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Mondiali di "Italia ‘90", Serena: "Prima del rigore contro l’Argentina fui preso dal panico e sbagliai"

L’ex attaccante azzurro: "Io non dovevo batterli, Vicini me lo chiese perché alcuni compagni non se la sentivano. Credevo che la palla fosse entrata poi il buio. Non ricordo nulla dei 3 giorni successivi"

di Tiscali Sport   
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Aldo Serena mette la palla sul dischetto poi tira il calcio di rigore e Goycoechea lo para. E' il secondo penalty fallito dagli azzurri e l'Italia vede sfumare l'accesso alla finale dei Mondiali dove andrà l'Argentina di Maradona. La delusione è tanta anche perché è "Italia '90" ovvero il Mondiale di casa, quello delle Notti magiche cantate da Edoardo Bennato e Gianna Nannini in Un'estate italiana e dei gol Totò Schillaci. Sono passati 33 anni e Serena ancora non riesce a darsi pace per quell'errore, che mandò in frantumi i sogni azzurri dei ragazzi del Ct Azeglio Vicini. "Il rigore fallito nella semifinale di Italia '90 contro l'Argentina è l'episodio più doloroso della mia carriera", ha raccontato l'ex attaccante che ha vestito le maglie di Inter, Milan, Torino e Juventus.

"Venni preso da un attacco di panico"

"Alla fine dei supplementari ero sdraiato a terra tranquillo in quanto non facevo parte della cinquina scelta per battere i penalty, in quanto era entrato a partita in corso (al posto di Vialli, ndr) - ha ricordato Serena -. Mi si avvicinò il Ct Vicini chiedendomi se me la sentivo, in quanto un paio di miei compagni non erano in grado di farlo. Io, che ero tra i più esperti del gruppo, non me la sono sentita di dire 'no' al mister ma una volta tornato in piedi sentii le gambe dure e venni preso da un attacco di panico, anche quando mi stavo avvicinando al dischetto".

"Non ricordo nulla dei tre giorni successivi"

"Cercai la concentrazione massima ricordando i tanti gol della mia carriera e gli episodi più belli - ha proseguito Serena -. Dopo aver calciato il rigore ebbi l'impressione che il pallone fosse entrato in rete e invece venne respinto. Da quel momento calò il buio e non ricordo assolutamente cosa successe nei 2-3 giorni successivi, prima della finale per il terzo posto a Bari (Italia-Inghilterra 2-1, ndr)". Dopo la sconfitta con l'Argentina, Azeglio Vicini (scomparso il 30 gennaio 2018) disse: "Siamo arrivati ai rigori con Schillaci che aveva uno stiramento all’inguine e con Ferri pieno di crampi. Abbiamo cominciato a batterli anche bene… Poi ne abbiamo sbagliali due. Gli argentini li hanno calciati molto meglio". Schillaci e Ferri non li tirarono, mentre andarono in gol Baresi, Baggio e De Agostini prima degli errori decisivi di Donadoni e Serena.

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