Adesso è ufficiale, la Juve esonera Thiago Motta: Igor Tudor nuovo allenatore fino al termine della stagione. Il tecnico croato è atteso a Torino
L'obiettivo principale affidato a Tudor è quello di centrare la qualificazione alla massima competizione europea, fondamentale sia per prestigio che per motivi economici

La Juventus cambia ancora. Via Thiago Motta, dentro Igor Tudor. Il club bianconero ha deciso per un nuovo ribaltone in panchina, l’ennesimo a stagione in corso. Si tratta del quarto allenatore nel giro di appena dieci mesi, un dato che certifica un’instabilità tecnica preoccupante. Tutto è cominciato il 17 maggio 2024, con l’esonero di Massimiliano Allegri. Poi è toccato a Paolo Montero, che ha guidato la squadra per un breve periodo. Successivamente, è arrivato Thiago Motta, ora sollevato dall'incarico. L’ufficialità per Igor Tudor è arrivata nel pomeriggio: alle 17 in punto la Juventus ha pubblicato un doppio comunicato.
Il comunicato ufficiale: saluti a Motta, fiducia a Tudor
La nota del club bianconero ha ringraziato Thiago Motta per la professionalità dimostrata e per il lavoro svolto “con passione e dedizione”, augurando a lui e al suo staff il meglio per il futuro. Nello stesso comunicato, la Juve ha annunciato la nomina di Igor Tudor come nuovo allenatore della prima squadra maschile. Il tecnico croato guiderà già da domani il primo allenamento alla Continassa, una struttura che conosce bene dopo essere stato il vice di Andrea Pirlo. L'avventura del croato è già iniziata. Il nuovo tecnico bianconero è sbarcato a Torino e intorno alle 21 ha varcato i cancelli della Continassa. Il croato, scelto dalla dirigenza dopo l'esonero di Thiago Motta per cercare di centrare l'obiettivo della qualificazione in Champions League, si prepara a dirigere il primo allenamento nella giornata di lunedì, con tanti giocatori ancora impegnati con le rispettive nazionali.
Cambio in corsa: la Juventus spera nella scossa Tudor
Per il secondo anno consecutivo, la Juventus cambia guida tecnica a stagione in corso. Solo 310 giorni separano l’addio a Massimiliano Allegri da quello all’italo-brasiliano. Ora toccherà al direttore tecnico Cristiano Giuntoli provare a salvare la stagione con un obiettivo chiaro: la qualificazione alla prossima Champions League. Tudor è considerato un "bianconero doc", ma il suo contratto durerà solo fino a giugno. Il club valuterà poi come impostare il futuro a lungo termine. Per il momento, l’unica priorità è il quarto posto, l’ultimo valido per accedere alla massima competizione europea.
Una squadra in crisi, un ambiente esasperato
Tudor eredita una Juventus quinta in classifica, reduce da due pesanti sconfitte contro Atalanta e Fiorentina, con ben sette gol subiti in totale. La tifoseria è furibonda, e l’ambiente era diventato ormai troppo pesante per Thiago Motta, al punto da costringere la dirigenza ad agire in fretta. Chi pensava a un’ultima chance per Motta contro il Genoa si sbagliava: sabato, allo Stadium, sarà Tudor a guidare la squadra nel primo dei nove ultimi esami di campionato.
Il bilancio di Thiago Motta: 284 giorni, poche vittorie e molte ombre
Il sogno di allenare una big per Thiago Motta è durato appena 284 giorni. Il suo bilancio in bianconero è tutt’altro che positivo: solo 18 vittorie in 42 partite tra tutte le competizioni, con una media di 1,67 punti a gara, 16 pareggi e 8 sconfitte. Oltre ai risultati, pesa anche la gestione interna del gruppo. Dalla rottura con Danilo alla bocciatura di Fagioli – grande protagonista proprio nell’ultima contro la Fiorentina – Motta non è riuscito a tenere unito lo spogliatoio.
Investimenti deludenti e futuro incerto per Giuntoli
Anche sul fronte del mercato, le scelte non hanno convinto: Koopmeiners e Nico Gonzalez, tra i principali investimenti estivi, non sono stati valorizzati. La panchina di Motta salta, ma i riflettori ora si spostano anche sulla posizione di Giuntoli. Se i nuovi acquisti continueranno a deludere, anche il direttore tecnico potrebbe finire sotto esame. Il progetto Thiago Motta è fallito. E per ora, a pagare, è stato solo lui. Ora tocca a Tudor cercare di rianimare la squadra e riportarla tra le prime quattro.