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Il Napoli si prende la vetta da solo, tris alla Fiorentina. Tre punti d'oro del Cagliari col Monza

In attesa recuperi di Atalanta e Inter gli azzurri blindano primato. Nicola batte i lombardi a casa loro e tira un gran sospiro di sollievo

di Tiscali Sport   
La gioia di Piccoli, autore del secondo gol al Monza (Ansa)
La gioia di Piccoli, autore del secondo gol al Monza (Ansa)

Colpo salvezza del Cagliari in casa del Monza. Finisce 2-1 la sfida dell'ora di pranzo della 19/a giornata di Serie A in favore della squadra di Nicola che, sotto di un gol dopo il rigore realizzato da Caprari in avvio (6'), è riuscita a ribaltare il risultato e strappare tre punti preziosi nella lotta per non retrocedere. Il pareggio arriva al 22' con Zortea. Nella ripresa la decide Piccoli all'11. I padroni di casa del nuovo tecnico Bocchetti restano anche in dieci dopo l'espulsione di D'Ambrosio.

Conte ancora al comando

Il Napoli batte la Fiorentina per 3-0 e va al comando della classifica, visto che l'Atalanta dovrà recuperare la gara contro la Juventus impegnata nella Supercoppa Italiana. A Firenze la squadra di Antonio Conte non ha avuto molte difficoltà a portare a casa il bottino pieno, grazie a una gara attenta e di sostanza.

Le formazioni

Da parte sua Palladino ha provato a cambiare qualcosa nella sua Fiorentina (nelle ultime quattro partite di campionato i viola hanno conquistato solo un punto, a Torino contro la Juventus) schierando una difesa a tre con Moreno, tenendo larghi Dodo e Parisi per aiutare anche il centrocampo, ma il tutto non ha dato gli effetti sperati. Palladino in questo momento sembra avere una squadra anche un po' 'corta' sulla condizione atletica e fisica di alcuni giocatori e sulle alternative dove poter attingere partita dopo partita.

Il ricordo di Aldo Agroppi

Prima dell'inizio della partita momento toccante in ricordo di Aldo Agroppi, scomparso due giorni fa all'età di 81 anni, che negli anni Ottanta ha allenato la Fiorentina. In Curva Fiesole uno striscione con scritto "Ciao Aldo".

Primo tempo

Fiorentina che parte bene, con entrambe le fasi di gioco anche se una volta arrivata nella trequarti avversaria si affida soprattutto a giocate personali che corali. Dall'altra parte il Napoli di Conte dalla metà del primo tempo ha preso più il comando del centrocampo, cercando le incursioni sugli esterni con Spinazzola a sinistra e Neres a destra. Buona l'intesa della coppia Lukaku-Oliveira, al 15' gli azzurri vanno in gol con quest'ultimo ma subito viene annullato per il loro doppio fuorigioco. Due minuti dopo ci prova anche Spinazzola (17'), che dopo aver superato Dodo cerca di battere De Gea con un tiro secco e forte ma il portiere viola riesce a respingere. La Fiorentina non riesce più a essere pericolosa nella metà campo del Napoli che al 29' passa in vantaggio grazie a Neres che parte dalla trequarti viola e in corsa si libera di Comuzzo, Parisi e Ranieri prima di battere De Gea con un tiro che si va a insaccare sul primo palo sotto la traversa.

Il gol annullato

Paradossalmente il gol del Napoli riaccende la Fiorentina che cerca subito il gol del pareggio e questo arriva al 36' con il solito Kean che stoppa il pallone in area, si gira e batte Meret ma l'arbitro Manganiello annulla il gol per un tocco di braccio dell'attaccante viola. Nonostante le molte proteste dei giocatori viola e dell'allenatore Palladino la decisone è poi stata confermata dal Var. La Fiorentina non molla e continua a cercare il gol del pareggio: al 41' ci prova anche Dodo di testa dalla destra, su lungo traversone di Parisi dalla sinistra, ma la palla finisce alta sopra la traversa. Primo tempo che finisce nella metà campo del Napoli ma il risultato non cambia.

Secondo tempo

La ripresa inizia con gli stessi ventidue del primo tempo ma passano otto minuti e il Napoli raddoppia: Moreno recupera palla in area su Anguissa ma la perde subito e nel successivo intervento invece di prendere la sfera colpisce in pieno il giocatore del Napoli e all'arbitro Manganiello non resta che fischiare il calcio di rigore realizzato poi da Lukaku. Palladino cerca di ricorrere ai ripari inserendo Gosens e Colpani (58') per Parisi e Moreno. Nonostante il doppio svantaggio la Fiorentina prova a riaprire la partita ma al 60' ci metto lo zampino anche un po' di sfortuna: Mandragora viene murato da Meret dall'altezza del dischetto di rigore, sul proseguo dell'azione ci provano anche Beltran e Colpani ma la palla non entra. Un minuto dopo ancora Beltran, questa volta di testa da dentro l'area del Napoli, sfiora il gol col la palla che finisce di poco sul fondo. Ma è il Napoli al 67' a chiudere la partita: Anguissa dalla sinistra mette un pallone basso in area viola dove arriva Comuzzo ma il difensore viola sbaglia a calciare il pallone che arriva sui piedi di McTominay che solo davanti a De Gea non ha problemi a segnare il terzo gol per gli azzurri. Il finale di partita diventa ordinaria amministrazione fino al triplice fischio finale con il Napoli di Conte che chiude il girone d'andata in testa alla classifica.

