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Il Milan che stenta, le scuse negate e spunta il #Pioliout. Ma i tifosi si dividono

L'umiliazione nel derby con l'Inter e lo 0-0 con il Newcastle in Champions spaccano la tifoseria. Il tecnico: "Apprezzo gli applausi e capisco i fischi"

di Tiscali Sport   

Da "Pioli's on fire" intonato sulle note di Freed from Desire e gridato a squarciagola all'hashtag di condanna #pioliout. Stefano Pioli è finito nel mirino dei tifosi del Milan dopo l'umiliazione subita per mano dell'Inter (5-1 nel derby) e lo 0-0 con il modesto Newcastle United in Champions League.

"Perché dovremmo chiedere scusa ai tifosi?"  

Parte dei supporters rossoneri difendono il tecnico che ha regalato il 19esimo scudetto al Milan nel 2021-22 dopo undici anni. Altri invece contestano all'allenatore emiliano le sconfitte negli ultimi quattro derby della Madonnina e soprattutto la sua decisione di non chiedere scusa. "Perché dovremmo chiedere scusa ai tifosi? Secondo voi abbiamo subito 5 gol perché lo volevamo? Si chiede scusa se hai voluto fare qualcosa di male", il ragionamento di Pioli che non è piaciuto a una fetta dei tifosi. E sui social c'è chi ricorda Fabio Capello che dopo un match perso 0-5 contro la Roma (stagione 1997/1998) recitò il mea culpa: "Chiedo personalmente scusa ai nostri tifosi, chiedo scusa al dottor Berlusconi e mi vergogno".

"In amore contano più gli atteggiamenti che le parole"

Il dibattito è aperto e anche se la società non mette in discussione il tecnico i principali siti di scommesse hanno quasi dimezzato le quote relative all'esonero di Pioli. L'allenatore va avanti e si difende dalle accuse. I derby persi? "Non mi interessa. Non guardo al passato, anche perché altrimenti potremmo dire che due anni fa noi abbiamo vinto lo scudetto e loro no". Le mancate scuse? "Potessi andare da ognuno dei milioni di tifosi del Milan, lo farei. Nei rapporti d'amore contano più gli atteggiamenti che le parole". Una replica diretta al comunicato della Curva Sud rossonera, che aveva spiegato: "Il valore delle parole è direttamente proporzionale al valore di chi le pronuncia. A te caro Milan non è questione di perdere derby ma il come li si perdono. Ancora una volta nello stesso identico modo. E probabilmente due domande di come si prepara sta partita qualcuno se le deve fare".

"Apprezzo gli applausi e capisco i fischi"

E dopo lo 0-0 con il Newcastle l'allenatore rossonero ha detto: "Dispiace perché l'energia della squadra e dei tifosi meritavano una vittoria. Usciamo da San Siro a testa alta, consapevoli di poter fare meglio. Gli applausi per me? Io apprezzo gli applausi, così come capisco i fischi. L'incitamento del pubblico è stato unico, ci hanno spinto fino alla fine. Purtroppo non è arrivato quello che tutti volevamo".

di Tiscali Sport   
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