Alla scoperta di Richarlison: vendeva gelati nella favela adesso incanta il mondo. Il Brasile trema per Neymar
I brasiliani non perdono da 16 partite (13 vittorie e 3 pareggi) e guarda lontano, grazie anche a quel goleador che a 25 anni non ha la patente (non riesce a passare l'esame di teoria)
Il ragazzino della favela di Nova Venecia, nello Stato di Espirito Santo, dove vendeva ghiaccioli e raccoglieva caffè, è diventato un campione, il nuovo eroe al quale il Brasile affida i suoi sogni. La finale di Qatar 2022 è ancora lontana ma il sogno dell'hexa sembra un po' più vicino dopo quei due gol di Richarlison, l'attaccante che ha rischiato di non esserci per un problema a un polpaccio ma che poi ce l'ha fatta a rientrare nel Tottenham, per la gioia di Antonio Conte e anche di Tite, che lo ha convocato a scapito di Firmino del Liverpool, il grande escluso dalla lista dei 26 per i Mondiali.
Con un secondo tempo da fantacalcio, nel senso di fantastico, la Seleçao ha annichilito la Serbia, squadra dei cosiddetti 'brasiliani' d'Europa, e Richarlison soprannominato Pombo, ovvero Piccione perché ne imita perfettamente i versi facendo divertire i compagni, ha aggiunto due giocate d'autore, leggi gol; in particolare la seconda che ora lo colloca tra i virtuosi del 'futebol' visto che le foto di quella prodezza riempiono le pagine di tutti i giornali brasiliani.
Tite, che lo ha voluto a ogni costo, ha avuto di nuovo ragione, il Brasile ora non perde da 16 partite (13 vittorie e 3 pareggi) e guarda lontano, grazie anche a quel goleador che a 25 anni non ha la patente (non riesce a passare l'esame di teoria) e, come ha raccontato lui stesso, quando si ritirerà "mi comprerò un'isola e ci passerò molto tempo assieme a diverse donne, come fa Ronaldinho".

Peccato che a guastare la festa sia arrivata la notizia che si temeva, ovvero che quello di Neymar è un infortunio serio, così un'intera nazione rimane con il fiato sospeso, temendo l'ennesimo colpo della malasorte ai danni di O Ney. Il quale avrà pure la fama di 'cascatore' ma ogni volta che gioca viene picchiato duro. Questa volta, secondo quanto ha spiegato il medico della Seleçao Rodrigo Lasmar, il n.10 ha riportato, come ha accertato la risonanza magnetica a cui è stato sottoposto oggi, "una lesione del legamento collaterale della caviglia destra". Come dire che, anche se non è stata fatta una prognosi ("ma vi chiedo calma e tranquillità", l'appello del medico), per il giocatore è finita la fase a gironi e si spera di recuperarlo per quella ad eliminazione diretta.
Per sostituirlo Tite pensa a Rodrygo dall'inizio, oppure a una soluzione più prudente che prevede l'avanzamento di Paquetà con Fred o Bruno Guimaraes a centrocampo. Ma il discorso fatto per Neymar vale anche per lo juventino Danilo. Ieri è rimasto in campo perché Tite aveva esaurito le sostituzioni, ma oggi Lasmar ha spiegato che ha lo stesso problema di Neymar, con la differenza che cambia la caviglia: nel caso del bianconero è quella destra. Così probabile che fin dal prossimo match, contro la Svizzera, si riveda in campo Dani Alves, che con i suoi 39 anni compiuti a maggio diventerà il giocatore più anziano nella storia della Seleçao ad aver giocato in un Mondiale, record che Thiago Silva ha appena strappato al grande Djalma Santos.
Proprio oggi Dani Alves ha tenuto a dire: "non vedo un gruppo così in nazionale da molto tempo, è la nostra forza". Un messaggio anche per Kylian Mbappé, compagno ai tempi del Psg: "è un fenomeno, ma non ha ancora capito che i due con cui gioca assieme nel club (Messi e Neymar ndr) sono ancora più fenomeni di lui". Ecco perché al Brasile serve recuperare al più presto O Ney che, via social, cerca di rassicurare i suoi connazionali: "è un brutto infortunio, di nuovo in un Mondiale. E' uno dei miei momenti più difficili ma - promette - avrò la chance di tornare. Sono figlio dei Dio dell'impossibile, e la mia fede è interminabile". Ed ecco perché Tite dice "lo aspetto".