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Crisi Milan, Conceiçao: "Se serve vado via senza prendere un euro"

Il tecnico rossonero: "Su di me dette tante cattiverie, ci sono allenatori che mi criticano il giorno della partita. Io ed il mio staff vogliamo rispetto"

di Tiscali Sport   

Il Milan doveva vincere a Bologna per mettere fine alla crisi e invece esce dal campo con la contestazione dagli oltre 2mila tifosi rossoneri al seguito. La squadra si allontana dalla zona Champions League, conferma tutte le fragilità in trasferta e in fase difensiva e il "nuovo attacco" non segna come dovrebbe (male Gimenez, anche peggio João Félix). Il cambio in panchina da Paulo Fonseca a Sergio Conceiçao non ha prodotto gli effetti desiderati.

Conceiçao: "Io ed il mio staff vogliamo rispetto"

Ma il tecnico portoghese, ex Porto, è durissimo nella conferenza stampa dopo la sconfitta per 2-1 del Milan contro il Bologna. "Tutti i giorni mi sento criticato, messo in dubbio. Ma io non sono arrivato qui dal nulla, ho quasi 100 partite in Champions League e 13 trofei alla spalle. Io ed il mio staff vogliamo rispetto - ha detto Conceiçao. Tutti i giorni si divertono a parlare di me. Allenatori che mi criticano il giorno della partita. Ho famiglia, ho gente che mi è vicino e loro vedono tante cattiverie su di me e non è giusto. Scusate lo sfogo". 

"Se serve vado via senza prendere un euro"

"Tutti i giorni si parla della mia situazione e non è giusto - ha aggiunto il portoghese -. So cosa voglio, so cosa posso fare. Le critiche tecniche ci stanno, ma a volte sento delle cattiverie che non c'entrano niente. Ma io ho famiglia, quando esco da Milanello vado a casa per stare con la mia famiglia e loro vedono tante cattiverie su di me. Non é giusto. La società sa che se mi dicono: 'Non servi più'. Io faccio le valigie e non voglio nemmeno un euro in più".

"Qualcosina lo abbiamo fatto"

"Tutti gli episodi che per noi sono negativi, diventano decisivi per il risultato - ha detto ancora il portoghese -. Bisogna continuare a lavorare, vedere cosa abbiamo fatto di buono. Insomma, qualcosina lo abbiamo fatto. Ci sono anche errori nostri, ovviamente. In generale noi siamo connessi col match, sappiamo dove attaccare e pressare. Quando siamo in partita e facciamo ciò che si prepara, creiamo e arriviamo negli ultimi 30 metri con facilità e qualità, ma poi succedono episodi a volte per colpa nostra e a volte per colpa di altri".

di Tiscali Sport   
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