no. Io sto lavorando sodo, sicuramente il mister avrà le sue idee in testa, vedremo come giocheremo. Siamo una squadra con esperienza e con tanta voglia di dimostrare che abbiamo qualcosa in più", la gioia di Dybala è quella di tutto il popolo bianconero. L'eroe della serata non poteva essere che lui: 13esimo gol per la Joya in Champions. Tra i marcatori della Juventus nella massima competizione europea solo Inzaghi, Trezeguet e Del Piero hanno segnato più gol. Fino al 77′ gli ospiti non avevano demeritato, difendendo con attenzione e trovando il momentaneo vantaggio in contropiede alla mezz’ora. Per i Bianconeri un successo che vale mezza qualificazione agli ottavi di finale, al termine di una sfida sofferta.
La 'Joya' (il gioiello) Dybala torna a luccicare anche in veste di goleador: la doppietta dell'argentino rimonta il vantaggio della Lokomotiv Mosca dopo 50' di laboriosa e faticosi tentativi e la Juventus dà una mazzata alle speranze dei russi, facendo un balzo verso il passaggio del turno. Il primato del gruppo D diventa un affare a due tra i bianconeri e l'Atletico Madrid. La capolista russa fa il suo dovere ma alla fine ha ragione la Juve , sempre paziente e corretta in corsa da Sarri che per quasi un tempo intero mette insieme Ronaldo, Dybala e Higuain trovando la formula vincente.
Sarri rinuncia al trequartista classico - Ramsey ai box, Bernardeschi in panchina, e a supporto di Ronaldo e Dybala, preferito a Higuain, inserisce a sorpresa Bentancur. In pratica l'uruguaiano non potrà mai, nella partita, interpretare un ruolo da trequartista, contro la "densità difensiva" del Lokomotiv, giustamente messa in evidenza alla vigilia da Sarri. La capolista del campionato russo conferma una compattezza esemplare in fase difensiva, che costringe la
Juventus a cercare l'aggiramento, manovra che riesce bene solo con Cuadrado sulla fascia destra. Howedes, una meteora in bianconero - 3 partite due anni fa prima di ripartire da Torino - risolve all'inizio le situazioni più spinose. E' il tedesco a murare un destro di Cristiano Ronaldo che al 20' manda alto, con un tocco di sinistro, un invitante cross di Cuadrado. CR7 scarica poi un destro centrale tra le braccia di Guilherme. Bonucci non trova il tempo per mandare in rete una punizione di Pjanic (23') per fallo su Cuadrado.
La Lokomotiv preferisce concentrarsi sulla fase difensiva e spinge in avanti pochi uomini. Ma riesce a trovare il varco su una palla spizzata a centrocampo che arriva a Miranchuk: il centrocampista si incunea tra Bonucci e Alex Sandro, serve Joao Mario: il tiro dell'ex interista è respinto da Szczesny, ma piomba ancora Miranchuk che spedisce il pallone sotto la traversa. C'è un brivido per la gamba destra un po' troppo alta in acrobazia di Ronaldo: colpo alla testa del portiere Guilherme che resta a terra ma, dopo i soccorsi, riprende il suo posto.
Al 3' st, Sarri cambia Khedira con Higuain, mischiando le carte. Dybala diventa il trequartista dietro Ronaldo-Higuain.
La prima occasione del tempo è per Idowu che soffia palla a Matuidi ma, una volta vicino all'area bianconera, affretta il tiro cercando un pallonetto impossibile. La ordinata diga del Lokomotiv sembra reggere, Sarri cambia un altro tassello, mettendo Rabiot al posto di Matuidi (20'st). Higuain si porta sul destro, con un palleggio sopraffino, il pallone per il tiro sul palo più lontano, fuori di una spanna. Un assist scucchiaiato da Alex Sandro dà la seconda palla-gol consecutiva al Pipita: l'argentino la piazza di testa, con Guilherme sorpreso, ma la mira è sbagliata. Poco dopo Dybala, dopo uno scambio con Cuadrado, azzecca il sinistro imparabile e pareggia. Un paio di minuti e la 'Joya' bianconera replica: staffilata di Alex Sandro, vola a respingere Guilherme,il sinistro angolato di Dybala è un disegno geometrico perfetto.
Malinovskyi illude, poi City travolge l'Atalanta
L'illusione dell'Atalanta di schiodarsi da quota 0 alla terza e ultima giornata di andata del gruppo C di Champions League si infrange sulla forza impressionante del Manchester City, che all'Etihad Stadium subisce nella prima metà del primo tempo, va sotto su rigore di Malinovskyi concesso per fallo su Ilicic ma ribalta lo score di prepotenza con un doppio Agüero (il secondo dal dischetto) e un triplo Sterling che chiude al rientro dalla pausa.
