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Tutto sulla nuova Champions, soldi e gironi. Real grande favorita. Ma occhio all'Inter

Cinque italiane al nastro di partenza del torneo, i bookmakers puntano sul Manchester City ma i Blancos di Ancelotti sono i campioni da battere

Pierangelo Sapegnodi Pierangelo Sapegno   
Marcus Thuram (Inter) e Kylian Mbappè (Real M.) (Ansa)
Marcus Thuram (Inter) e Kylian Mbappè (Real M.) (Ansa)

Spariscono innanzitutto i classici 8 gironi che promuovevano le 16 formazioni ammesse agli ottavi. Ci sarà, invece, una «fase campionato», con un unico grande girone e una classifica generale. Ogni squadra giocherà otto partite anziché sei, e le ultime due saranno disputate a gennaio del 2025: quattro in casa e quattro in trasferta. Ogni club riceverà 18,62 milioni di euro (l’anno scorso erano 15,64). I bonus per i risultati invece sono inferiori: 2,1 per la vittoria (erano 2,8) e 700mila per i pareggi (930 nella vecchia edizione). In compenso è previsto un bonus extra per il piazzamento nella classifica finale, partendo da un minimo di 275mila euro. A queste somme bisogna aggiungere quella derivante dal pilastro "value", un nuovo segmento pensato dalla Uefa per accorpare il market pool televisivo (l’Italia è solo al quinto posto per valore) e il ranking storico/decennale. Secondo un primo calcolo, l’Inter come quota di partenza, dovrebbe incassare oltre 50 milioni di euro, Juve e Atalanta sopra i 45, il Milan 40 e il Bologna quasi 30. Fino a qui, non sono cifre molto diverse da quelle del passato. Ma questi calcoli non tengono conto dei risultati che le italiane acquisiranno sul campo e della loro classifica, che potrebbero far salire gli incassi in maniera importante.

La via verso la finale

Si qualificano alla seconda fase 24 squadre su 36. Ma le prime 8 del girone unico passano direttamente agli Ottavi, mentre quelle dal nono al ventiquattresimo dovranno giocare un turno preliminare a eliminazione diretta per poter andare avanti. Chi viene eliminato non retrocede in Europa League. La fase campionato comincia il 17 settembre e finisce il 29 gennaio: si gioca tutti i martedì e i mercoledì alle 18,45 e alle 21. In via eccezionale si scende in campo anche giovedì 19 settembre. Una volta definite le squadre che proseguiranno il torneo, rispetto al passato non è previsto un sorteggio, ma le sfide saranno stabilite in base al posizionamento nella classifica del girone unico. Teatro della sfida finale sarà l’Allianz Arena di Monaco di Baviera il 31 maggio del 2025.

Le speranze delle italiane

Proviamo il giochino dei pronostici? Al nastro di partenza, l’abbiamo già detto, c’è una grande favorita che si stacca su tutte le altre, il Real Madrid, anche se i bookmakers inglesi assegnano questo titolo al Manchester City. In verità, la squadra di Guardiola avrà tante gatte da pelare quest’anno, con un processo sul gobbone per ben 115 accuse di irregolarità finanziarie. E’ vero che fino adesso l’ha sempre scampata, ma 115 accuse sono un bel numero. Presumibile che le pene saranno più intelligenti delle varie penalizzazioni e sospensioni, che puniscono soprattutto giocatori e tifosi, ma i lacci sul mercato e le polemiche che potrebbero uscirne di sicuro peseranno sulla stagione del City. Crediamo di più nell’inossidabile Real. Alle sue spalle, un po’ di pretendenti che sgomitano: c’è il Barcellona, che nella Liga marcia come una macchina da guerra, 5 vittorie e valanghe di gol, il Liverpool, il solito Bayern, ma più ancora il Bayer Leverkusen di Alonso. Niente Psg, adesso pure senza Mbappé.

E le italiane? Non partiamo sconfitti. Occhio all’Inter: ci credono anche i bookmakers che la mettono addirittura come terza favorita, nemmeno troppo distante dal Real. E ci crede molto Inzaghi, visto il turn over che ha fatto a Cagliari. Comincia con la sfida più difficile di tutte, contro il Manchester City in trasferta. Meglio così, si leva il dente, comunque vada. Mister «Dispiaze» ha già dimostrato di essere un grande allenatore pure sui palcoscenici europei (basta pensare a come ha migliorato e trasformato alcuni suoi giocatori, a cominciare da Calhanoglu, che è diventato un grande regista, senza averlo mai fatto prima) e ora punta tutto su una conferma che lo consacrerebbe per sempre. Dietro all’Inter, anche l’Atalanta non è da sottovalutare. "Gasp" viene dal trionfo in Europa League e il suo calcio aggressivo rende bene fuori dai nostri confini. Per le altre davvero poche speranze. Il Milan di Fonseca, a parte la goleada con il Venezia, non sembra ancora aver trovato la sua squadra. Lo stesso discorso vale per la Juventus: Douglas Luiz, a dispetto dei soloni che annunciavano l’acquisto di un fuoriclasse, è il classico brasiliano dai ritmi troppo bassi che nuocciono solo gioco che vorrebbe Thiago Motta. E’ un equivoco che il tecnico si porterà avanti a lungo, assieme a quello d Koop, che non ha ancora capito dove serve di più. La Juve di Motta la vedremo soltanto al prossimo anno. In questa stagione, crediamo che farà molta fatica in Champions. Il Bologna, infine, è la Cenerentola delle italiane. E’ passata da Thiago Motta a Italiano. E il suo guaio è che non ha ancora assimilato i dettami del nuovo tecnico. E si vede.

 

Pierangelo Sapegnodi Pierangelo Sapegno   
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