Il Napoli strappa un punto a San Siro e resta solo in vetta. Ad un punto Inter, Atalanta, Fiorentina e Lazio
Ma la notizia della giornata è la crisi della Roma, che viene sconfitta 3-2 dal Bologna. Una sconfitta che costa la panchina a Juric
Si chiude sull'1-1 la sfida del "Meazza" tra Inter e Napoli, un risultato che fa certamente piacere alle altre squadre in lotta per le prime posizioni. E' McTominay a sbloccare la gara, quando al 23' va in rete con un tocco da distanza ravvicinata sugli sviluppi di un corner. Passato in vantaggio, il Napoli vive il suo momento migliore e riesce a pungere in contropiede, ma viene punito dalla perla di Calhanoglu, in rete al 43' con un destro dalla grandissima distanza. La ripresa, non esattamente spettacolare, vede l'Inter fare di più per provare a vincere: i nerazzurri hanno dapprima un paio di buone occasioni con Dimarco, poi vedono la vittoria quando Mariani assegna un rigore per un fallo di Anguissa su Dumfries: Calhanoglu però interrompe a 17 la sua serie positiva dal dischetto, cogliendo il palo. All'ultimo secondo poi Simeone ha una buona chance, ma conclude alto. Finisce così 1-1, con il Napoli che sale a 26 punti, mentre l'Inter è nel gruppo a 25 insieme ad Atalanta, Fiorentina e Lazio, con la Juventus che insegue a 24. Si va alla pausa con un grande equilibrio.
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Monza-Lazio
Monza-Lazio
Dopo la rete di Zaccagni, che nel primo tempo aveva portato in vantaggio la Lazio dopo aver colpito un palo, gli ospiti nel secondo tempo gestiscono senza grandi affanni. Il Monza, dal canto suo, non riesce mai a trovare la giusta reazione. L'unico a non mollare sembra essere Dany Mota, mentre Maldini, nuovamente convocato in Nazionale, incappa in una serata storta. La Lazio con i tre punti conquistati raggiunge in testa alla classifica Napoli, che sta per giocare a San Siro contro l'Inter, Fiorentina e Atalanta.
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Roma-Bologna
Roma-Bologna
Un disastro, quello giallorosso, che sembrava annunciato e diventa realtà nel pomeriggio dell'Olimpico con il 3-2 per i rossoblù che condanna Ivan Juric all'esonero. E il risultato è anche più pesante di quanto in realtà non dica il tabellino, perché al netto della doppietta di El Shaarawy, la Roma quasi mai è stata in partita e soprattutto è stata sempre costretta ad inseguire. Ad aprire le danze bolognesi, infatti, è Castro, bravo a sfruttare sull'angolo una dormita generale della difesa giallorossa. Poi nella ripresa a chiuderla pensano Orsolini e Karlsson, quest'ultimo entrato dopo venti minuti per l'infortunato Ndoye. Resta timida la reazione della Roma che si appoggia a una traversa di Soulé e alla doppietta di El Shaarawy che prima regala alla Roma l'1-1, solo momentaneo, e poi il 2-3 che illude solo la squadra, non certo la tifoseria che aveva già cominciato a lasciare lo stadio all'intervallo. Anche perché il passivo sarebbe potuto essere molto più pesante visto che a Dallinga viene annullato un gol, mentre in un altro paio di occasioni è solo l'imprecisione degli attaccanti emiliani a salvare la Roma da una deriva ormai totale e che ha portato all'addio di Juric.
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Viola in festa: sesta vittoria consecutiva e vetta
Una tripletta di Moise Kean fa volare la Fiorentina che batte anche il Verona, per 3-1, e conquista la sesta vittoria consecutiva in campionato. Una domenica di festa per la squadra viola salita in classifica a 25 punti, insieme all'Atalanta, e sta facendo impazzire i propri tifosi, che adesso sognano in grande. Strepitoso il centravanti arrivato in estate dalla Juventus: con i tre gol di oggi ha toccato quota 11 nell'attuale stagione con i viola, otto in campionato e tre in Conference League, strappando il sorriso anche al ct Luciano Spalletti, presente in tribuna, che lo ha convocato per le due gare di Nations League con Belgio e Francia. Il primo tempo finisce sul risultato di 1-1 con Serdar che dalla distanza risponde al gol di Kean al quatro minuto su imbucata di Beltran. Nei secondi 45 minuti l'uragano Kean si abbatte sul Verona e prima in estirada e poi in contropiede scrive il 3-1 finale. La squadra di Zanetti ci prova fino alla fine, ma non riesce nell'impresa di fermare anche la Fiorentina dopo il successo casalingo contro la Roma. La festa è grande al Franchi con i tifosi che si godono una Viola lassù in classifica.
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L'Atalanta vola: battuta anche l'Udinese
Una vittoria sofferta, ma preziosa. L'Atalanta vince 2-1 contro l'Udinese grazie alla rete di Pasalic e all'autogol di Touré dopo un primo tempo in cui la squadra di Gasperini ha faticato parecchio: ottava vittoria in campionato, sesta consecutiva. Al ritorno dalla sosta ci sarà la trasferta di Parma, altra gara in cui la Dea vuole continuare a stupire. Tante occasioni, due gol annullati e un ritmo abbastanza alto. Il solito dominio nerazzurro è stato gestito dai bianconeri (oggi in maglia gialla) durante tutto l'arco del primo tempo, la banda di Gasperini ha fatto fatica a trovare la soluzione giusta: il primo squillo è stato di Retegui, poi il numero 32 ha trovato la rete del vantaggio, ma Di Bello ha poi annullato l'azione perché la palla ha toccato Lookman, in evidente posizione di fuorigioco. Gli ospiti hanno risposto immediatamente presente con due conclusioni, una di Davis l'altra di Thauvin: in entrambi i casi Carnesecchi si è superato con due ottimi interventi. Nella seconda parte della prima frazione Gasperini è stato costretto a perdere due giocatori per infortunio: Djimsiti è uscito a causa di un trauma distorsivo alla caviglia, Zappacosta per via di un risentimento muscolare al polpaccio sinistro. Vantaggio friulano di Kamara sul finire del primo tempo. I bergamaschi ci hanno messo cinque minuti per ribaltare una gara che stava prendendo i binari sbagliati: prima un'azione collettiva, con Pasalic che ha sfruttato il passaggio di Bellanova, poi l'ex Inter ha sfoderato l'assist per l'autogol di Touré. Il doppio colpo ha tagliato le gambe ai friulani che non sono riusciti più ad abbozzare una reazione, i nerazzurri invece sono andati a più riprese vicini al terzo gol. Otto successi in stagione, sei sconfitte invece per i bianconeri.