Succede di tutto tra Milan e Bologna ma finisce pari. Juve-Empoli: a Vlahovic risponde Baldanzi. Atalanta ok
Finisce 2 a 2 lo scontro tra gli uomini di Pioli e quelli di Thiago Motta. L'Empoli frena la Juve. Per la compagine di Allegri è un brutto stop. L'Atalanta stende l'Udinese. Quinto successo casalingo di fila in campionato della Dea

Termina 2 a 2 lo scontro tra gli uomini di Pioli e quelli di Thiago Motta. I rossoneri si portano a 46 punti e restano al terzo posto. L'Empoli frena la Juve che è costretta al pari. Al gol di Vlahovic fa eco quello di Baldanzi. Per la compagine di Allegri è un brutto stop in vista del derby d'Italia della settimana prossima. L'Atalanta vince 2-0 contro l'Udinese con le reti di Miranchuk e Scamacca: quinto successo casalingo di fila in campionato della Dea che al Gewiss Stadium sembra insuperabile.
Milan-Bologna 2-2
Succede davvero di tutto tra Milan e Bologna. Più che un cooling break, un'interruzione per tenere calda l'attenzione. O, per citare il Martin Luther King riportato dai tabelloni del Meazza, per fare luce nelle tenebre del pregiudizio. Lo fanno neanche metaforicamente i telefonini e la luna piena sopra il Secondo anello arancio. Il minuto è il numero 16, stesso numero di maglia di Mike Maignan, vittima delle discriminazioni razziali a Udine nel turno precedente. Una fermata obbligata per una partita che viaggia veloce sui binari che tra Milano e Bologna mettono in fila tutti gli elementi per una partita di spessore. La freccia rossa si accosta però prima al blu e non al nero, al minuto 29. È la rete di Zirkzee dopo azione da flipper: l'olandese detta il lancio a Beukema, offre la palla che Fabbian si vede murare due volte da Kjaer, prima che attraverso la giocata sporca di Calafiori la palla gli torni per il tunnel decisivo su Maignan. L'ex Pioli, con gli emiliani dal 2011 al 2014, si trova di fronte Thiago Motta alla centesima in A e che schiera De Silvestri per lo squalificato Posch per riscattare il solo punto nelle ultime tre uscite. Nel prepartita era stato il gioco di luci stroboscopiche ad alzare le aspettative, dopo il minuto di silenzio per Gigi Riva in avvio è il gioco sul campo a rispondere alle attese. Nei primi 45 minuti c'è spazio per 6 cartellini gialli, due espulsioni e un rigore sbagliato. Quello di Giroud, che telefona un piatto sinistro comodo comodo per Skorupski. Contesto fortemente contestato dalla panchina rossoblù, tanto da valere il rosso a Motta per proteste. Il direttore di gara giudica alta la gamba di Ferguson e non bassa la testa di Kjaer, che aveva cercato di intercettare il cross da destra. A rigore parato, l'eccesso di esultanza della panchina ospite vale il secondo rosso a Colinet, collaboratore di Motta. Ma neanche il tempo di metabolizzare, che Calabria affonda da destra e Loftus-Cheek in spaccata fa 1-1. Con il rossonero Camarda a vederla in curva, la ripresa parte con il controllo in area di Zirkzee, che però spara alto. Al 19' Reijnders fa partire un destro che sbatte sull'incrocio, ma è appena prima della mezzora che la gara dà una nuova fiammata: Leao raccoglie una respinta in difesa, si fa il campo palla al piede e ottiene il rigore per fallo di Beukema. Calcia Theo, il palo lo rimbalza e il francese fa tap in in rete, ma il gol non è valido per il doppio tocco su ripresa del gioco. Il Milan non falliva due penalty in una stessa partita di campionato dal 1955 eppure, come nel primo tempo, rigore sbagliato equivale a gol fatto: Florenzi alza il cross su cui stacca di testa Loftus-Cheek per il 2-1 a 7' dal termine. Sembra fatta, per il Milan. Ma Orsolini allo scadere taglia l'area dove Kristensen è trattenuto da Terracciano, da pochi istanti entrato debuttante in rossonero. Il Var conferma il rigore, che Orsolini realizza per il 2-2 nel recupero. Zirkzee e Orsolini su rigore, proprio come nel 2-2 degli emiliani contro l'Inter. La squadra che fu di Motta, come la Sud gli aveva rinfacciato a suo modo al momento del rosso.
Juventus-Empoli 1-1
Frena sul più bello la Juventus: solo 1-1 con l'Empoli nell'Allianz Stadium da tutto esaurito, sfuma l'occasione, anche solo per una notte, di portarsi a +4 sull'Inter, a una settimana dallo scontro diretto di San Siro. Festeggia invece Davide Nicola: 4 punti in due partite dal suo arrivo sulla panchina toscana. La salvezza dovrà essere sudata, forse fino all'ultima giornata, ma dopo il 3-0 al Monza il punto strappato a Torino ricarica l'ambiente di ottimismo. Allegri deve rinviare così il traguardo dei 1.000 punti conquistati sulle panchine di serie A, ma soprattutto non si concretizza l'allungo sperato sui nerazzurri che, nel duello anche psicologico di guardie e ladri, lepri e cacciatori, Sinner e Djokovic, avrebbe avuto il suo peso. Forse il tecnico bianconero rimpiange la scelta di preferire Milik al talento di Yildiz. E' proprio l'attaccante polacco, schierato per la prima volta in stagione dal 1' come spalla di Vlahovic, a fare la frittata: dopo appena 17' entra con il piede a martello su Cerri, il cartellino giallo alzato dall'arbitro Marinelli si tinge di rosso dopo il Var. Con più di 70' da giocare e un inizio di partita già non particolarmente brillante, la Juventus rimane con l'uomo in meno. E non avrà Milik per il derby d'Italia. L'Empoli inaspettatamente ha l'occasione di guidare la partita, - chiuderà il primo tempo con il 58% di possesso palla - l'impressione è che Nicola cerchi soprattutto di non rischiare troppo, la difesa a 3 è ben piantata, ma un tiro cross e un destro di Cambiaghi fanno capire che cercherà di sfruttare la superiorità numerica. McKennie zoppica un po', Weah e Yildiz si scaldano, ma Allegri aspetta a fare cambi. Poco a poco la Juventus si riprende e la palla-gol più succosa, allo scadere del tempo, è proprio bianconera: Gyasi sbaglia un passaggio orizzontale, Miretti ruba palla e arriva davanti a Caprile, però non inquadra la porta.

