Italia-Israele, Spalletti: "Avrei preferito un altro tipo di clima"
Il Ct: "Giochiamo anche per convincerne qualcuno di più alla pace". La Nazionale deve vincere per consolidare il primato nel girone di Nations League

La delusione per il pareggio con il Belgio, l'obbligo di vincere con Israele per i tre punti e per il Mondiale. L'Italia a Udine deve vincere per consolidare il primato nel girone di Nations League, magari sperando in un contemporaneo pari tra Belgio e Francia, per arrivare da testa di serie al sorteggio delle qualificazioni del Mondiale 2026 in Canada, Stati Uniti e Messico. Ma ovviamente anche il calcio finisce per essere condizionato dalle guerra in Medio Oriente e dalle polemiche seguite agli attacchi delle forzeisraeliane alle basi Unifil in Libano.
Spalletti: "Avrei preferito un altro tipo di clima"
"Sono felice di giocare in questo stadio, Udine mi ha dato tanto, è una citta' molto civile. Anche se avrei preferito un altro tipo di clima...", le parole di Luciano Spalletti. "Sappiamo che molti israeliani sono contro la guerra, giochiamo anche per convincerne qualcuno di più alla pace", aveva detto prima di arrivare a Udine da Coverciano l'allenatore azzurro, invocando poi "pace per quel lembo di terra". Le misure di sicurezza saranno rafforzate, tra i circa 12 mila sugli spalti massima attenzione a qualsiasi striscione o a eventuali cori, mentre Spalletti si affida alla "civiltà" della città da cui è partita la parabola del suo successo.
"Gioca Vicario in porta"
Ora, il Ct azzurro si deve preoccupare di cancellare le scorie dell'Europeo di giugno (ha vinto sola partita contro l’Albania è stata eliminata dalla Svizzera agli ottavi di finale, ndr) con una squadra giovane, senza lo squalificato Lorenzo Pellegrini e qualche cambio di routine. "Gioca Vicario in porta", è l'unica ammissione del tecnico, con il portiere uscito dal vivaio friulano al suo fianco. "Titolare a Udine è un'emozione - dice l'estremo difensore - ma la devo mettere da parte". Per il resto, Fagioli reclama spazio a centrocampo ("può giocare con Ricci, ma la formazione la dico domani"), però Tonali ha un peso specifico alto nel nuovo progetto azzurro. Uno spazio potrebbe esserci per l'esordio di Daniel Maldini, vista anche l'assenza di Pellegrini.
"Sarà una partita difficile"
Ma stravolgere l'assetto non sembra l'idea giusta dello Spalletti che avverte sui pericoli dell'avversario. "Sarà una partita difficile - spiega - perché la partita dell'andata ha dimostrato che Israele è una squadra di qualità, specie a centrocampo. Possono giocare in diverse maniere, dovremo stare attenti alle ripartenze e mantenere equilibrio". Anche caratteriale. "Un aspetto in cui possiamo migliorare - ha spiegato il Ct - è capire che a volte gli episodi possono buttare all'aria la qualità di gioco, il gioco di squadra e tutto ciò che hai direzionato in maniera corretta. Bisogna sapere che c'è anche questo rischio". Perciò Spalletti chiede alla sua Nazionale di "prendere in mano la partita". E confida nell'applicazione dei suoi nuovi 'discepoli' azzurri. "Questo gruppo sta lavorando con grande impegno verso la retta via del sudore, del sacrificio e dell'attaccamento alla maglia. Sono ragazzi che ci fanno vedere delle belle cose. La difficoltà è che qualsiasi crescita non è mai facile".