Gol di Boga e vince l'Atalanta. Roma da incubo, ma ci pensa Abraham
I bergamaschi vincono a Leverkusem e accedono ai quarti di Europa League. Avanza anche la Roma dopo il pari 1-1 con il Vitesse. Mourinho: "Contava solo essere ai sorteggi"
Vince l'Atalanta contro il Bayer Leverkusen in Europa League e pareggia una brutta Roma contro il Vitesse in Conference League. Ma come ha detto il tecnico giallorosso Mourinho: "Contava solo essere ai sorteggi".
Gol di Boga, l'Atalanta va ai quarti
Dopo un secondo tempo di sofferenza, Boga prende palla nella sua metà campo, sterzata e contro-sterzata su Tah, sinistro a angolo della porta e segna. Un gol liberatorio ma non decisivo per l'Atalanta, che aveva difeso fin quasi al fischio finale uno 0-0 che bastava per la qualificazione ai quarti di Europa League. Alla BayArena l'Atalanta si scopre sparagnina e cinica strappando la seconda vittoria su due agli ottavi al Bayer Leverkusen che pure ha confezionato le occasioni più pericolose. Gian Piero Gasperini saluta l'accesso ai quarti di Europa League: "Una prestazione difensiva di valore, anche se si gioca sempre come nel secondo tempo probabilmente non si va molto avanti nemmeno in campionato". "E' stata di grande sofferenza, solo con la fase difensiva, con poca qualità nelle ripartenze - commenta il tecnico dell'Atalanta -. Nelle due partite abbiamo comunque globalmente meritato. In un paio di occasioni siamo stati fortunati".
La Roma segna sempre a fine gara
Ancora un gol quasi a fine partita, nello specifico al 90', e la Roma fa come a Udine, ovvero risolve una situazione complicata. In questo caso il colpo di testa vincente di Abraham su cross di Karsdorp regala ai giallorossi l'1-1 con il Vitesse e regala la qualificazione ai quarti di finale della Conference League. Che sarà pure una Coppa meno importante delle altre ma è pur sempre un trofeo da inseguire, al quale Mourinho dà l'impressione di tenere. Tutto ciò al termine di una partita giocata al piccolo trotto e con poche idee, ma che a un certo punto si era messa male perché poco dopo l'ora di gioco gli olandesi avevano trovato il vantaggio con un bellissimo tiro al volo di sinistro di Wittek su cui Rui Patricio nulla aveva potuto, facendo scendere il gelo sull'Olimpico. Oltretutto fino a quel momento la partita l'aveva fatta il Vitesse e la Roma, oltre a trotterellare per il campo, era apparsa priva di mordente, e anche di idee a centrocampo, pur non avendo corso pericoli. Per fortuna di Mou al 90' Abraham, capocannoniere della Conference, ha risolto la situazione ed evitato che la Magica disputasse i tempi supplementari, regalando, almeno in teoria, un ulteriore vantaggio alla Lazio (da tempo fuori dall'Europa) in vista della stracittadina. Il primo tempo era finito senza reti e con pochissime emozioni, con il Vitesse, aggressivo e pronto a ripartire (ma a ritmi troppo bassi per incidere davvero), che aveva avuto la prima, e unica, occasione con una punizione da 35 metri che Grbic calciava con effetto per cercare di sorprendere Rui Patricio, bravo a deviare in corner. Poi c'erano state un paio di conclusioni, di Smalling e Abraham di testa e di Zaniolo con il destro, che non avevano inquadrato la porta di Houwen. La noia era stata interrotta nella ripresa dallo splendido gol di Wittek, che calciava al volo d'esterno mancino battendo Rui Patricio. La Roma cercava di reagire ma era povera di gioco nonostante la girandola di cambi del suo allenatore. L'incubo veniva scacciato soltanto al 90' con la rete di Abraham, la 21/a della sua prima stagione in giallorosso (eguagliati Batistuta e Montella), che interveniva sull'assist di Karsdorp a sua volta servito da El Shaarawy con un cross proveniente dalla parte opposta. E tanto bastava alla Roma per qualificarsi, ma dal punto di vista del gioco ancora non ci siamo e può soddisfare soltanto il fatto di aver centrato la qualificazione.