L'Inter cambia proprietà: addio Zhang ecco gli americana di Oaktree: "Impegnati per successo a lungo termine"
Il presidente Zhang non ha trovato le risorse necessarie a ripagare i 385 milioni di debiti. Il club passa al fondo californiano ma dietro ci sono i canadesi di Brookfield

L'Inter cambia proprietà. Steven Zhang non ha trovato le risorse necessarie a ripagare i 385 milioni di debiti (interessi compresi) verso Oaktree per il finanziamento concesso nel 2021, accordo che aveva la sua scadenza il 21 maggio 2024. Nei prossimi giorni la situazione dovrebbe accelerare per portare la società a diventare di proprietà del fondo californiano Oaktree Capital Management, che fa però parte di un altro grande fondo canadese, Brookfield.
"Impegnati per successo a lungo termine dell'Inter"
Il managing director e Co-Head Europa per la strategia Global Opportunities di Oaktree, Alejandro Cano, ha dichiarato: "Come nuova proprietà, conosciamo la nostra grande responsabilità nei confronti della comunità e dell’eredità storica dell’Inter". "Siamo impegnati per il successo a lungo termine dei nerazzurri e riteniamo che le nostre ambizioni per il Club si uniscano a quelle dei suoi appassionati tifosi in Italia e nel mondo", ha aggiunto.
Si chiude l'epoca di Suning
Il fondo cinese Suning dice addio alla proprietà nerazzurra dopo quasi 900 milioni di euro investiti dal 2016 ad oggi per centrare sette trofei tra cui due scudetti. La conclusione, però, vede la famiglia Zhang farsi sfilare il club dal fondo californiano, dopo non essere riusciti negli ultimi tre anni a trovare una soluzione valida per ripagare il debito. E l'Inter quindi prepararsi ad abbracciare la sua prima proprietà statunitense, dopo l'epoca indonesiana nel post-Moratti con Thohir alla guida dal 2013 al 2016 e quella cinese di Suning che si sta concludendo.
Confermata l'attuale dirigenza
Si attende così il via libera ai vari passaggi burocratici, per i quali dopo l'escussione del pegno e il completamento delle procedure tecniche, Oaktree dovrà nominare un nuovo Consiglio di Amministrazione (nell'attuale fanno già parte due consiglieri in orbita Oaktree, ovverosia Carlo Marchetti e Amedeo Carassai), oltre a un nuovo presidente. L'attuale dirigenza invece non dovrebbe essere toccata, così come sul mercato l'Inter continuerà a muoversi come fatto negli ultimi anni puntando sull'equilibrio. "Il ruolo di Marotta sarà ancora più strategico di prima per la prosecuzione del progetto sportivo", scrive la Gazzetta dello Sport.

I rinnovi di Barella, Lautaro e Inzaghi
In attesa della nuova governance, sullo sfondo resta anche la situazione legata ai rinnovi, in particolare quelli di Nicolò Barella, Simone Inzaghi e soprattutto "El Toro" Lautaro Martinez. "Siamo vicini, mancano solo un paio di cosette - le sue parole in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport -. Ho detto 'in settimana' perché poi finisce il campionato e volevo definire tutto prima della Coppa America. Mi rendo conto che la situazione societaria possa ritardare tutto: noi parliamo con Marotta e Ausilio, ma dipende anche dalla proprietà... Aspettiamo, non so cosa accadrà da qui alla prossima settimana, ma non ci sono problemi tra di noi".