Gol di Niang nel finale, l'Empoli batte la Roma e si salva, Frosinone in B. Atalanta, tris al Toro ed è quarto posto
I Toscani ribaltano il risultato e restano in A, il gol dell'Udinese condanna i ciociari. Pari deludente per il Napoli, doppio Arnautovic per l'Inter
Al Benito Stirpe fa festa l'Udinese, che vince 1-0 e raggiunge la salvezza condannando il Frosinone a un'amara retrocessione. Nella tana dei gialloblù, i bianconeri passano grazie al gol nella ripresa di Davis e alle ottime parate di Okoye. La prima chance della sfida è per gli ospiti e arriva al 6', quando Lirola sbaglia un retropassaggio spalancando la strada a Brenner, il quale si fa ipnotizzare da Cerofolini in uscita. Nel contrasto tra i due, ha la peggio il portiere che però viene medicato e torna tra i pali. I ciociari rispondono al 18', quando Zortea ci prova con un mancino dal limite che viene salvato in corner da Okoye.
Chi si salva e chi affonda
Un minuto più tardi, l'estremo difensore dei friulani effettua un miracolo sull'incornata di Okoli dallo stesso calcio d'angolo. La tensione sale e al 24' l'arbitro espelle un componente dello staff tecnico da ciascuna panchina. I padroni di casa giocano meglio e al 40' vanno vicini al vantaggio quando Soulé centra in pieno la traversa su punizione. Sarà l'ultima occasione del primo tempo, che termina a reti inviolate. Alla ripresa, dopo appena due minuti, Brescianini mette in mezzo un tiro-cross che Bijol devia in scivolata sul palo. Al quarto d'ora ci vuole ancora un tuffo di Okoye per deviare in corner un sinistro a giro di Zortea. I friulani si rivedono al 26', quando Cerofolini para con i pugni una conclusione potente ma centrale di Samardzic dalla lunga distanza. La svolta del match arriva al 31'. Kamara mette un pallone alto in area, Lucca fa da sponda con il petto e il neo entrato Davis si avventa sulla palla, trafiggendo Cerofolini con un mancino ravvicinato. È l'1-0 che vale la salvezza per la squadra allenata da Cannavaro. Cinque minuti più tardi, Valeri prova a pareggiare i conti ma il suo sinistro da fuori viene parato con i pugni da Okoye. Nel finale, la formazione di Di Francesco va all'assalto, ma senza impensierire ulteriormente Okoye e il risultato non cambierà più. In serie B, insieme a Salernitana e Sassuolo, ci vanno quindi i ciociari, complice anche la vittoria casalinga all'ultimo respiro dell'Empoli sulla Roma.
Il colpaccio di Niang
Un gol di Niang al 93' regala all'Empoli la vittoria contro la Roma e soprattutto la terza salvezza consecutiva dei toscani. Al 'Castellani' il 2-1 degli uomini di Nicola condanna alla retrocessione il Frosinone, che allo 'Stirpe' ha perso 1-0 contro l'Udinese. La Roma - già certa prima di giocare del sesto posto in classifica e della mancata qualificazione Champions - approccia male al match e al 14' subisce l'1-0. Gyasi scappa ad Angelino e serve Cancellieri, che a centro area stoppa e batte Svilar. La reazione giallorossa è affidata a un sinistro alto di Dybala e a un gol annullato per fuorigioco a Cristante al 19'. Maleh si rende subito pericoloso con un tiro alto, poi sul fronte opposto è lo stesso centrocampista a sfiorare l'autorete su un cross di Celik. Al 54' l'Empoli va vicino al 2-1. Un rinvio di Caprile coglie impreparata la difesa della Roma e innesca Niang che a tu per tu con Svilar calcia a lato. Altra chance quattro minuti dopo: Cancellieri si incunea in area e arriva al tiro, Svilar resta in piedi e neutralizza il tocco sotto dell'ex Lazio. Al 69' è un legno a salvare la Roma. Dai venticinque metri Marin vede il portiere leggermente fuori dai pali e lascia partire un destro che si stampa sulla traversa. Poco dopo altro capitolo nel duello Cancellieri-Svilar: Fazzini pesca il compagno ma Svilar è bravo a bloccarlo. Al 93' però arriva il gol salvezza. Cancellieri addomestica un pallone in area per Niang che col destro buca Svilar. Per la prima volta nella loro storia i toscani mantengono la categoria in A per tre stagioni consecutive.
