Juve, addio triste di Motta: il silenzio dei giocatori e l'incontro con Tudor. La moglie: "Può essere una benedizione"
Il tecnico esonerato saluta dirigenza e giocatori, solo Bremer e Mbangula ricambiano. Angela Lee Motta: "Permettiti di essere triste, ma non perdere la tua fiducia nella vita"
L'esonero deciso dalla Juve, l'arrivo di Igor Tudor e i saluti di rito. Thiago Motta è tornato dal Portogallo, ha incontrato velocemente il suo "erede" in panchina e salutato l'ambiente bianconero ringraziando la proprietà ("per avermi dato la possibilità di fare parte di questo grande club"), la dirigenza (nonostante lo scontro con Giuntoli e Scanavino che ha preceduto l'esonero) e i giocatori ("per il lavoro e l’impegno profusi").
Il silenzio dei giocatori bianconeri
Un "grazie" non ricambiato dallo spogliatoio, che conferma la spaccatura interna e le distanze con l'allenatore italo-brasiliano. Silenzio social di quasi tutti i giocatori bianconeri soltanto Gleison Bremer Samuel Mbangula lo hanno salutato attraverso i loro profili Instagram. "Grazie per avermi dato fiducia fin dal primo giorno e per avermi permesso di realizzare una parte del mio sogno", le parola del belga. "Grazie mister e a tutto il tuo staff! Vi auguro veramente il meglio per il futuro", il messaggio dello sfortunato centrale brasiliano (grave infortunio e stagione persa). Per il resto solo silenzio.
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La moglie: "Può essere una benedizione"
In difesa di Thiago Motta si è schierata apertamente sua moglie. Angela Lee Motta ha postato un messaggio (in lingua portoghese) per sostenere l'ex allenatore bianconero. "La delusione di oggi può essere la benedizione di domani - ha scritto -. La vita lavora sempre per reindirizzarti. Ciò che non si realizza oggi ti sta insegnando, ti sta rendendo più forte e ti sta preparando per ciò che è davvero tuo. Permettiti di essere triste, ma non perdere la tua fiducia nella vita e la certezza in giorni migliori, perché saranno proprio quei giorni a permetterti di andare avanti e non arrenderti. Tante cose belle ti aspettano ancora e sarai grato per aver creduto in te stesso e nella vita".
