Alla Juve basta Kean. Nuovo tonfo per l'Inter. Atalanta, punti per l'Europa
I bianconeri battono 1-0 il Verona. I nerazzurri sconfitti in casa dalla Fiorentina. La Dea si sveglia solo nella ripresa e supera la Cremonese

La Juventus batte il Verona per 1-0 nel match valido per la 29esima giornata della Serie A 2022-2023 e continua la rincorsa alla zona Champions League. Il gol di Kean regala il successo alla formazione bianconera. La Juve allenata da Allegri, penalizzata di 15 punti, sale a quota 44. Senza la sanzione, sarebbe seconda con ampio margine sulle altre pretendenti ad un posto in Champions. Il Verona rimane a 19 punti, in terz'ultima posizione.Il verdetto matura al termine di un match che non offre grandi spunti nel primo tempo. I veneti creano la prima occasione della serata al 15': conclusione al volo di Depaoli, deviazione di Gatti e palla fuori.
La Juve, con molti big in panchina, fatica a creare gioco e raramente si fa vedere davanti con pericolosità. Al 37', su punizione, prova Danilo: botta deviata, traversa. E' l'unico squillo bianconero della prima frazione. Il copione cambia parzialmente nel secondo tempo: gli uomini di Allegri cercano di alzare il ritmo e basta la prima azione ben congegnata per fare centro.
Miretti accende la luce, Locatelli rifinisce e Kean segna: 1-0 al 56'. Il vantaggio sazia i torinesi, che alzano il piede dall'acceleratore - nonostante gli ingressi di Vlahovic e Di Maria - e consentono al Verona di rimanere ampiamente in partita. All'83' serve un grande intervento di Szczcesny per negare il gol a Terracciano ed evitare il pareggio. Dall'altra parte, Bremer non trova la zampata vincente da distanza ravvicinata. Non c'è altro, sipario e 1-0 per la Juve.
Terza sconfitta di fila per l'Inter
L'Inter non sa più vincere. Terza sconfitta consecutiva per la squadra di Simone Inzaghi, la Fiorentina sbanca San Siro (1-0 il risultato finale) grazie alla rete di Giacomo Bonaventura nel secondo tempo. Prestazione opaca da parte della compagne nerazzurra - tante le occasioni sprecate -, merito anche degli ospiti: i toscani, alla quinta vittoria consecutiva in campionato, sono tornati in corsa per l'Europa.
Ci si attendeva una gara bloccata, ma il primo tempo è scivolato via tra strappi e parecchie occasioni sprecate. La Fiorentina ha cercato di far male in contropiede, sperimentando anche la soluzione da lontano: l'Inter, invece, ha cercato di sfruttare gli spazi oltre la difesa lasciati dai viola. Lukaku e Mkhitaryan si sono divorati due occasioni a testa, clamorosa quella dell'armeno che prima non ha servito il belga, poi sulla respinta ha provato una rovesciata terminata sul fondo.
Nella ripresa la Fiorentina ha spaventato Onana con un'azione personale di Castrovilli uscita di poco sul fondo. Nel giro di due minuti l'inerzia della gara è stata totalmente stravolta: prima Lukaku si è divorato un gol a porta vuota da dentro l'area piccola, poi Bonaventura - all'8' della ripresa - ha anticipato di testa Bastoni portando avanti la squadra di Vincenzo Italiano. La reazione dell'Inter è arrivata al quarto d'ora, con Barella che però è stato fermato dal palo. Nemmeno i tre cambi effettuati da Inzaghi al 18' della ripresa hanno dato la scossa giusta: Lautaro, al di là di un'azione in cui ha chiesto a gran voce un calcio di rigore, non ha avuto grosse chance per pareggiare i conti. Inevitabili i fischi al termine del match.
L'Inter, alla terza sconfitta consecutiva in campionato, rimane dunque a quota 50 punti, al terzo posto, in attesa di Milan e Roma. La Fiorentina, invece, sale a quota 40: entrambe le squadre saranno impegnate nelle semifinali di Coppa Italia rispettivamente contro Juventus e Cremonese.
L'Atalanta vince e vede l'Europa
La Cremonese ricomincia con una sconfitta casalinga che la avvicina sempre più alla serie B senza possibilità di rimediare, mentre l'Atalanta continua la sua corsa verso un piazzamento nelle competizioni europee. La Dea si sveglia solo nella ripresa e i grigiorossi di Ballardini pagano caro alcuni errori in fase difensiva. Alla fine i tre punti sono meritati nonostante un primo tempo opaco e giocato su ritmi bassi. E la classifica profuma di Champions.
Il primo tempo della Cremonese ricorda un copione già visto: non accade praticamente nulla ma i grigiorossi si ritrovano sotto di una rete alla fine della prima frazione. L'Atalanta infatti non brilla, l'attacco schierato da Gasperini non va, non calcia mai in porta e la difesa grigiorossa fa tutto bene o quasi fino al 44'. L'avvio di gara è di marca locale con l'Atalanta che resta a guardare. Al 5' discesa di Meité e conclusione parata, poi ripartenza di Tsadjout con tiro di Castagnetti alto. Un'altra azione manovrata della Cremonese manda Valeri sul fondo per l'assist a Benassi che calcia debolmente verso Musso. Si anima il finale della prima frazione: al 40' punizione dai 20 metri per la Cremonese che Castagnetti calcia male. Al 44' il gol della Dea. Zapata si porta verso l'area e mette la palla in mezzo, Aiwu la devia con parte della schiena, ma la consegna a De Roon che da pochi passi porta in vantaggio l'Atalanta. Un tiro e un gol per gli uomini di Gasperini. Nella ripresa la Cremonese è costretta ad avanzare per rimontare lo svantaggio.
Non è ordinata, ma la rete arriva ugualmente: su un tiro respinto da Palomino, Ciofani prova al volo, Toloi si oppone ma colpisce col braccio. Rigore per la Cremonese che lo stesso Ciofani trasforma al 10' portando a 6 reti il suo bottino personale (bomber della squadra a 37 anni). L'Atalanta nel frattempo con Boga, Lookman e Hojlund in campo riesce a essere più incisiva davanti e, al 28', ritrova il vantaggio con Boga. Hojlund in accelerazione lascia sul posto Bianchetti per poi scaricare in mezzo dove Boga anticipa tutti e segna. La squadra di Ballardini però dà l'impressione di avere la spia della riserva accesa e soffre. Al 44' De Roon serve davanti alla porta Hojlund che lascia la deviazione mangiandosi la terza rete. Nel finale i tentativi di Valeri e Buonaiuto chiudono di fatto il match, condito dalla terza rete di Lookman che fissa il risultato sull'1-3.