Allegri bacchetta Sconcerti: "Ci sono quelli che spiegano il calcio e quelli che parlano di calcio"
Il tecnico sbotta dopo una domanda dell'opinionista Rai sulla "Juve incrinata": "Io sono lucido, voi no. Imparate a fare i giornalisti"
Tutta colpa di una domanda sbagliata. Tutta colpa di quel "qualcosa di incrinato" nella Juve ipotizzato da Mario Sconcerti e negato con rabbia da Massimiliano Allegri. Lo scontro tra il popolare commentatore sportivo della Rai e il tecnico bianconero si è consumato al termine della finale di Coppa Italia, nettamente vinta dalla Juve contro il Milan (4-0 a Roma). Il giornalista chiede ad Allegri se veda qualcosa di incrinato nella sua squadra. Il giornista domanda "se, nel momento massimo di un ciclo vincente, si sentono, per chi le sa ascoltare e quindi per il suo allenatore, i primi scricchiolii".
"Ci sono quelli che spiegano il calcio e quelli che parlano di calcio"
La risposta del tecnico è piuttosto lunga. "Sono cresciuto calcisticamente con Galeone (ex allenatore del Pescara, ndr) che mi ha insegnato la molta semplicità per spiegare le cose - dice l'allenatore -. Invece sembra che per una partita di calcio si debbano mandare i missili sulla luna. E questa è una cosa propria di chi non capisce il calcio". Sconcerti prova a replicare, ma Allegri prosegue: "Già se mi rispondi vuol dire che ti senti toccato, ma ci sono quelli che spiegano il calcio e quelli che parlano di calcio... Che cosa c'è di incrinato in una squadra che vince da quattro anni (la Coppa Italia) e da sette anni (lo scudetto)?".
"Non fate le domande in modo lucido. Imparate a fare i giornalisti"
"Fate domande assurde - ha risposto piccato il tecnico bianconero - Io mi diverto ad allenare. Bisogna andare avanti, cercheremo di vincere il campionato e l'anno prossimo sarà un'altra stagione dove ci sarà da combattere. Quello che voglio dire, ma purtroppo vedo che è una battaglia persa, è che si tende a semplificare il calcio: in questo sport ci sono mille imprevisti. Bisogna saper gestire tutte le situazioni, ho un'idea diversa, magari sarà sbagliata la mia. Comunque non sono stanco, sono molto lucido, a differenza di voi che non fate le domande in modo lucido. Imparate a fare i giornalisti", ha aggiunto subito dopo essersi tolto l'auricolare prima di andarsene.
Sconcerti: "Non ho capito con chi ce l'avesse Allegri"
Mario Sconcerti ora ridimensiona l'accaduto. "Fra qualche giorno lo chiamerò e ci parleremo anche se non c'è niente da chiarire - ha detto il giornalista -. In tanti anni che faccio questa professione ho discusso con tanti tecnici e sinceramente non ho capito con chi ce l'avesse Allegri. Ho chiesto semplicemente se dopo sette anni che la Juventus vince lui da allenatore sentisse qualche scricchiolio di fine-ciclo. Non ho capito davvero il perchè della sua reazione, comunque mi dispiace. Capisco che si può sempre imparare e fare meglio ma non nella circostanza, anzi la mia era una domanda 'trionfale' e gli chiedevo solo cos'altro poteva fare. Tutto qui. Tra l'altro - conclude Sconcerti - tra il gioco di Sarri e il modo di gestire le partite di Allegri io ho sempre preferito il gioco del tecnico della Juventus. Comunque tra qualche giorno lo chiamerò".