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L'Italia in dieci si arrende al Belgio (e alla sua paura)

L’arbitro ci ha salvato perché dopo c’era un rigore innegabile di Bastoni su Openda. Ma non ci è andata bene lo stesso, perché senza l’errore colossale di Pellegrini (in coabitazione con Bastoni) questa partita l’avremmo vinta anche più nettamente del due a zero con cui la conducevamo e adesso il Belgio sarebbe praticamente fuori dai giochi per il secondo posto

Pierangelo Sapegnodi Pierangelo Sapegno   
Il Ct Spalletti con Cambiaso e Udogie (Ansa)
Il Ct Spalletti con Cambiaso e Udogie (Ansa)
Come si fa a dire che è andata bene? L’Italia stava già brindando e aveva messo il vestito buono della festa, Ricci il suo sarto in frac, taglio e rammendi, poi Di Marco a Cambiaso, cambio di campo spettacolare e gol dopo due minuti, e avanti ancora così, triangolo al volo, di nuovo Di Marco a Cambiaso da una parte all’altra e stavolta Castels la lasciava lì e Retegui la doveva solo metter dentro. Due a zero, neanche mezz’ora di gioco e avevamo appena cominciato a far cin cin, combinazioni ad alta intensità, e transizioni rapide da quinto a quinto, sempre loro, Di Marco e Cambiaso.
 
Belgio stordito, con le sue dighe friabili a centrocampo e Openda ingabbiato nella morsa della nostra difesa. Tedesco paralizzato in panchina: non ci capisce un tubo del 352 fluido degli azzurri, o 3511, è lo stesso, tanto non è né l’uno né l’altro, perché vanno all’assalto in troppi là davanti a sostegno dell’unica punta, Retegui. Poi al 39’, Bastoni in uscita dà una palla lenta a Pellegrini che è pure lento di suo, e Theate se lo mangia e lui lo falcia. Giallo, Var, rosso. L’Italia in dieci e cambia tutto. Di Marco e Cambiaso non possono più fare le punte d’appoggio, devono star dietro adesso. E Ricci continua a fare il sarto, ma non è più cosa. Qui bisogna fare argine, al diavolo i fraseggi eleganti. Punizione al limite del Belgio, giochetti di magia e gol di De Cuyper. Nel secondo tempo l’assalto si ferma al 18’: su corner Faes libero di mettere in mezzo una sponda di testa, Trussard si beve Calafiori e fa due a due. Come si fa a dire che ci è andata bene? La verità? Ci siamo arresi al Belgio, è normale. Ma anche alla nostra paura.
 

I migliori e i peggiori 

Sì, è vero, l’arbitro ci ha salvato perché dopo c’era un rigore innegabile di Bastoni su Openda. Ma non ci è andata bene lo stesso, perché senza l’errore colossale di Pellegrini (in coabitazione con Bastoni) questa partita l’avremmo vinta anche più nettamente del due a zero con cui la conducevamo e adesso il Belgio sarebbe praticamente fuori dai giochi per il secondo posto (noi avremmo 9 punti e loro 3. Invece ne abbiamo 7 e i diavoli rossi 4). Oddio, una cosa va detta. Dopo il fallimentare Europeo di quest’estate, è tutto oro che cola ogni volta che adesso l’Italia scende in campo. In queste tre partite di Nations League, gli azzurri non sono sembrati neanche lontani parenti di quelli umiliati dalla Spagna e cacciati via dalla Svizzera. Però quello sceso all’Olimpico era un Belgio senza de Bruyne, senza Lukaku e senza Thibaut Courtois, e qualcuno di questi ce li troveremo di fronte al ritorno, fra un mese, a casa loro. Nell’Italia, i migliori sono stati senza dubbio Di Marco, Frattesi e Cambiaso, che hanno fatto di tutto per novanta minuti, grande personalità e punte aggiunte in avanti a seminare panico nella retroguardia dei belgi, oltre a Retegui, finalmente un centravanti di lotta e di potere, almeno per questa sera. Il peggiore, ovviamente, Pellegrini, perché con il suo errore cambia il volto della partita, scippandole la vittoria. Dopo di lui, molto male anche Bastoni, graziato pure dall’arbitro norvegese, come detto, che se non l’è sentita di infierire sugli azzurri, concedendo un evidente rigore al Belgio, Una nota per Fagioli: ha giocato 26 minuti e ha toccato due palloni, uno l’ha perso e l’altro l’ha spizzato di testa in angolo. Forse un po’ troppo poco davvero, ma l’avevano anche messo a fare una cosa che non gli compete, il mediano davanti alla difesa, a far legna e sporcarsi le mani, che per uno come lui, dal tocco fino per trovare spiragli di luce, non è proprio il massimo. In compenso, quello che ha sostituito, Ricci, dopo un ottimo primo tempo stava facendo pure peggio, perdendo contrasti velenosi, uno dietro l’altro.
 

Adesso Israele

 
Lunedì, si continua contro Israele, appena battuta 4-1 dalla Francia. L’Italia dovrebbe essere più o meno la stessa. Spalletti dovrà solo trovare chi mettere al posto di Pellegrini.  
Pierangelo Sapegnodi Pierangelo Sapegno   
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