L'Inter torna in corsa, vola la Fiorentina e risorge il Verona. Crollano Roma e Napoli. Meraviglia Atalanta
Simone Inzaghi tira un sospiro di sollievo per la rete del pari dei lagunari al 97', che viene annullata. Traballa sempre più la panchina di Juric, quarto successo dei veneti in campionato. Prestazione monstre degli uomini di Gasp che vincono per 3-0 in casa della capolista
Troppa Atalanta per il Napoli. La capolista, dopo avere disposto del Milan, si inchina alla grande qualità del gruppo forgiato da Gasperini, e in classifica si prepara una sorta di ricongiungimento visto che tutte le altre big vincono. Lookman e Retegui sovrastano Lukaku e Kvara, e l'Atalanta infila la quinta vittoria consecutiva. Al secondo posto, a una sola lunghezza dal Napoli, c'è l'Inter, che nel match serale domina contro il Venezia, in particolare nella ripresa, ma segna solo un gol, con Lautaro Martinez di testa su cross di Dimarco. Simone Inzaghi tira un sospiro di sollievo per la rete del pari dei lagunari al 97', che viene annullata per un 'mani' dopo consulto fra l'arbitro Ferrieri Caputi e il Var. Intanto con il successo al Maradona l'Atalanta è al terzo posto, con 22 punti, raggiunta dalla Fiorentina, che a volte maramaldeggia con le avversarie (Lecce e Roma), a volte conclude con vittorie di misura, che portano il totale a sette consecutive. A Torino decide Kean, su un errore della difesa, e per i granata i tempi si fanno cupi. La Roma continua ad annaspare e alla fine va a picco a Verona.
L'Inter torna in corsa
Al termine di una gara ricchissima di emozioni l'Inter batte di misura il Venezia e, ad una settimana dallo scontro diretto con il Napoli, accorcia sugli azzurri e si porta al secondo posto in solitaria. Dopo la rete, decisiva, di Lautaro Martinez arrivata poco dopo l'ora di gioco i neroazzurri non riescono mai a chiudere definitivamente la partita e rischiano la beffa nel finale. All'ultimo dei sette minuti di recupero il Venezia acciuffa il pari con il colpo di testa di Sverko e gela San Siro, ma Ferrieri Caputi annulla dopo il check da parte del VAR. Inter che sarà attesa ora dalla gara di Champions League contro l'Arsenal sempre tra le mura amiche mentre il Venezia, sconfitto nonostante un'ottima prova, nel prossimo turno di Serie A riceverà il Parma al Penzo
La partita
Parte forte la squadra di casa con l'obiettivo di indirizzare subito la partita in proprio favore. Al 4' ci prova Barella da fuori area, tiro murato dalla difesa. Al 6' Dimarco crossa dalla sinistra, torre di Dumfries: il pallone arriva a Lautaro che gira di prima intenzione, palla fuori di poco. Al quarto d'ora corner insidioso di Dimarco, che trova una deviazione di Lautaro sul primo palo ma nessun nerazzurro riesce a trovare la deviazione vincente. Al 17' tentativo da fuori area di Bastoni che termina di poco alto. Al 25' ancora Bastoni, servito in area da Dumfries direttamente da rimessa laterale, ci prova con un ambizioso colpo di tacco che però termina largo. Alla mezz'ora altra chance per la squadra di casa. Thuram apre per Barella, che si libera in area ma non trova spazio per il tiro, appoggio quindi per lo stesso Thuram e destro respinto dalla difesa veneta. Poco dopo Ferrieri Caputi ammonisce per Pavard, per un'entrata dura su Pohjanpalo. Al 33' colpo di testa di Thuram che termina sull'esterno della rete. Al 35' ripartenza veloce dei nerazzurri, Lautaro apre per la corsa di Dumfries, pallone crossato di prima e sinistro immediato di Mkhitaryan respinto da Stankovic. Al 41' gli ospiti sfiorano il gol alla prima chance, ma Sommer è strepitoso da pochi passi sul tap-in a botta sicura di Oristanio servito da Pohjanpalo.
