Higuain segna e Buffon para il rigore: alla Juve la semifinale di andata
I bianconeri vincono a Bergamo per 1-0 grazie al gol del "Pipita", ma Allegri avverte: "La semifinale non è chiusa". Gasperini: "Peccato per il rigore"

Higuain segna e Buffon para il rigore. Alla Juve basta un buon primo tempo contro un'Atalanta poco brillante per vincere di misura, 1-0, la semifinale di andata di Coppa Italia. Ma i bianconeri di Allegri devono erigere un monumento a Buffon che abbassa la saracinesca su tiro dal dischetto e su azione risultando decisivo da neo quarantenne in vena di prolungamento di una straordinaria carriera. Bastano un paio di minuti al Pipita per prendere le misure a una difesa di casa un po' statica impegnando Berisha defilato a sinistra e tre per insaccare bevendosi gli aspiranti marcatori - Masiello in primis - come birilli nella nebbia dopo aver recuperato palla sulla trequarti grazie al contrasto Khedira-de Roon. All'ottavo Hateboer prende la linea di fondo per l'incornata stracca a campanile di Freuler, appena due giri di lancetta dopo la chiusura dell'olandese su Khedira servito da Douglas Costa in orizzontale. I bianconeri sembrano in pieno controllo, ma qualche break i nerazzurri se lo sanno concedere: al 18' la sovrapposizione lungo la catena di destra consente a Toloi di pescare in area Cornelius, murato nel suo tentativo da Pjanic.
Buffon intuisce e para il rigore del "Papu" Gomez
La svolta che non concretizza: Benatia controlla di braccio la palla in mezzo di de Roon dai trenta metri, il Var dice rigore ma Buffon intuisce la mossa di Gomez e glielo para in due tempi distendendosi alla sua sinistra. È il terzo penalty sbagliato dal Papu dopo quelli di Firenze e Liverpool. Al 29' Higuain riceve da De Sciglio e gira alto dal limite, un altro settebello e il terzino trova la sponda di Mandzukic per il sinistro di Matuidi di poco oltre il sette. Al 39' Toloi chiude il francese sull'ennesima apertura dalla destra, stavolta del tedesco, rifinita dall'assist di Alex Sandro. La ripresa propone Ilicic falso nueve al posto di Cornelius. Gomez telefona subito a giro rientrando dal vertice sinistro, ma i nerazzurri non riescono mai a pungere davvero. Al ventesimo, dopo la staffetta Costa-Bernardeschi, un angolo di Pjanic regalato da Castagne e respinto di testa da Masiello innesca Alex Sandro, sul cui cross Berisha si esibisce in un tuffo in presa per le telecamere. Al 28' De Sciglio crossa per la testa di Mandzukic con la palla che si spegne a lato; scollinata la mezz'ora Gasperini fa uscire Cristante per l'esordiente Barrow ('98). Ilicic ci mette una girata stanca su cui Chiellini smorza facilmente, poi dentro anche Petagna per Gomez e Barzagli per Benatia. A due dal novantesimo l'ultima fiammata atalantina: il gambiano pesca Hateboer che si fa sbarrare la strada da Buffon, Alex Sandro respinge il tap-in di Freuler.
Allegri: "La semifinale non è chiusa"
Massimiliano Allegri è soddisfatto della vittoria. "La squadra non solo ha segnato subito, ma ha anche giocato tecnicamente bene - esordisce il tecnico bianconero -. Nella ripresa abbiamo forse gestito troppo, dovevamo far scorrere la palla più in orizzontaleme invece negli ultimi cinque minuti abbiamo rischiato il pareggio". Segue l'elogio dei suoi: "Non avevo dubbi che i ragazzi sarebbero stati bravi giocando una partita seria, c'e stato ordine e non affanno nonostante quel finale - è l'analisi di Allegri -. La semifinale non è chiusa, l'Atalanta comunque sotto la spinta del suo pubblico ha attaccato con continuità". Spazio ai giudizi sui singoli: "Higuain è stato straordinario specialmente nel primo tempo, Bentancur poteva evitare di far fallo a trenta secondi dalla fine regalando una punizione".
Gasperini: "Peccato per il rigore sbagliato"
Gian Piero Gasperini non ha l'aria di volersi arrendere: "In vista del ritorno il risultato non è favorevole ma non ci taglia fuori, ci lascia ancora la possibilità di giocare. L'importante è restare in gara il più possibile e vedere cosa può succedere", afferma l'allenatore dell'Atalanta. Che qualche motivo di rammarico ce l'ha: "Andare sotto immediatamente era la cosa peggiore contro una squadra che quando accelera è difficile da contenere - spiega -. Piano piano siamo rientrati in partita, peccato per il rigore sbagliato. Nel secondo tempo contro una Juve bassa e chiusa abbiamo comunque avuto l'opportunità di pareggiare e nel finale l'avremmo anche meritato". Il leader della squadra ha fallito dagli 11 metri: "Gomez non è brillantissimo perché avendo avuto un problema (adduttore destro, ndr) e si è potuto allenare poco".
Musa Barrow, un nuovo gioiellino per l'Atalanta
I nerazzurri hanno calato l'asso di un baby al battesimo del fuoco tra i professionisti: "Barrow ha avuto pochi minuti a disposizione, un quarto d'ora più recupero, si è mosso bene ma non possiamo aspettarci chissà quali numeri da uno che ne ha interessanti in Primavera - rimarca il Gasp -. Ci ha fatto vedere qualcosa di interessante, ha decisamente delle qualità e ha fatto un buon esordio". Il tecnico dei bergamaschi si sofferma sulle scelte tecniche: "Caldara non ha giocato perché non volevo toccare il terzetto Toloi-Palomino-Masiello, Ilicic aveva un problema e me lo sono tenuto pronto da inserire in corsa e Castagne ha fatto la sua partita a sinistra". Due partite in tre giorni con i bianconeri a fine febbraio: "Ci sono anche le due con il Borussia Dortmund in Europa League di mezzo, il campionato non si ferma, c'è anche la Sampdoria. Dobbiamo restare il più in alto possibile cominciando a battere il Chievo domenica", chiosa Gasperini.