Decide Pereyra: Udinese batte Milan. Colpo grosso dell'Inter che allunga, derby campano al Napoli
Rossoneri senza punti fischiati dalla curva. I biancocelesti fanno valere la superiorità tecnica rispetto all'avversaria
Un Milan sotto tono e ridotto ai minimi termini causa infortuni, privo anche di Hernandez a poche ore dal fischio d’inizio, cade a sorpresa in casa contro una buona Udinese per 1-0. A decidere il match è un rigore di Pereyra nella ripresa. Per il Milan arriva una sconfitta pesante che lo fa scivolare al terzo posto a -6 dalla capolista Inter. la curva non apprezza e fischia pesantemente gli undici in campo. Può invece far festa l’Udinese, che sale a quota 10 uscendo momentaneamente dalla zona retrocessione. La prima chance è per gli ospiti e arriva al 9′, quando Pereyra calcia alle stelle da ottima posizione sprecando un regalo involontario di Florenzi. I rossoneri si vedono per la prima volta al 25′, quando Calabria si inserisce bene tra le linee, riceve palla e va al tiro da fuori dai 20 metri ma Silvestri è attento e devia in corner. Al 34′ è Musah a provarci dalla distanza con il sinistro, trovando Silvestri ancora pronto alla parata in tuffo. Sarà l’ultima occasione di un primo tempo povero di emozioni.
Al 2′ della ripresa, i friulani si rendono pericolosi quando Kabasele manda alto a pochi passi dalla porta senza sfruttare una spizzata aerea di Success da azione d’angolo. Sul capovolgimento di fronte, Reijnders si inserisce bene in area favorito da Giroud, ma l’olandese calcia fuori provando uno scavetto da posizione defilata. La svolta arriva al quarto d’ora, quando Ebosele entra in area di rigore e viene atterrato da Adli. Il contatto sembra minimo, ma l’arbitro assegna il rigore e non viene corretto dal Var. Dal dischetto si presenta Pereyra che spiazza Maignan portando in vantaggio gli uomini di Cioffi. Al 25′ ci vuole una bella parata di Maignan per evitare il 2-0 su un colpo di testa ravvicinato di Success. La banda di Pioli non reagisce fino al 90′, quando Silvestri firma una parata da tre punti quando toglie di fatto dalla porta un’incornata ravvicinata di Giroud. In pieno recupero, il portiere ospite alza sopra la traversa un destro dalla lunga distanza di Florenzi. L’ultima occasione arriva a pochi istanti dalla conclusione, quando Leao calcia di poco alto da fuori area.
Colpo grosso dell'Inter
Colpo grosso dell'Inter in uno dei big match dell'undicesima giornata di serie A. La formazione di Simone Inzaghi si impone per 2-1 in trasferta contro un'Atalanta che conferma tutte le sue qualità. Gara intensa, ma povera di occasioni nel primo tempo, sbloccato da un rigore concesso per fallo di Musso su Darmian e realizzato da Calhanoglu. Nella ripresa, arriva anche il raddoppio con una superba giocata di Lautaro Martinez che si accentra e scocca un destra perfetto sul secondo palo.
L'Atalanta accorcia le distanze con Scamacca su assist di Lookman, scaltro nel rubare palla a Dimarco. Finale con il forcing dell'Atalanta che, però, resta in dieci a causa dell'espulsione per doppia ammonizione di Toloi. Segnale di forza dell'Inter che si conferma capolista del campionato, vola a 28 punti e provvisoriamente conta cinque lunghezze di vantaggio sulla Juventus. L'Atalanta, invece, scende al quinto posto, a quota 19.
Al Napoli il derby campano
Torna alla vittoria il Napoli in un derby con la Salernitana in cui fa valere la notevole superiorità tecnica rispetto all'avversaria. Ci pensano Raspadori nel primo tempo ed Elmas nel finale di partita a mettere le cose a posto per gli azzurri. La Salernitana è estremamente aggressiva su ogni pallone. Quando il Napoli cerca l'impostazione dell'azione gli uomini di Filippo Inzaghi si avventano su di loro con estrema veemenza, cercando di rallentare l'azione in partenza. Quando però gli azzurri superano la pressione iniziale e mettono piede nella metà campo avversaria, per i padroni di casa arrivano i pericoli. Gli attaccanti di Garcia sono infatti molto veloci nello scambiare palla e sfruttano con continuità le sovrapposizioni sulla fasce di Olivera e Di Lorenzo che consentono a Kvaratskhelia e Politano di accentrarsi, agevolandoli negli scambi stretti di palla con Raspadori che è agile e potente al tempo stesso e si fa sempre trovare pronto al dialogo con i compagni di squadra.
Il vantaggio del Napoli arriva al 12' grazie proprio a uno spunto del centravanti, sostituto di Osimhen. L'azione si sviluppa sulla destra e c'è un passaggio per Olivera, spostatosi sull'altro fronte d'attacco, il quale è in una posizione di fuorigioco non rilevata dal guardalinee. La difesa della Salernitana si impossessa del pallone ma la ripartenza è lenta e macchinosa e ciò consente a Lobotka di rientrare in possesso del pallone. Lo slovacco serve Raspadori, liberatosi sulla destra, il quale conclude con un tiro in diagonale che s'insacca. Lo stesso Raspdori nel finale del primo tempo va vicino al raddoppio con un tiro dalla breve distanza che Ochoa devia in calcio d'angolo.
Nella ripresa Garcia decide una serie di cambi allo scopo di preservare in termini energia alcuni titolari in vista dell'impegno di mercoledì prossimo in Champins League con i tedeschi dell'Union Berlino. Gli azzurri sfiorano il gol due volte con Politano che colpisce un palo e si vede poi respingere il tiro decisivo da Pirola. Ochoa deve poi salvare la sua porta con un colpo di reni e una difficile parata su tiro di Zileinski. Il gol del raddoppio per il Napoli arriva al 36' con Elmas che si libera sulla sinistra, entra in area di rigore e conclude con un tiro rasoterra che trafigge Ochoa. La Salernitana resta in fondo alla classifica ma per Filippo Inzaghi, al di là del risultato, arriva anche qualche indicazione positiva dalla partita. Con l'atteggiamento tenuto oggi in campo con la capolista, i granata possono anche tentare di giocarsi il tutto per la salvezza.