Ora, per sperare almeno nel terzo posto da ripescaggio in Europa League, la squadra di Gasperini, crollata alla distanza e priva del suo terminale Zapata, deve cominciare a vincere fin dal 6 novembre nel retour-match a San Siro contro gli inglesi, padroni del raggruppamento. A iniziare le danze, il filtrante al 5' di Malinovskyi (preferito a Muriel) per un Ilicic disattento e difettoso nel controllo, spia che i bergamaschi accendono su una partita inizialmente molto tattica (gli azzurri avanzano Rodri in mediana e difendono a tre), che vede Gomez ondeggiare tra la trequarti e l'attacco.
Proprio una ripartenza spianata dall'argentino, al 9', fa volare Gosens, il cui radente però è troppo arretrato perché lo sloveno possa arrivarci. Il tedesco, imbeccato dall'ucraino, ci riprova al 12' scodellando dal fondo per lo stesso Papu, ma Castagne in corsa anticipa tutti, anche Mendy, spedendo di testa oltre la traversa. I Citizens pungono poco, pressati da un avversario in palla: al 13' Agüero costringe Gollini a dribblarlo per liberarsene, al 14' non viene pescato dall'impreciso Sterling e al 16' Foden viene contrastato efficacemente da Djimsiti.
La mezza occasione di Ilicic al 19', accentrato da destra per una conclusione centrale, scatena la reazione in triplice copia dei locali con Agüero ancora freddo: al 22' non aggancia l'allungo da sinistra di Sterling, al 23' trova Gollini a togliere la ragnatela dall'angolino e dopo il corner vanifica lo scarico dal fondo di Foden, che salta Masiello come un birillo, tirando altissimo. La svolta al 26', sulle ali di una qualità superiore e di un possesso palla da sessanta a quaranta, scatena la reazione con sorpasso nella seconda metà del primo tempo. Al 26' Malinovskyi serve Ilicic, che punta dal vertice destro Fernandinho fino a farsi stendere e il rigore (28') spiazzante è trasformato da Malinovskyi.
Un'illusione, perché entro sei minuti Sterling fa lo scavetto per il tocco sotto di Agüero (Djimsiti sorpreso alle spalle) e al 37' sterza a sufficienza per far cadere in fallo Masiello, già ammonito, che lo aggancia col piede: lo stesso El Kun firma il 2-1 dal dischetto. Guardiola torna a quattro dietro quando Rodri (più compiti di impostazione, salvo rientri in copertura) deve lasciare il posto a Stones, centrale difensivo puro, e i nerazzurri rischiano di prendere il terzo: al 45' De Bruyne su schema dalla bandierina apre per Walker, Gollini si salva in tuffo.
Nella ripresa Gasperini mette Pasalic (arretrando De Roon nei tre dietro) e Muriel per Masiello e Gomez, ma la prima sortita è di marca City con De Bruyne (10') a saggiare i riflessi dell'estremo nerazzurro sulla seconda palla concessa da De Roon al culmine dell'azione insistita di Sterling e Mendy dalla mancina. Al 13' De Bruyne e Foden servono il tris sotto il montante su un piattino a Sterling. Il lampo di Ilicic, due volte al tiro (centrale) al 17' sull'apertura di Malinovskyi e poi di sinistro sulla ribattuta di Ederson, ridestano ancora l'undici di Guardiola e il sigillo di Sterling piove al al 19', rientrando sul destro sul filtrante di Gündogan. Al 22' Freuler insacca riprendendo il palo di Ilicic, ma è in offside.
E allora Sterling fa tripletta, al 24', su lancio da destra di Mahrez, dopo il salvataggio di Gollini su Agüero, magnificamente pescato dal mattatore della serata. Al 22' Freuler aveva insaccato riprendendo il palo di Ilicic, ma in offside. Al 28' Pasalic in mischia dall'angolo di Malinovskyi costringe Ederson al tuffo risolutivo, due minuti e a fallire l'obiettivo in solitario è il pokerista mancato. Foden lascia i suoi in 10 sprecando il secondo giallo su De Roon, che poi spreca lo schema da punizione di Malinovskyi calciando ai lampioni. Era già subentrato Hateboer a Ilicic per fare il terzo centrale difensivo, consentendo così al connazionale di sganciarsi. Ultimi sussulti al 1' e al 2' di recupero, quando Ederson alza in corner su Freuler, smarcato di tacco da Muriel, opponendosi poi al piazzato del colombiano.