Roma sconfitta a Verona
L'Hellas Verona conquista un importante successo al Bentegodi superando per 3-2 la Roma, nel match valevole per l'undicesima giornata del campionato di Serie A. A segno per i veneti Tengstedt, Magnani e Harroui; vane le reti capitoline firmate da Soulé e Dovbyk. La squadra giallorossa ha un buon approccio alla partita e cerca subito di fasi vedere nella metà campo avversaria, andando a segno con Zalewski, ma la rete viene annullata per un fuorigioco iniziale.
Video
La partita
Al 13' l'esterno polacco commette un errore clamoroso regalando palla a Tengstedt, che si invola verso la porta e batte Svilar per l'1-0. Al 25' Soulé si divora il pareggio sparando alto da pochi mentre, ma tre minuti più tardi si riscatta: l'ex attaccante della Juventus riceve palla da Zalewski e deposita di tacco in fondo al sacco. I ritmi della partita restano molto alti e al 34' l'Hellas torna in vantaggio grazie a un colpo di testa vincente sugli sviluppi di un corner di Magnani. Il gol viene convalidato dopo un check per due presunti falli dei veronesi, che non vengono rilevati dal direttore di gara prima e dal Var dopo. Nella ripresa la Roma riesce ad agguantare subito il pareggio al 53' con Dovbyk che, dopo aver dato il via all'azione, capitalizza al massimo l'assist di Soulé, realizzando il tap-in decisivo; anche in questo caso è necessario un check per convalidare la marcatura. Entrambi gli allenatori effettuano delle sostituzioni per provare a cambiare la partita e Juric, sempre più in bilico, manda in campo tra gli altri Dybala (inizialmente in panchina). Le forze fresche sembrano far bene alla compagine capitolina, che all'83' va vicina al gol del vantaggio con un calcio di punizione del numero 21, che sfiora l'incrocio dei pali. Qualche istante più tardi si crea una mischia nell'area di rigore degli scaligeri, che viene risolta dal direttore di gara che ferma tutto per fuorigioco. A due minuti dal 90' il neo-entrato Harroui gela i tifosi giallorossi, concretizzando il contropiede di Livramento e firmando la rete del 3-2. In pieno recupero Montipò compie un intervento decisivo su Dybala, mentre Livramento viene espulso per un brutto fallo su El Shaarawy. Quarto successo in campionato per l'Hellas; continua la crisi della Roma.
La Fiorentina non si ferma più
Settima vittoria consecutiva per la Fiorentina che agguanta il secondo posto, in attesa dell'Inter, e si piazza a meno tre punti dal Napoli capolista. Match molto tattico ed equilibrato, poche le occasioni da gol create durante i primi quarantacinque minuti, per sbloccare il punteggio c'è bisogno di un errore individuale che commette Maripan.
La partita
Prima dell'intervallo Maripan rimette le cose a posto segnando di testa ma l'assistente annulla per posizione irregolare. Nella ripresa è un altro Torino, gli uomini di Vanoli creano tre occasioni per pareggiare il punteggio, fuori bersaglio Tameze e Sanabria, solo il palo ferma la conclusione a botta sicura di Pedersen al 70'. Nel finale serie di cambi da una parte e dall'altra, la Fiorentina riesce ad amministrare il vantaggio e a difendersi fino al 90', al triplice fischio è 0-1, momento difficile per i granata. Commento Settima vittoria consecutiva per la Fiorentina che agguanta il secondo posto, in attesa dell'Inter, e si piazza a meno tre punti dal Napoli capolista. Match molto tattico ed equilibrato, poche le occasioni da gol create durante i primi quarantacinque minuti, per sbloccare il punteggio c'è bisogno di un errore individuale che commette Maripan su un lancio lungo di Ranieri, il difensore granata manca l'intervento, arriva rapace Moise Kean che anticipa Milinkovic Savic e sigla il gol del vantaggio al 41'. Prima dell'intervallo Maripan rimette le cose a posto segnando di testa ma l'assistente annulla per posizione irregolare. Nella ripresa è un altro Torino, gli uomini di Vanoli creano tre occasioni per pareggiare il punteggio, fuori bersaglio Tameze e Sanabria, solo il palo ferma la conclusione a botta sicura di Pedersen al 70'. Nel finale serie di cambi da una parte e dall'altra, la Fiorentina riesce ad amministrare il vantaggio e a difendersi fino al 90', al triplice fischio è 0-1, momento difficile per i granata.
