L'Inter sbanca il Franchi, Lazio-Napoli solo pari, Verona e Frosinone si dividono la posta. Il Monza supera il Sassuolo, il Genoa vince
I nerazzurri tronano in vetta, cpn una gara in meno rispetto alla Juve. All'Olimpico pareggio a reti bianche. Gialloblù sbagliano un rigore su due. U-Power Stadium ci pensa Colpani. Vantaggio salentino con Krstovic poi le reti rossoblu di Retegui ed Ekuban. La squadra di Gilardino sale a 28 punti in classifica, per D'Aversa quinta sconfitta nelle ultime sei gare

L'Inter sbanca il Franchi di Firenze e si riporta in vetta alla classifica nonostante una gara in meno rispetto alla Juventus. L'1-0 porta la firma di Lautaro Martinez che al 14' sblocca e decide la sfida con un'icnornata strepitosa da calcio d'angolo. I nerazzurri potrebbero anche chiuderla la partita, ma la Fiorentina non resta a guardare ma ogni tentativo è risultato vano. L'occasione più grande al 76', quando Sommer atterra in area di rigore Nzola con un pugno in uscita e provoca il rigore che lui stesso parerà.
Dal dischetto tutt'altro che perfetto Nico Gonzalez che, guarda da una parte ma calcia dal lato in cui il portiere nerazzurro di è tuffato. Rigore bloccato e Inter che resiste al forcing finale fino all'urlo di vittoria in seguito al triplice fischio. Lautaro trascina ancora l'Inter, la Fiorentina si morde i gomiti per le tante occasioni sciupate e una zona Champions che resta lì a due passi.
Lazio-Napoli solo pari
All’Olimpico di Roma, la Lazio e il Napoli non vanno oltre un pareggio a reti bianche. Gara con poche emozioni. Partenopei in formazione rimaneggiata: esordi in azzurro per Ngonge e Dendoncker. La formazione ospite ha un buon approccio alla sfida e cerca di gestire il pallone in modo tale da trovare i giusti spazi per colpire gli avversari. Le prime occasioni da rete, però vengono costruire dai biancocelesti, che si fanno vedere dalle parti di Gollini prima con Cataldi e poi con Isaksen. Gli uomini guidati da Maurizio Sarri continuano a spingere, ma lasciano partire soltanto delle conclusioni velleitarie. I campioni d’Italia, dal loro canto, fanno fatica a sfondare il muro eretto dalla retroguardia capitolina e si limitano a tentare dei cross che sfociano in un nulla di fatto. A pochi minuti dall’intervallo Castellanos finisce giù in area di rigore, ma per Orsato non c’è fallo. Al 43′ Isaksen va al tiro dalla distanza, ma non inquadra lo specchio della porta. Le due squadre tornano degli spogliatoi sul punteggio di 0-0.
Nella ripresa Castellanos va a segno con una spettacolare rovesciata, ma la rete viene annullata per una precedente posizione di fuorigioco. Al 66′ Cataldi tenta il tiro dal limite dell’area e lambisce il palo alla sinistra di Gollini. Al 75′ Isaksen mette al centro, Castellanos tenta il tacco, ma Ostigard salva tutto davanti alla porta. Entrambi gli allenatori provano a rompere gli equilibri attraverso delle sostituzioni e, nelle file del Napoli, Walter Mazzarri lancia i due nuovi acquisti Cyril Ngonge e Leander Dendoncker, al loro debutto in Serie A con la maglia azzurra. A pochi minuti dal 90′ i biancocelesti vanno a caccia del successo, rendendosi più volte pericolosi, ma non riescono a sbloccare il punteggio. Il Napoli blocca la Lazio quindi sullo 0-0: i capitolini agganciano la Fiorentina al quinto posto della Serie A, a quota 34; mentre i partenopei sono ottavi, con la Roma, a 32 punti.
Verona e Frosinone si dividono la posta: solo pari
Il Verona prova a vincere con un rigore di Suslov dopo che Duda aveva sprecato il quarto penalty consecutivo in casa gialloblù, il Frosinone rimette tutto a posto con Kaio Jorge nella ripresa. Ciociari che possono essere soddisfatti avendo interrotto una serie nera di sconfitte esterne ma anche il Verona al termine della contesa non sembra disprezzare il punto raccolto.
Partenza aggressiva del Verona che nel primo quarto d'ora cinge d'assedio la porta di Turati. Ci prova Noslin, debole e Suslov, impreciso, poi Folorunsho impegna con un colpo di testa l'estremo ciociaro. Ma l'occasione migliore è firmata Lazovic il cui pallonetto sfiora la traversa di Turati. Dopo la fiammata iniziale, i padroni di casa rallentano il ritmo e il Frosinone alza il proprio baricentro, costruendo la prima palla gol con un destro di Harroui dalla distanza. Pallone che sorvola non di molto la traversa di Montipò. Il Verona ha l'episodio per indirizzare la partita. Harroui calcia da dietro Noslin, La Penna, coadiuvato dalla sala Var, indica il dischetto. Ma il destro di Duda è letto da Turati che si tuffa alla propria destra e respinge. Per il Verona quarto errore consecutivo dal dischetto, un possibile record per la massima serie. Ma il dischetto regala, da sempre gioie e dolori. E dopo l'amarezza ecco la felicità. Sul colpo di testa di Dawidowicz, mano aperta di Bourabia e secondo giro dalla lunetta per l'Hellas. Turati individua il lato ma questa volta nulla può sul sinistro del giovane slovacco Suslov che interrompe la maledizione degli undici metri. Di Francesco non ha grandi alternative per cambiare il match e in avvio di ripresa inserisce Ghedjemis al posto di Bourabia.
