Atalanta ko, è fuori dall'Europa. Pari tra Lazio e Verona. Juve battuta, Fiorentina in Conference
I viola battono 2-0 la Juventus al Franchi. Bergamaschi perdono 1-0 in casa contro l'Empoli e sono fuori dall’Europa. Genoa saluta la serie A con una sconfitta, un gol di Barrow regala la vittoria al Bologna
È la Fiorentina la settima italiana in Europa. I viola battono 2-0 la Juventus al Franchi (gol di Duncan, rigore di Gonzalez) e superano di una lunghezza l'Atalanta, battuta 1-0 in casa dall'Empoli, conquistando il posto che vale la Conference League. Bergamaschi fuori dall'Europa. Finisce quinta la Lazio, che pareggia 3-3 con il Verona all'Olimpico. Il Genoa saluta la A con una sconfitta a Marassi con il Bologna per 1-0. Da Parigi la conferma ufficiale: Mbappè resta al Psg, contratto fino al 2025. Saltato l'accordo con il Real Madrid.
Viola in Conference League
La Fiorentina batte la Juventus 2-0 nel match valido per l'ultima giornata di campionato, chiude al settimo posto in classifica con 62 punti e si qualifica per la Conference League. I viola dominano la sfida dall'inizio alla fine contro i bianconeri che, già certi del quarto posto e della qualificazione alla prossima Champions League con 70 punti, non tirano mai in porta nell'ennesima gara negativa della stagione segnata dal ritorno di Allegri in panchina. La Fiorentina sblocca il risultato prima del riposo: al 46' Duncan conquista un pallone in mischia nell'area bianconera e di sinistro buca Perin, 1-0. Nel finale, Bonucci stende Torreira: rigore, Gonzalez non sbaglia e firma il 2-0 al 92'. La Fiorentina torna in Europa dopo un'assenza di 5 anni ed esclude dalle competizioni continentali l'Atalanta, che chiude il torneo perdendo in casa per 1-0 contro l'Empoli, che si impone con il gol di Stulac. I nerazzurri terminano l'annata con 59 punti, i toscani con 41.
Atalanta fuori dall’Europa
Niente qualificazione alla Conference League. L'Atalanta non è riuscita a sconfiggere la maledizione casalinga, con l'Empoli che si è imposto 1-0 grazie la rete di Stulac della ripresa. Un risultato che condanna gli orobici a rimanere fuori dall'Europa, ma non sono mancati i cori a fine partita per la squadra e per Gian Piero Gasperini, invitato a restare a Bergamo dalla Curva Nord. Applausi soprattutto per Josip Ilicic, a cui il tecnico di Grugliasco ha concesso gli ultimi dieci minuti: una sorta di addio ai colori nerazzurri dopo cinque stagioni. Nell'ultima casalinga ci si aspettava un'Atalanta arrembante sin dai primi minuti, ma a sorprendere è stato l'Empoli tra tiri in porta e combinazioni di prima che hanno creato qualche grattacapo alla difesa atalantina: della coppia Cutrone-La Mantia la conclusione più pericolosa, col pallone di poco sul fondo.
Lazio e Verona non si fanno male
E’ con uno spettacolare pareggio che si conclude il campionato della Lazio: all'Olimpico, gli uomini di Sarri impattano 3-3 col Verona. Prima che inizi la partita Ciro Immobile viene premiato come miglior attaccante della Serie A 2021/22, poi a Giovanni Simeone bastano 6' per portare gli scaligeri in vantaggio: Faraoni arriva sul fondo dalla destra, il suo cross arriva a Lazovic, che scodella al centro per il Cholito, preciso di testa. E' una sfida frizzante: la squadra di Tudor trova il raddoppio con una saetta mancina di Lasagna da fuori area che, prima timbra entrambi i pali, poi si spegne in porta. Il 2-0 ospite sveglia la Lazio, che accorcia lo svantaggio col primo gol nella Capitale di Jovane Cabral, un piattone su assist di Felipe Anderson. Proprio l'esterno brasiliano riporta il match in parità con un destro in controbalzo prima della mezz'ora. La Lazio inizia la ripresa con un gran piglio, vincendo molti duelli e mettendo in difficolta il Verona. Pedro suggella la rimonta laziale, Nel frattempo il Verona riprende a spingere e grazie a un'invenzione di Bessa Hongla realizza a porta vuota il 3-3, convalidato dopo il controllo Var. Con 66 punti e l'accesso all'Europa League, la Serie A 2021/22 della Lazio si conclude positivamente.
Genoa saluta la serie A con una sconfitta
Perde il Genoa ma vincono i suoi tifosi. Nella gara in cui la squadra saluta la Serie A dopo 15 stagioni i tifosi rossoblù cantano e sostengono la squadra per tutta la gara senza un accenno di polemica o di contestazione per la retrocessione, nemmeno a fine partita, quando giocatori e dirigenti rimangono incantati sotto la Gradinata a guardare lo spettacolo messo in scena dalla tifoseria per oltre 10 minuti dal triplice fischio dell'arbitro. La formazione di Blessin però non riesce a regalare nemmeno un'ultima gioia al popolo del Grifone perché il Bologna di Mihajlovic, pieno di giovani e giovanissimi (4 diciottenni e un sedicenne) grazie ad un gol di Barrow a metà secondo tempo conquista una vittoria meritata. Blessin per l'ultima sfida cambia pochissimo schierando il solo Semper titolare tra le riserve con Yeboah prima punta. Mihajlovic inizia invece con Raimondo, 2004, e Amey, 2005, titolari.