Venezia-Empoli 1-1(Ansa)

Venezia-Empoli

Venezia ed Empoli si dividono la posta (1-1) nell'ultima giornata di andata. Risultato che sta stretto agli ospiti, capaci di rimontare lo svantaggio iniziale e di andare a un passo dalla vittoria. Padroni di casa invece mai troppo pericolosi: il punto conquistato con una diretta contendente per la salvezza è comunque un brodino caldo che permette di raggiungere temporaneamente il Cagliari al terz'ultimo posto della classifica. Di Francesco ha l'infermeria piena e si affida davanti a capitan Pohjapalo, supportato dall'eclettico Ellertsson e dal talentuoso Oristanio. D'Aversa, che ha lasciato a casa Fazzini rapito dalle sirene del mercato, risponde con i terribili 2002 Colombo ed Esposito.

Primo tempo

Nemmeno il tempo di accomodarsi che il Venezia è già in vantaggio grazie a una follia di Vasquez. Il portiere empolese al 5' cincischia con la palla al piede e quando si decide a rinviare colpisce in pieno lo stinco di Pohjanpalo che si era girato di schiena. Ne nasce un pallonetto perfetto che finisce in rete. Non è giornata per i portieri: al 14' Stankovic imita il collega e con le mani serve direttamente Colombo al limite dell'area. Ci vuole un intervento in extremis di Idzes, sulla riga, per scongiurare il pareggio. Lo spavento risveglia i padroni di casa: al 21' Ellertsson in contropiede si presenta a tu per tu con Vasquez, che si riscatta ipnotizzando l'avversario e respingendo in uscita disperata. Il match non dà tregua e al 26' è Esposito a scaldare i pugni dell'estremo difensore di casa, che respinge in angolo dopo uno scatto di reni. Il pareggio è nell'aria e arriva al 31' proprio con Esposito (che a Venezia ha giocato per sei mesi, quattro anni fa, senza lasciare il segno), ma il merito è tutto di Colombo che scatta sul filo del fuorigioco, si beve l'intera difesa e serve al compagno di reparto un assist che chiede solo di essere depositato in rete. I padroni di casa vacillano e ci vuole uno straordinario Stankovic, al 35', per evitare di capitolare. Il portiere ex Inter toglie dall'incrocio una bordata dal limite di Maleh deviata da un difensore. I lagunari tornano in avanti e Vasquez in tuffo, al 42', nega a Pohjanpalo la gioia della doppietta.

La ripresa

Si riparte senza cambi ma il ritmo non decolla. Di Francesco ci prova con Andersen per Carboni. Ma è ancora per l'Empoli l'occasionissima per il vantaggio: Stankovic al 24' è ancora straordinario nello sventare la conclusione di Colombo da pochi passi. I toscani, in contropiede, mettono i brividi al Penzo, ma Sambia a pochi minuti dallo scadere non azzecca la mira e Stankovic respinge. Per i lagunari non c'è proprio la forza di promuovere l'assalto finale e la decisione di Di Francesco di non affidarsi agli ultimi tre cambi la dice lunga sulla necessità di innesti immediati dal mercato.

Hellas-Udinese: un pari che non serve

E dopo 19 partite arriva il primo pareggio per il Verona. Finisce senza reti il derby triveneto contro l'Udinese. Pareggio sostanzialmente giusto con friulani che nel finale non sfruttano la superiorità numerica per il doppio giallo a Serdar e vedono nella paratona di Montipò con palla sulla traversa sul destro di Atta la grande occasione per portare a casa i tre punti.

Prima frazione di grande fisicità con duelli corpo a corpo in ogni parte del campo. Due squadre che amano poco il fraseggio e cercano, immediatamente, la profondità. È l'Udinese, tuttavia a fare maggiormente la partita con un Thauvin inspirato che svaria su tutto il fronte d'attacco non dando alla difesa scaligera un punto di riferimento. Il Verona cerca di sfondare sulla propria sinistra perché Bradaric ha più campo ed Ehizibue su quella corsia spinge meno. Match di grande equilibrio con poche emozioni e occasioni. Un destro di Serdar messo in angolo da Sava in apertura di contesa, una punizione a giro di Thauvin che Montipò smanaccia sopra la traversa sono le note di cronaca di 45' giocati a ritmi intensi ma con poca qualità tecnica.

Molto agonismo, zero reti

La sfida si accende ad inizio ripresa. Prima è Tengstedt che ha un'ottima occasione su palla rubata da Sarr ma il suo esterno è debole e centrale, poi l'ennesima idea di Thauvin permette a Lovric di colpire al volo, attento e reattivo Montipò. L'Udinese ci crede, la palla buona è sul destro di Kamara dopo un brutto disimpegno di Dawidowicz ma il centrocampista friulano sciupa clamorosamente un rigore in movimento. Rimane una gara vibrante con due squadre che cercano con le proprie qualità, che sono la corsa, la pressione alta, la fisicità, di conquistare i tre punti. Il Verona sembra avere più gamba, arriva primo sulle seconde palle e Runjaic prova a ridare forza alla propria mediana con il doppio cambio, fuori Payero e Lovric dentro Atta ed Ekkelenkamp. Ma l'episodio che determina accade lontano dalle aree di rigore. Serdar già ammonito entra in ritardo su Thauvin e si becca il secondo giallo. Un'inferiorità numerica pesante. Zanetti corre ai ripari togliendo Tengstedt e dando densità al proprio centrocampo con il giovane marocchino Belahyane. Pronta la replica del tecnico dei friulani che inserisce Sanchez giocando così il finale con un tridente tanto agognato dai tifosi. Il Verona alza il fortino, all'Udinese resta la conclusione dal limite, il destro di Atta è di rara potenza, l'intervento di Montipò che smanaccia sulla traversa è prodigioso.

di Tiscali Sport   
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