Mondiali: ripescaggio dell'Italia, utopia o realtà? Ancora polemiche sulla scelta del Qatar
Ancora polemiche sulla scelta del Qatar come sede, Infantino: "Avvenuti cambiamenti sui diritti umani"


L'Iran non sarà escluso dai Mondiali e l'Italia non sarà mai ripescata. Evelina Christillin, membro europeo della Fifa, pone fine alle ipotesi di un clamoroso approdo degli azzurri di Mancini in Qatar nonostante l'eliminazione agli spareggi. "In Qatar abbiamo avuto il consiglio della Fifa e oggi abbiamo fatto il Congresso, con tutte le delegazioni collegate compresa quella iraniana - ha detto Evelina Christillin, membro europeo della Fifa - non si è parlato di una loro esclusione dal Mondiale, non si è fatto nessun riferimento a quanto avvenuto in Iran".
Sarebbe entrata una squadra asiatica al posto dell'Iran
"E comunque se pure fossero stati esclusi al loro posto sarebbe entrata una squadra asiatica", ha aggiunto Christillin a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora. "Insomma, togliamoci dalla mente che l'Italia possa andare al Mondiale - dice ancora Christillin -, è impossibile che la nostra nazionale venga ripescata, è solo un wishful thinking (una speranza)". Anche il presidente Infantino ha parlato dell'assenza dell'Italia: "Mi viene proprio da piangere. Penso alle emozioni di quando ero ragazzino, sono uniche e ti fanno innamorare di questo sport. E' triste per i ragazzi italiani".
La polemica sulla scelta del Qatar
"Nel 2010 la Fifa ha deciso di assegnare questa Coppa del Mondo in un modo inaccettabile, e con conseguenze altrettanto inaccettabili. I diritti umani e la democrazia non stavano nella formazione titolare, e non lo sono nemmeno adesso, svariati anni dopo". Ha suscitato svariate reazioni il discorso della presidente della federcalcio norvegese, Lise Klaveness.
Infantino: "Il pallone è di tutti ed è giusto andare ovunque"
Il presidente della Fifa Gianni Infantino, invece, si è limitato a dire che "sono stato eletto nel 2016, sei anni dopo che al Qatar era stato assegnato il torneo, e da quel momento qui hanno fatto un lavoro esemplare. Tutti i cambiamenti che sono avvenuti sui diritti umani e i diritti dei lavoratori non sarebbero avvenuti così velocemente se non ci fosse stata l'organizzazione del Mondiale. Manca la tradizione? E chi l'ha detto? Il pallone è di tutti ed è giusto andare ovunque".