È un Frosinone più intraprendente che aumenta la qualità delle proprie giocate offensive ma la retroguardia scaligera fa buona guardia. Kajo Jorge impegna dalla distanza Montipò ma sull'angolo spizza sul primo palo Soulé e sul secondo Kaio Jorge segna l'1-1 con la sua terza rete stagionale. Baroni scuote il Verona con i cambi e il francese Henry, appena entrato, impegna severamente Turati. Ma è immediata la replica del Frosinone, colpo di testa di Kaio Jorge, sulla linea salva Tchatchaoua. Finale non bellissimo tra due squadre stanche. Cheddira di testa non inquadra la porta, imitato sul fronte opposto da Henry che ben assistito da Vinagre sparacchia alto. Nessuno ha il guizzo per risolverla sui titoli di coda e il pareggio è logica conseguenza di una gara contratta che lascia inalterate le distanze in classifica tra le due squadre.
Il Monza piega 1-0 il Sassuolo
Il Monza vince 1-0 in casa contro il Sassuolo e ritrova i tre punti dopo le pesanti batoste subite contro Inter ed Empoli. All’U-Power Stadium a indirizzare la partita è il “Flaco” Colpani, in gol nel primo tempo. Un successo meritato per i brianzoli, decisamente più convincenti sul piano del gioco rispetto a un Sassuolo capace di accendersi solo a intermittenza. Gli ospiti devono rinunciare a Berardi, operatosi in settimana e costretto a star lontano dai campi per almeno un mese: al suo posto Dionisi schiera Castillejo. Dopo un inizio di partita sotto ritmo e con diversi errori tecnici, col passare dei minuti entrambe le squadre crescono nella manovra, giocando la prima frazione a viso aperto. I padroni di casa dominano il possesso palla, ma non mancano le occasioni da gol anche per i neroverdi. Al 22′ il Monza si vede annullare la rete del possibile vantaggio dopo revisione Var, causa fuorigioco millimetrico di Dany Mota. Al 26′ è il turno del Sassuolo che si rende pericoloso, grazie a una conclusione di Lauriente, parata, però, da Di Gregorio.
Passano tre minuti e Thorstvedt colpisce il palo con un potente sinistro da fuori area. A trovare il gol dell’1-0 è, però, il Monza al 31′, grazie al settimo gol in campionato di Colpani: Dany Mota penetra in area di rigore e serve il Flaco, autore di un preciso sinistro rasoterra che passa sotto le gambe di Ferrari e non lascia scampo a Consigli. Ad inizio ripresa Dionisi rimescola le carte in tavola e schiera il Sassuolo con un inedito 3-5-2, inserendo Viti e Mulattieri. Al 49′ i brianzoli sfiorano il raddoppio, ma il sinistro incrociato di Valentin Carboni termina di poco a lato. Momenti di apprensione sugli spalti tra il 60′ e il 65′: il match è stato, infatti, temporaneamente sospeso, causa malore di un tifoso nel settore ospiti. Il nuovo assetto tattico non porta particolari benefici al Sassuolo, troppo lento in costruzione e incapace di innescare le punte; dall’altra parte, il Monza si affida al palleggio nel tentativo di anestetizzare la partita. Al 95′ Mulattieri spreca la palla del pareggio, mandando alto dal centro dell’area l’assist di Ceide. Al termine di un secondo tempo molto tattico e meno spettacolare del primo, il Monza conquista i tre punti, consolidandosi al dodicesimo posto in classifica; il Sassuolo, invece, rimane quindicesimo, con un solo punto di vantaggio rispetto alla zona retrocessione.
Il Genoa vince in rimonta contro il Lecce
Successo in rimonta per il Genoa di Alberto Gilardino, che batte per 2-1 il Lecce e si rilancia verso la parte destra della classifica (28 punti). Dopo l'iniziale vantaggio salentino siglato da Krstovic, le reti di Retegui prima ed Ekuban poi riportano i liguri sui binari giusti e condannano l'undici di D'Aversa alla quinta sconfitta nelle ultime sei gare.
Ritmi da subito alti a Marassi, con il Lecce che al 17' trova l'episodio per il potenziale vantaggio, grazie ad Almqvist che viene atterrato in area da Vasquez e conquista il rigore che Krstovic però non trasforma, facendosi ipnotizzare da Martinez. Errore che tuttavia il centravanti riscatterà poco più tardi, al 31', con la sua conclusione dalla distanza che, deviata ancora da Vasquez, stavolta si infila dove Martinez non può nulla. Vantaggio per il Lecce, che non si chiude ma anzi continua a spingere e pochi minuti più tardi va due volte vicino al raddoppio, prima con la conclusione a centro area di Almqvist murata da Bani, poi con il tiro di Kaba proprio sulla respinta del difensore genoano che termina di poco largo. Nel secondo tempo parte fortissimo la squadra di Gilardino e al primo minuto sfiora il pareggio con il sinistro, ancora una volta deviato, di Malinovskyi che si infrange sul palo. Legni che saranno decisivi al 70', con la punizione dal limite dell'area del Lecce calciata da Gudmundsson, pallone sulla traversa ma arriva col tempo giusto Retegui a spingere in porta il gol del pareggio per il Genoa. Padroni di casa che nemmeno cinque minuti più tardi riescono addirittura a ribaltare il punteggio, con la rovesciata di Ekuban che a centro area gira in porta il pallone servito di testa da Retegui dopo la precedente traversa colpita da Vasquez. Rimonta completata per i rossoblu, che gestiscono bene le ultime offensive del Lecce e conquistano la seconda vittoria consecutiva dopo i tre punti di Salerno.