Napoli-Atalanta 0-3
La Dea espugna il Maradona con una prestazione monstre vincendo per 3-0 in casa della capolista. La squadra di Gasperini riesce a segnare tre gol alla miglior difesa d'Europa che subisce la seconda sconfitta stagionale, eIn gol Lookman, due volte, e Retegui. Adesso la Dea è seconda in classifica.
La partita
L'Atalanta targata Lookman affonda la capolista al Maradona e conferma il suo ruolo di assoluta protagonista del campionato. Nella sfida tra il miglior attacco e la miglior difesa finisce per prevalere nettamente la squadra di Gasperini grazie a una doppietta nel primo tempo del suo attaccante nigeriano. Il Napoli in uno stadio gremito è costretto a cedere di fronte alla superiorità dell'avversaria e alla propria incapacità di incidere in fase offensiva. Per la squadra di Conte c'è anche la novità di una inusuale fragilità della difesa che rappresenta, alla vigilia di partite estremamente impegnative, una grana in più da gestire per l'allenatore il quale si dovrà confrontare anche con il problema Lukaku, apparso sempre più fuori partita. Gasperini a sorpresa rinuncia a Retegui, il capocannoniere del campionato e si affida a De Ketelaere come punta più avanzata, a sostegno del quale giocano Pasalic e Lookman. Anche Samardzic, uno degli uomini più in forma e più determinanti nelle ultime uscite dei bergamaschi viene tenuto inizialmente in panchina.
Conte si affida ai suoi titolari con l'esclusione del convalescente Lobotka che viene come al solito sostituito in cabina di regia da Gilmour. L'Atalanta proprio per l'assenza di Retegui non offre punti di riferimento in area di rigore alla difesa del Napoli. De Ketelaere svaria su tutto il fronte offensivo e attira fuori dall'area di rigore Buongiorno, aprendo gli spazi e costringendo molto spesso Di Lorenzo a dover contrastare nell'uno contro uno un avversario difficile da contenere come Lookman. E proprio il nigeriano diventa nella prima frazione di gioco il protagonista assoluto della partita. Al 9' riceve il pallone sulla sinistra dopo una deviazione di testa di De Ketelaere e insacca con un diagonale che manda il pallone a infilarsi in rete dalla parte opposta. Dopo soli due minuti il Napoli potrebbe ristabilire la parità ma una conclusione di McTominay dall'interno dell'area di rigore finisce sul palo. La squadra di Conte produce una discreta pressione nella metà campo avversaria ma quando si avvicina alla porta di Carnesecchi la manovra si fa troppo involuta. Lukaku, marcato strettamente da Hien, non riesce mai a entrare nel vivo del gioco e della mancanza di un punto di riferimento concreto soffrono anche Kvaratskhelia, Politano e MacTominay che non riescono mai a trovarsi nella posizione giusta per concludere a rete con pericolosità. L'Atalanta approfitta della poca concretezza degli avversari e al 30' ripropone l'estrema concretezza del duo De Ketelaere-Loookman, con il belga che serve il nigeriano nella sua tipica posizione sulla fascia sinistra. Lookman tira con il destro e sfrutta un'indecisione di Meret che tocca il pallone ma lo deposita in fondo alla rete.
Video
Nella ripresa la girandola delle sostituzioni non modifica nella sostanza l'andamento della gara. L'Atalanta forte del doppio vantaggio amministra il gioco cercando di evitare di correre pericoli e d'altro canto il Napoli non è mai in grado di dare concretezza al suo gioco offensivo. Nel recupero Retegui sfrutta un passaggio da destra e con un tiro al volo fa centro, aumentando il proprio bottino personale in testa alla classifica dei cannonieri. L'Atalanta senza rischiare nulla si porta a casa la vittoria che le consente di avvicinarsi sempre di più alla vetta del campionato.