Fiorentina, Commisso: "Vlahovic? Non abbiamo perso molto"
La Fiorentina è tornata in Europa dopo 6 anni e il presidente torna sulla cessione del serbo alla Juve: "Con lui nel girone di andata eravamo settimi, senza siamo arrivati settimi". Minacce per il "caso Torreira"


La Fiorentina è tornata in Europa dopo 6 anni e per il presidente Commisso è tempo di bilanci. La Viola ha raggiunto l'obiettivo fissato, l'accesso alla Conference League 2022-23, ma la cessione di Dusan Vlahovic alla Juve ha deteriorato il rapporto tra il presidente americano e la tifoseria. "Vogliamo sempre cercare di fare meglio per quanto ci permettono i ricavi. Con quelli si possono spendere più soldi. Abbiamo fatto un gran lavoro vendendo Chiesa prima e poi Vlahovic facendo grandi plusvalenze che ci aiutano molto ad essere sicuri per il Fair Play Finanziario del prossimo anno", ha detto Commisso.
"Non abbiamo perso molto con Vlahovic"
Poi il riferimento alla "cessione capolavoro" di Vlahovic (come la definì ai primi di febbraio). L'attaccante serbo è arrivato secondo nella classifica cannonieri di Serie A (alle spalle di Ciro Immobile) grazie soprattutto ai gol segnati con la maglia della Fiorentina (su 24 marcature, 17 con i viola in 21 presenze e 7 con la Juve in 15 presenze). "Con Vlahovic nel girone di andata eravamo settimi, senza siamo arrivati settimi - ha detto il patron -. Alla Juve ha fatto gli stessi gol di Piatek e Cabral. Non abbiamo perso molto con Vlahovic", ha aggiunto il patron viola. Poi il rapporto con l'allenatore Vincenzo Italiano. "Io ho fatto sempre grandi complimenti ad Italiano, sono molto contento di lui e del lavoro che ha fatto. Per come sono abituato io, a me non piace mandare via le persone. Spero che Italiano rimanga e se ne parlerà nel futuro".

"150 milioni dalle cessioni? Fake news"
Commisso ha parlato anche di soldi incassati dal mercato. "Sbaglia chi dice che devono arrivare 150 milioni dalle cessioni: è vero che arrivano i soldi ma abbiamo pure speso. Il vero numero è 50 milioni nei prossimi quattro anni, non 150. Perché vanno considerati i soldi spesi per i giocatori. Quando faremo una Fiorentina più forte i 50 milioni scenderanno ancora".
Il "caso Torreira" e le minacce
Commisso si è soffermato anche sulla vicenda legata al centrocampista Lucas Torreira. "Sono molto deluso da quello che è successo nelle 24 ore successive al settimo posto. Il procuratore sa che quando qualcuno fa certe cose, con me non vincerà. Io sarò più duro e mi accanisco. Non voglio parlare di mercato, resterà nella Fiorentina quello che è successo. Ci può essere la possibilità di rivisitare la situazione con Torreira nelle prossime settimane ma non voglio dare nessun accento, né di pessimismo né di ottimismo". "Ho ricevuto anche minacce e presto ce la vedremo con la polizia che ho detto a Joe Barone di avvertire". Le minacce, secondo quanto poi riferito da fonti del club viola, sarebbero arrivate sia per un eventuale mancato rinnovo di Torreira che per cedere la società, ipotesi quest'ultima smentita dallo stesso patron. Sempre secondo quanto appreso le minacce sarebbero arrivate alla famiglia Commisso e ad alcuni alti dirigenti della società viola tramite social e sui propri cellulari.