L'Inter sfiora il colpo scudetto, Billing salva il Napolii. L'Atalanta spreca un'occasione. Udinese inarrestabile col Parma, zona Europa a un passo. i gol
I partenopei pareggiano allo scadere dopo il gol-capolavoro di Di Marco. I bergamaschi non vanno oltre lo 0-0 con il Venezia. A Udine i bianconeri passano su rigore, stavolta è Lucca che porge il pallone del penalty a Thauvin

Il campionato non ha ancora un padrone assoluto. L'Inter, per buona parte della gara in vantaggio grazie a un gol capolavoro di Dimarco nel primo tempo, arriva a un soffio dal regalarsi lo scatto decisivo, vincendo al Maradona, ma a quattro minuti dalla fine ci pensa il danese Billing a riportare la partita in equilibrio, consentendo così alla sua squadra di rimanere a una sola lunghezza di distanza dalla capolista. Frena invece l'Atalanta fermata ancora in casa stavolta dal Venezia. Mentre continuan a volare l'Udinese che si accomoda nella zona Europa.
Predominioo del Napoli
La partita è caratterizzata da un netto predominio nel gioco e anche nelle azioni da gol costruite dei padroni di casa.
L'Inter, oltre al gol del vantaggio, fa poco o niente nell'area di rigore avversaria. Il Napoli è più aggressivo e per lunga parte della prima frazione di gioco chiude l'Inter nella propria metà campo. La squadra di Conte costruisce anche qualche buona occasione con McTominay, con Lukaku e con Raspadori ma non riesce a trovare l'acuto decisivo.
La risposta dell'Inter
L'Inter gioca sistematicamente cercando di sfruttare gli errori di passaggio a centrocampo degli azzurri per tentare di finalizzare l'azione offensiva. Proprio in una di questa circostanze nasce il gol del vantaggio dei nerazzurri. E' Lobotka a perdere il controllo del pallone in una zona in cui l'Inter è particolarmente aggressiva. Sullo sviluppo dell'azione si crea un varco per Dimarco che conclude con un traversone respinto dalla difesa. Sugli sviluppi dell'azione Lobotka commette un fallo ai limiti dell'area di rigore. Dimarco con un tiro perfetto a rientrare, dalla distanza di 20 metri, manda il pallone in fondo alla rete. Il Napoli reagisce con vigore e reclama un calcio di rigore per un tocco di braccio di Dumfries su una conclusione di Spinazzola sul quale però il Var non interviene per richiamare l'attenzione di Doveri.
Forcing del Napoli nella ripresa
Nella ripresa il Napoli ricomincia con un forcing asfissiante che però non porta a risultati concreti, tranne che per una buona parata di Martinez su conclusione potente di Mc Tominay. A un quarto d'ora dalla conclusione Conte manda in campo Okafor al posto di Raspadori e subito dopo Billing al posto di Gilmour. Anche Inzaghi utilizza la panchina per dare respiro ai suoi giocatori più stanchi. Nella fase finale della partita l'Inter riesce a rallentare sensibilmente i ritmi di gara e l'offensiva del Napoli inevitabilmente finisce per farsi meno intensa. Quando il destino della gara sembra ormai segnato, però, arriva al 41' il pareggio per la squadra di Conte. Il merito principale è di Lobotka che entra in area di rigore con una percussione da sinistra. Lo slovacco cede il pallone a Billing, da poco entrato in campo al posto di Gilmour. Nei minuti di recupero il Napoli sfiora addirittura il gol del sorpasso con un tiro di McTominay respinto da De Vrij e sulla ribattuta da una conclusione di Ngonge ammortizzata da Bastoni, il quale facilita la parata di Martinez.
L'Atalanta spreca un'occasione d'oro
Cinque punti nelle ultime dieci giornate e barricadero solo nella ripresa a senso unico, il Venezia riesce nell'impresa di bloccare la corsa scudetto dell'Atalanta senza farsi fare gol e riservandosi qua e là qualche occasione mal sfruttata per il colpaccio. Nei bergamaschi, un po' sotto ritmo, decisivi gli errori sottoporta di Retegui e Lookman all'inizio e alla fine del secondo tempo. La squadra di Gasperini frena ancora in casa, dove non vince da oltre due mesi in campionato, e va a quota 55 punti, terza alle spalle di Inter e Napoli. Atalanta con poco brio in avvio ha qualche chance con Lookman e Retegui. Palo di Zappacosta, Carnesecchi salva su Zerbin, raggiunto in profondità da Nicolussi Caviglia a Zappacosta saltato. Inizia la ripresa e Lookman, in asse con Kolasinac, conv Nella ripresa ci provano ancora Retegui, De Ketelaere e Lookman, che proprio nel finale manca la palla del vantaggio.
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Udinese inarrestabile col Parma
L'Udinese non si ferma più, mette a segno la terza vittoria consecutiva e si insedia in piena zona Europa, a un solo punto dalla Roma e a 2 dal Milan, in attesa dei loro impegni domenica. Il Parma non è pervenuto in Friuli: prova scialba che cancella subito l'euforia della vittoria con il Bologna all'esordio di Chivu. Raggiungere la salvezza non sarà impresa affatto facile. L'Udinese, reduce da tre vittorie e un pareggio a Napoli, è in fiducia. Il gol del successo
arriva al 38': Thauvin realizza con freddezza il rigore che si è procurato con una conclusione dal limite deviata con la mano da Balogh: penalty assegnato dopo una lunga revisione al Var di Maresca. Curiosità: stavolta Lucca non litiga con il capitano ma con gli avversari che sul dischetto cercano di distrarlo prima della battuta. Il tempo finisce con una sola squadra in campo e con Padelli che in 45' ha toccato due soli palloni, entrambi di piede. Nella ripresa spinge il Parma che pwerò non trova il gol. Nei minuti finali, Pellegrino, appena subentrato per Cancellieri, testa i riflessi di Padelli, che risponde presente allungando in angolo e blindando i tre punti dal sapore europeo.