Lazio, il pari "europeo" che conferma il Sassuolo in B
Nell'ultima giornata di campionato, Lazio e Sassuolo chiudono la loro stagione pareggiando 1-1. All'Olimpico è gara dai due volti. Forti del settimo posto e della partecipazione alla prossima Europa League, i padroni di casa hanno infatti provato sino all'ultimo a regalarsi la vittoria davanti al proprio pubblico e a salutare nel migliore dei modi il partente Felipe Anderson. Dall'altra parte, la faccia triste del Sassuolo, che dopo undici campionati consecutivi saluta la serie A. Pronti, via e Lazio che dopo appena tre minuti costringe Cragno agli straordinari sull'asse di un inedito tandem offensivo composto da Gila e Hysaj. Le due squadre giocano a viso aperto ma, al 31', sono ancora i padroni di casa a presentarsi in area avversaria con Kamada che, da posizione ravvicinata, chiama Cragno all'intervento per evitare il peggio. Il Sassuolo fatica arretrando il baricentro, ma al 44' è proprio la squadra di Ballardini in ripartenza a portarsi al tiro con Mulattieri prima dell'intervallo. Nel secondo tempo la storia del match non cambia e i padroni di casa riprendono a macinare gioco alla ricerca del gol del vantaggio, che arriva al 60'. Dalla trequarti, calcio di punizione di Zaccagni che con un destro velenoso beffa Cragno per l'1-0 che sblocca il risultato. Incassato lo svantaggio, il Sassuolo prova subito a scuotersi e ci riesce al 66': dalla destra, calcio di punizione battuto da Thorstvedt e palla che arriva sui piedi di Viti che, da pochi passi, batte Provedel e segna la rete dell'1-1.
Inter, doppio Arna ed è pari a casa dell'Hellas
L'Inter chiude con un pareggio per 2-2 sul campo di un ottimo Verona il suo campionato, che l'ha visto conquistare il suo 20esimo scudetto, quello della seconda stella. Per i nerazzurri, quella del Bentegodi, è stata però una partita che resterà nella storia, considerato che si trattava della prima con proprietà Oaktree, fondo nuovo proprietario post Steven Zhang. Il match si sblocca al 10' con la formazione di Inzaghi subito avanti con Arnautovic, abile a sfruttare una sponda di Bisseck. Passano soli sei giri di lancette e i gialloblù di Baroni trovano il pari con Noslin: Suslov inventa per l'olandese che davanti ad Audero non sbaglia. Grande protagonista della sfida allora diventa Perilli, estremo difensore degli scaligeri che: prima salva su Thuram al 19' e poi al 32' si ripete su un colpo di testa ravvicinato di Frattesi. Sono gli interventi del portiere del Verona a dare coraggio ai padroni di casa che al 37' si portano addirittura avanti: Barella si fa rubare un pallone sanguinoso da Serdar che serve Noslin, l'attaccante non si fa ingolosire dalla porta e serve Suslov poco dentro l'area di rigore che si coordina e con il mancino infila Audero con una conclusione rasoterra angolata. L'Inter reagisce e nel recupero riagguanta il pareggio con il solito Arnautovic, doppietta personale per lui, che approfitta nel migliore dei modi di un lancio di Frattesi. Nella ripresa i nerazzurri insistono ma si trovano davanti ancora Perilli a dire di no a Sanchez e Carlos Augusto. Allora girandola di cambi con anche l'esordio in Serie A a 30 anni del terzo portiere dell'Inter Di Gennaro. Da lì in poi poco o nulla, se non ancora qualche altro intervento di Perilli. L'era Oaktree inizia con una X.
La Dea scavalca il Bologna, per il Napoli un deludente pareggio
L'Atalanta batte 3-0 il Torino nella penultima partita del suo campionato, in attesa del recupero con la Fiorentina, e raggiunge il quarto posto scavalcando il Bologna. Un sorpasso che, automaticamente, esclude la Roma, sesta, dall'accesso alla Champions League. Il Toro - piegato dalle reti di Scamacca e Lookman nel primo tempo e da Pasalic, su rigore, nella ripresa - chiude la sua stagione al nono posto con 53 punti, gli stessi di un Napoli, però decimo e molto contestato dal pubblico nella sua ultima uscita al Maradona, conclusa con un mesto 0-0 col Lecce già salvo. I due risultati consentono ai granata di sperare ancora in un accesso alla Conference League se la Fiorentina dovesse vincere il trofeo mercoledì prossimo, mentre per i partenopei ogni spiraglio è ormai chiuso.