Calcio: Rabiot "Allegri un vincente, meglio Champions che Mondiali"
"Contento della fascia di capitano, del rinnovo parleremo più avanti" TORINO (ITALPRESS) - "Lo scudetto è una cosa a parte. Allegri ha la mentalità vincente e la applica in ogni partita e ogni giorno, non solo in ottica scudetto. Per lo scudetto vedremo cosa succederà, ma è la mentalità di voler vincere ogni partita a renderlo un grande allenatore". Per Adrien Rabiot ci sono pochi dubbi su Massimiliano Allegri: le chance della Juventus di ricucirsi il tricolore passano dal suo tecnico, col quale il centrocampista francese - ospite di "Dazn Heroes" - ha un rapporto speciale. "Avevo incontrato Allegri la stagione prima di arrivare alla Juve ed è lui che mi ha voluto qui, ma quando ho firmato, lui è andato via. Quando ci siamo ritrovati c'è stato feeling fin da subito. Venivo da sei mesi senza giocare, avevo ricevuto delle critiche e dovevo ancora adattarmi, ma sono cresciuto molto.
Conosco la mentalità del mister, so cosa vuole da noi e il suo approccio vincente che condivido. Abbiamo parlato tanto durante la stagione e mi manda spesso anche dei messaggi, anche in vacanza! Quando il mister negli ultimi minuti si arrabbia non possiamo non vederlo dal campo, ma anche questo aspetto di Allegri è positivo: vive le partite appieno e vuole rimanere in partita fino alla fine". Allegri è stato decisivo per la sua permanenza a Torino, con Danilo e Alex Sandro assenti gli ha anche consegnato i gradi di capitano ma per quanto riguarda il futuro, Rabiot ancora non si sbilancia: "Sono contento di portare la fascia di capitano soprattutto pensando alla storia di questo club. Parleremo del rinnovo più avanti". Molto meticoloso ("dopo una partita guardo sempre la mia prestazione per vedere i miei errori ma guardo anche le partite delle altre squadre per vedere come giocano, soprattutto a centrocampo e chi saranno i miei avversari"), Rabiot parla anche delle sue ambizioni: "Se dovessi scegliere tra Champions League, Mondiale ed Europeo sceglierei la Champions League perché credo che sia la competizione più difficile da vincere". Il centrocampista francese parla anche del suo passato al Psg e soprattutto di un compagno di squadra che oggi fa parlare di sè in panchina: "Tutti i calciatori erano bravi con me, ma avevo un rapporto particolare con Thiago Motta con cui giocavo assieme a centrocampo. Già da allora immaginavo potesse diventare un allenatore perché aveva visione e parlava spesso di tattica. Lo sento ancora, ci salutiamo quando capita di incontrarci e ci sentiamo anche tramite messaggi". - foto LivePhotoSport - (ITALPRESS). glb/red 22-Nov-23 11:21 .