Dal Bologna alla Juve e Thiago Motta come Maifredi. "No, la mia storia è diversa"
Il tecnico bresciano respinge il parallelo con l'italo-brasiliano: "Alla Juve io dovevo iniziare una nuova strada, lui andrà per proseguire un percorso"

Dalla panchina del Bologna a quella della Juventus. La storia sembra ripetersi anche se cambiano, ovviamente gli allenatori protagonisti. Alla fine degli anni Ottanta Gigi Maifredi trascinò i rossoblù in Europa (qualificazione alla Coppa UEFA antenata dell'Europa League) grazie a quello che veniva definito "calcio champagne" e conquistò Gianni Agnelli e Giampiero Boniperti. Oggi Thiago Motta, andando oltre ogni più roseo pronostico, ha portato il Bologna in Champions League e nella prossima stagione probabilmente andrà alla Juve per sostituire l'esonerato Massimiliano Allegri e su espressa volontà del Football Director, Cristiano Giuntoli. "Parlerò con Saputo (chairman del Bologna, ndr), decideremo insieme e comunicheremo insieme le nostre scelte, nel rispetto di tutti", ha diplomaticamente dichiarato il tecnico italo-brasiliano.
"Io dove iniziare una nuova strada, Motta dovrà proseguire"
L'avventura bianconera di Maifredi andò malissimo e durò una sola stagione (1990-91) e oggi l'ex tecnico bresciano rifiuta il parallelismo con Thiago Motta alla Juve. "Non sarà come quando sono andato io, perché io dovevo andare e iniziare una nuova strada, lui andrà per proseguire un percorso. E' molto diverso", ha detto Maifredi a Palla al Centro su Rai Radio 1 Sport.
"Partirà da giocatori di spessore e sarà avvantaggiato"
"Se dovesse andare alla Juve, Thiago Motta non troverebbe ancora una società importante, ci sono stati vari cambiamenti con il dopo Agnelli - ha aggiunto l'ex allenatore -. Ma partirà da dei giocatori di spessore, Thiago sarà avvantaggiato, potrebbe avere in mano una squadra potenzialmente subito da titolo".