Nessun cambio nell'intervallo, ma la partita cambia presto con l'ennesima rete stagionale della Juventus su calcio d'angolo: nel mucchio Gatti manda la palla a sbattere sulla schiena di Ismajli e Vlahovic, rapidissimo, gira di sinistro in porta. Per l'attaccante serbo è il dodicesimo centro in serie A in questo campionato. Ed è lui a trascinare la Juventus a cercare il raddoppio. Nicola aggiusta la squadra, i cambi - Cancellieri e Baldanzi al posto di Grassi e Cerri - danno più brillantezza. Alex Sandro anticipa proprio Baldanzi su un cross tagliato in area, poi è Cancellieri a girare di testa, ma fuori. Ed è Baldanzi, al 25' a firmare il pareggio con destro dal limite dell'area che lascia di stucco Szczesny, in ginocchio.
La Juventus perde di lucidità e accusa il colpo: l'Empoli sogna il colpaccio, ma è attento a non subire la beffa. McKennie protesta per un pallone schizzato sul braccio di Ismajli in area, l'Empoli ha almeno due volte il successo a portata di mano, ma prima Cancellieri non ci crede abbastanza poi Szczesny respinge il tiro di Cambiaghi. Nicola gioca anche la carta di Marin per la punizione al 95', ma il tiro del centrocampista romeno, quasi a freddo, finisce sulle gradinate. L'Empoli si accontenta del pareggio, anche la Juventus deve adeguarsi.
Atalanta-Udinese 2-0
L'Atalanta batte 2-0 l'Udinese e sente profumo di Champions. Miranchuk di tacco, Scamacca da centravanti puro: 34 minuti per aprire il tabellino e l'inizio del recupero del primo tempo per metterla in cassaforte. Contro un'Udinese dalla classifica deficitaria (1 punto nelle ultime 4 partite), l'Atalanta prosegue quindi la corsa verso le posizioni nobili della classifica centrando il quarto posto temporaneo dopo aver faticato un po' a sbloccare le sue punte, in mezzo a un rischio e l'altro portati dagli ospiti con Ebosele e Samardzic. Nella ripresa, invece, pochi sussulti sui due fronti.
In avvio i friulani chiamano la profondità verso sinistra a Thauvin, anticipato da Carnesecchi in uscita bassa, difendendosi e ripartendo con ordine. La prima conclusione bergamasca nello specchio è l'incornata centrale di Scamacca oltre il decimo, raggiunto da sinistra da Ruggeri. Al dodicesimo lo stesso centravanti allarga troppo a giro dall'area in combinazione con De Ketelaere e Miranchuk. Intorno al ventesimo, bianconeri a baricentro abbassato e altre tre possibilità di portarsi in vantaggio per gli uomini di Gasperini: Scalvini ottiene da Scamacca lo scarico per aprire un piatto sinistro poco angolato, De Ketelaere incrocia debolmente sul passaggio lungo di Kolasinac e infine sempre Scamacca tira fuori equilibrio sul filtrante di Ederson appoggiando tra le braccia del portiere ospite. Quindi, il vantaggio locale di Miranchuk, servito nel taglio davanti all'area piccola da De Ketelaere sullo scambio a sinistra col laterale Ruggeri. Carnesecchi subito impegnato, perché deve opporsi di piede a Ebosele su spunto di Thauvin. La squadra di Cioffi non sbanda e, anzi, spinge, sfiorando il pari. Al 37' Lovric a rimorchio di Kamara colpisce male di collo esterno e a cinque minuti dall'intervallo Samardzic, servito dalla respinta corta di pugno di Carnesecchi su pallone a rientrare di Thauvin dalla destra, costringe il portiere di casa ad alzare sopra la traversa. Manca poco al raddoppio di Scamacca: rimessa laterale di Holm e sponda di petto di De Ketelaere per la decisa girata in porta del terminale del tridente nerazzurro.

In avvio di secondo tempo, la sponda all'indietro di Lovric per la botta di Walace di nuovo smanacciata in calcio d'angolo da Carnesecchi. Ehizibue, subentrato a Ebosele in fascia, sbatte contro il muro della difesa bergamasca su una seconda palla concessa da Kolasinac in anticipo su Lucca. Al decimo Holm sfiora il 3-0 rovesciando al volo di sinistro il cross di De Ketelaere, ma Okoye trova i tempi giusti per toglierla dall'angolo alla sua sinistra. I subentrati Payero e Pereyra non aggiungono slancio all'Udinese, mentre Miranchuk non riesce a chiuderla incornando centralmente lo spiovente di Ruggeri al ventiduesimo in un confronto addormentato. Non lo risveglia nemmeno Lovric su punizione parata con qualche affanno da Carnesecchi. Pasalic nel recupero non punge e finisce così, con la quarta vittoria casalinga consecutiva dell'Atalanta.